Seduti sul divano, Alfred prese un respiro profondo, stringendo tra le mani una tazza di tè caldo.
- Ricordi quando sono andato via per lavoro due week end fa? -
- Sì me lo ricordo. Io sono andata in baita con Yugi e gli altri - gli confermò Shyla.
- Ero stato convocato ad una riunione per la vendita della proprietà dell'azienda in Cina, ma quando l'autista si è fermato davanti all'hotel, mi sono reso conto che era quello sbagliato. L'indirizzo che mi era stato fornito per mail era del tutto diverso -
Appoggiò la tazza sul tavolino, dopo averne bevuto un lungo sorso, pronto a proseguire.
- Cercai di esprimere il mio disappunto per l'errore commesso, ma si avvicinò una giovane ed elegante donna dai lunghi capelli biondi -
- C'è stato un cambiamento di programma, signor Pennyworth. Mi scuso per non averla avvertita in tempo. Mi presento: sono Andrea Shuffle, lieta di conoscerla.
Alfred le strinse la mano con aria guardinga. C'era qualcosa che non gli quadrava...
- Vogliamo accomodarci all'interno? - gli domandò la signorina, mentre i due bodyguard drizzarono le spalle.
Alfred capì di non avere scelta. Annuì con un cenno del capo e seguì la donna all'interno dell'hotel con al seguito i due energumeni. Presero l'ascensore fino ad arrivare all'ultimo piano, sul quale era situato una lussuosa suite con un'immensa parete curva vetrata.
- Prego si accomodi pure - lo invitò Andrea indicando due sedie di pelle nera.
Poi estrasse da sotto il tessuto della camicia una chiave appesa ad una catenina. La infilò nella toppa e fece scattare la serratura due volte.
- Non si deve preoccupare, non le accadrà nulla. Ma devo chiudere perché non posso fidarmi nemmeno dei miei collaboratori – cominciò, notando lo sguardo spaventato del maggiordomo.
- Arriverò subito al dunque. Non esiste nessuna vendita di proprietà, era solo una scusa per portarla via dal paese, e i genitori adottivi della ragazza che lei chiama Shyla ne erano consapevoli -
Alfred era rimasto paralizzato. Cosa aveva appena detto quella donna?!
- Lei mente - sussurrò con sguardo assente.
Andrea prese l'altra sedia e si sedette davanti al maggiordomo.
- Lei mi deve ascoltare. So che non sarà facile, ma si deve sforzare -
- No, io me ne devo andare. Lei è una psicopatica -
Alfred si alzò di scatto e si diresse verso la porta. Sapeva che era stata chiusa a chiave, ma provò lo stesso ad abbassare la maniglia, inutilmente.
- Shyla non è la figlia dei signori Shelter, mi deve credere. Non ha mai visto fare a quella ragazza qualcosa di strano? -
Alfred si bloccò subito, continuando a fissare la porta.
- Soprattutto da piccola deve aver fatto qualcosa di inspiegabile - continuò Andrea con l'obiettivo di farlo cedere.
- Crescendo i poteri si assopiscono, ma da piccoli, soprattutto nell'età da i 3 e i 5 anni, questi si manifestano liberamente -
Alfred si voltò, gli occhi ricoperti da un velo di lacrime.
- Non voglio fare del male alla ragazza, mi deve credere. Io sono qui per aiutarla. Sono... un'amica, ecco -
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La principessa d'Egitto
FanfictionUna giovane ragazza, Shyla Shelter, tornata a Domino per dimostrare di essere un degno successore nel business del padre, rincontrerà la migliore amica d'infanzia, Tea Gardner, che la introdurrà al resto del gruppo. L'improvvisa aggressione "magica"...