Quella sera il faraone passò a prendere Shyla alle venti come previsto. Lui e Yugi avevano avuto un piccolo diverbio prima di uscire, visto che quest'ultimo protestava per l'accostamento dei colori camicia/cravatta. Una volta convinto il faraone che il completo scelto, ovvero camicia bianca e cravatta blu, era perfetto, Yugi si rifugiò all'interno del puzzle, con la promessa che non avrebbe interrotto il loro appuntamento fino a che non fosse stato il faraone stesso a chiamarlo.
Si diressero così in un piccolo ristorante posto nel centro storico di Domino, nei pressi del castello medioevale.
Dopo aver rotto il ghiaccio chiedendole dell'incontro con Johnson, nel quale scoprì che avevano discusso di alcuni dettagli per la stesura finale del contratto tra la Forniture e la Kaiba Corporation, il faraone decise che fosse giunto il momento di affrontare la spinosa questione.
- Ti capita spesso di fare quegli strani sogni di cui mi hai raccontato? – le chiese cauto.
Shyla si irrigidì. Sapeva che erano usciti proprio con l'intento di parlare di ciò, ma fino a quel momento si era sentita perfettamente a suo agio. Aveva tirato matto Alfred perché non aveva idea di come vestirsi, ribaltando quasi tutta la cabina armadio. Alla fine aveva optato per un tubino color blu notte e delle decolleté nere. Aveva anche indossato la collana a forma di cuore che le aveva regalato la madre per il suo diciottesimo compleanno con incastonato al centro un piccolo diamante.
Quando aveva sentito il suono del campanello, le mani avevano cominciato a sudarle e lo stomaco fece una capriola non appena scese le scale e incrociò gli occhi del faraone nella hall. Poi però, mentre si incamminarono verso il centro, si era sentita estremamente rilassata, come se fosse uscita con lui chissà quante altre volte.
Tuttavia, ora che aveva tirato in ballo il vero motivo della loro uscita, riprese ad agitarsi nuovamente.
- Una delle prime notti che ero qui a Domino ho sognato un villaggio - iniziò dopo aver preso un respiro profondo - stava andando a fuoco e gli abitanti, dalla carnagione ambrata, scappavano in preda al terrore. Cercavo di capire cosa fosse successo e di aiutare qualcuno, ma nessuno pareva né udirmi né sentirmi. Poi ho provato a sognare una splendida serra piena di fiori, sembrava... reale. Su una panca di pietra un signore anziano con uno strano copricapo ammirava la vegetazione con aria triste. Ho provato ad avvicinarmi, ma non mi vedeva, né sentiva come gli abitanti dell'altro sogno.
- Da quando abbiamo incontrato Kuriboh i sogni sono diventati frequenti, alternandosi agli incubi. Sogno di essere ricoperta di sangue e mi sveglio urlando, oppure mi ritrovo immobile a terra con dei dolori strazianti al ventre, sporca di terra e fango. Non so, ho paura di star impazzendo - ammise sconsolata.
- Non pensavo che facessi anche incubi così logoranti per la mente. Sono convinto che sia tutto collegato a questa storia della pietra e del bracciale. Quando hai incontrato Kuriboh, deve essersi tutto amplificato - pensò il faraone a voce alta, rivolgendo lo sguardo al porta deck di cuoio nero appeso alla sua cintura, che non aveva voluto lasciare a casa, come gli aveva consigliato Yugi. Il nonno gli aveva alla fine prestato il suo porta-deck che utilizzava nei tornei importanti, in modo che si abbinasse anche ad un vestito elegante.
- Forse dovresti togliere il bracciale. Puoi provare a lasciarlo a me, gli incubi e i sogni forse diminuirebbero o svanirebbero del tutto -
- No. Questo non posso farlo, mi dispiace - ammise risoluta.
- Non ho intenzione di separarmi da questo bracciale. Preferisco sopportare quegli incubi. Non lo dico perché non mi fido, ma è come chiedere a Yugi di togliersi il puzzle. Non lo farebbe mai, ne sono certa.
- Inoltre, proprio perché il bracciale appartiene a me, è mio diritto e dovere scoprire tutto ciò che ad esso è legato -
Il faraone rimase colpito dalla risolutezza con cui aveva parlato, e rimase incantato a fissarne il viso grazioso.
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La principessa d'Egitto
FanfictionUna giovane ragazza, Shyla Shelter, tornata a Domino per dimostrare di essere un degno successore nel business del padre, rincontrerà la migliore amica d'infanzia, Tea Gardner, che la introdurrà al resto del gruppo. L'improvvisa aggressione "magica"...