Una crudele illusione

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Camminando per le vie di Domino, Shyla cominciò a domandarsi per quale motivo fosse ritornata in vita. In fondo, non era in grado di fronteggiare Demon. Ora che stava per impossessarsi di un potere enorme, chi era lei per pretendere di fermarlo?

- Guarda che non hai una bella cera -

Shyla si guardò intorno, ma non vide nessuno. Persa nei pensieri, non aveva nemmeno idea di dove fosse finita. Un piccolo e stretto vicolo in chissà quale zona disabitata con vecchi appartamenti, imposte mancanti e finestre rotte.

All'improvviso, un colpo partito dalla parte più buia e nascosta la raggiunse a gran velocità, ma riuscì a schivarlo appena in tempo.

- Allora non sei messa così male -

- Fatti vedere! - intimò a chiunque appartenesse quella voce.

Una donna bionda sui trent'anni, alta, slanciata, con lunghe unghie curate apparve dinnanzi a lei.

- Piacere di conoscerti, mi chiamo Jackie -

- Cosa vuoi da me? - 

- Giocare, mi pare ovvio - e l'afferrò per la gola.

- Quanto sono stanca di vedere questa faccia sofferente. Penso che la morte sia la tua unica soluzione -

Shyla tentò di dimenarsi, ma Jackie rafforzò la presa.

- Sai, Demon mi manda in giro di tanto in tanto per tenerti d'occhio, anche se ho l'ordine di non ucciderti. Cosa ci trovi in te resta un mistero, perché se dipendesse da me saresti già morta da un pezzo - le soffiò.

Shyla cominciava ad averne abbastanza dell'esaltata che si trovava di fronte. Voleva solo essere lasciata in pace per un momento, e invece si era ritrovata faccia a faccia con un'arrogante e devota servitrice. Si concentrò, richiamò a sé l'aria circostante e scatenò una forte corrente che le scagliò contro, liberandosi così dalla sua stretta.

- Mi hai fatto un taglio sulla mano...- notò Jackie inorridita - hai idea di quanta fatica faccia per tenerle curate? - si alterò.

- Ritornate da dove sei venuta. Oggi non è giornata - la minacciò.

Poi creò una serie di palle fuoco, e con un semplice accenno di dita le dispose intorno alla bionda di modo che non avesse alcuna via di scampo. Tenne il palmo destro della mano ben teso, così che ciascuna bomba di fuoco rimasse ferma al proprio posto, pronte per essere deflagrate.

- Qual era il nome che avevi scelto? -

- Quale nome? - le fece eco la ex principessa controllando di nuovo che non ci fossero vie di fuga per Jackie.

- Per il tuo bambino -

Shyla sussultò e perse la concentrazione, così le palle di fuoco ruppero la formazione e si dispersero nell'ambiente circostante in modo disordinato.

Jackie approfittò del momento di debolezza della ex principessa, si avventò su di lei e le premette un palmo sul ventre.

- Hai ancora gli incubi, vero? - chiese maligna.

Shyla avvertì una fitta straziante nel punto in cui era stata toccata e si buttò a terra gridando con le braccia attorcigliate sull'addome.

- Credi davvero che il tuo amato Faraone ti potrà mai perdonare? - chiese la donna bionda.

- Non ti azzardare nemmeno a nominarlo - le ringhiò la ex principessa rialzandosi in piedi.

- Prima o poi dovrai dirglielo, lo sai. I segreti hanno vita breve, soprattutto se custoditi ormai da 5000 anni - affermò limandosi le unghie.

La principessa d'EgittoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora