La verità di Alfred- parte 1

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Shyla incitava il suo amato Nix a galoppare sempre più veloce tra le dune del deserto.

- Nix corri! Dobbiamo fare presto! -

Il cavallo nitrì in risposta alla sua padrona e accelerò di più.

- Giuro che ti aiuterò a proteggere il regno - mormorò tra sé mentre fendeva il vento in direzione della meta. Non appena sentì lo scorrere pigro dell'acqua, rallentò la corsa del cavallo e costeggiò il fiume.

Saltò giù da Nix e si inginocchiò vicino alla riva, rivolse il volto alla luna e congiunse le mani in segno di preghiera. Prese un respiro profondo e avanzò la sua richiesta.

- Io prego voi, sacra divinità della notte, che governate questo mondo per la metà che vi spetta, occupandovi con dedizione delle creature dei portali magici. Invoco il vostro aiuto per aiutarmi a proteggere il regno e coloro che amo. Una potente minaccia rischia di sovvertire l'ordine naturale e solo Voi potete aiutarmi a porvi rimedio -

Le acque del fiume, argentee per il chiarore della luna, si agitarono diventando torbide. Un mulinello d'acqua si levò verso l'alto, i suoi schizzi bagnarono il vestito e il viso di Shyla mentre stava immobile di fronte a quello spettacolo della natura. Non aveva paura, e anche se ci fosse stato un prezzo da pagare, non gliene sarebbe importato.

L'aria si riempì dell'odore dolciastro dell'acqua, che aveva assunto un'insolita nota di vaniglia. Mentre il mulinello aumentava la propria mole, girando vorticosamente su se stesso, dal fiume si sollevarono pareti d'acqua perpendicolari alla superficie, accompagnate da un rumore sordo e violento.

Alcuni schizzi d'acqua si cristallizzarono e rimasero sospesi a mezz'aria. Poi dal mulinello scaturì una luce, come se un raggio della luna fosse stato deposto al suo interno. Questo rallentò i suoi movimenti, e le sue pareti cominciarono a scorrere verso il basso, liberando così un forte bagliore.

Shyla si parò gli occhi finché l'intensità non diminuì ad un livello accettabile alla vista. Scostò le braccia dal volto...


- Shyla svegliati! Devi andare alla Kaiba Corporation! –

- 5 minuti dai... - biascicò accoccolandosi contro il cuscino non appena sentì la voce di Alfred.

- Shyla sono le 8 e tra un'ora deve esseri di fronte a Seto Kaiba - la ammonì bonariamente.

- Seto? Porca miseria l'appuntamento! -

Shyla saltò giù dal letto, lanciando le coperte sulla parte opposta del letto e si fiondò nella cabina armadio alla ricerca di cosa mettere.

- Perché non mi hai svegliata prima?! E perché la sveglia non è suonata?! - domandò frustrata mentre cercava le decolleté da abbinare al tubino nero.

- Dormivi profondamente e avrai spento la sveglia nel sonno. Tranquilla ti do un passaggio, la colazione è già sulla tavola e puoi arrivare perfettamente in orario - le disse il maggiordomo mentre usciva dalla stanza.

Kuriboh uscì da sotto il letto dove si era nascosto per evitare di farsi vedere e si diresse verso la sua stanza personale, guardando perplesso la padroncina che correva per la stanza raccattando bracciali e borsa.

Dopo aver mangiato una manciata di biscotti con la marmellata e aver preso quattro sorsi dalla tazza di tè, Shyla si fiondò fuori da casa dove Alfred l'aspettava in macchina. Alle 8.59 bussò alla porta dell'ufficio di Seto, sollevata per aver fatto giusto in tempo. Odiava essere in ritardo. Quella mattina avrebbero discusso degli ultimi dettagli, prima di dar ufficialmente vita al progetto. I lavori in cantiere erano già iniziati, e a partire dalla successiva primavera avrebbero cominciato l'arredamento dei padiglioni. Così, nel giro di due anni si sarebbe potuta tenere l'inaugurazione del parco. Il ruolo di Shyla era di coordinare i lavori di arredamento di tutto il parco, supportata da un team di disegnatori della Kaiba Corporation.

La principessa d'EgittoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora