Hikari incitava il suo amato Nix a galoppare sempre più veloce tra le dune del deserto.
- Nix corri! Dobbiamo fare presto! -
Il cavallo nitrì in risposta alla sua padrona e accelerò di più.
- Giuro che ti aiuterò a proteggere il regno - mormorò tra sé mentre fendeva il vento in direzione della sua meta. Non appena sentì lo scorrere pigro dell'acqua, rallentò la corsa del cavallo e costeggiò il fiume.
Saltò giù da Nix e si inginocchiò vicino alla riva, poi rivolse il volto alla luna e congiunse le mani in segno di preghiera. Prese un respiro profondo e avanzò la sua richiesta.
- Io prego te, sacra divinità della notte, che governi questo mondo per la metà che ti spetta, occupandoti con dedizione delle creature dei portali magici. Invoco il tuo aiuto per aiutarmi a proteggere il regno e coloro che amo. Una potente minaccia rischia di sovvertire l'ordine naturale e solo Voi potete aiutarmi a porvi rimedio -
Le acque del fiume, argentee per il chiarore della luna, si agitarono diventando torbide. Un mulinello d'acqua si levò verso l'alto, i suoi schizzi bagnarono il vestito e il viso di Hikari, che se stava immobile di fronte a quello spettacolo della natura. Non aveva paura, e anche se ci fosse stato un prezzo da pagare, non gliene sarebbe importato.
L'aria si riempì dell'odore dolciastro dell'acqua, che aveva assunto un'insolita nota di vaniglia. Mentre il mulinello aumentava la propria mole, girando vorticosamente su se stesso, dal fiume si sollevarono pareti d'acqua perpendicolari alla superficie, accompagnate da un rumore sordo e violento.
Alcuni schizzi d'acqua si cristallizzarono e rimasero sospesi a mezz'aria. Successivamente, dal mulinello scaturì una luce, come se un raggio della luna fosse stato deposto al suo interno. Il mulinello rallentò i suoi movimenti, e le sue pareti cominciarono a scorrere verso il basso, liberando così un forte bagliore.
Hikari si parò gli occhi finché l'intensità non diminuì ad un livello accettabile alla sua vista. Scostò le braccia dal volto e la vide: una donna fasciata in un morbido vestito azzurro. I capelli mori le ricadevano in dolci onde sulle spalle e i suoi occhi blu erano quanto di più magnetico avesse mai visto.
- Principessa Hikari, è un piacere fare la vostra conoscenza -
La principessa rimase senza parole. A dir la verità non sperava che la preghiera andasse a buon fine, visto che la fortuna non era una sua fedele compagna.
- Non avere timore. So perché mi hai evocato e la risposta è sì, posso aiutarti -
Hikari sentì il cuore alleggerirsi. Aprì la bocca per ringraziare, ma la richiuse subito. Non sapeva il prezzo di quel gesto.
- Non c'è nessun prezzo da pagare, e sì ho la capacità di leggerti nel pensiero. Cerco di non farlo, ma sei una persona troppo speciale, e questo crea in me una profonda curiosità -
- Grazie... credo. Cosa posso fare per abbattere quel colosso? -
Hikari non aveva tempo di pensare a quanto lei stessa fosse attratta da quella donna così enigmatica, ma allo stesso tempo sapeva di potersi fidare. Glielo diceva l'istinto.
- Posso fornirti la formula di un incantesimo che richiederà tre giorni di tempo per la preparazione - le spiegò la donna.
Si spostò così in fretta che gli occhi della principessa non riuscirono a seguirla. Forse si era semplicemente smaterializzata per poi riapparirle davanti. La dea le premette un indice sulla fronte ed Hikari avvertì prima come una piccola scossa e poi un dolce tepore sottopelle.
- Ecco prendi anche questo -
Alzò un palmo verso l'alto e fece comparire un bracciale dorato con un avvallo al suo centro.
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La principessa d'Egitto
FanfictionUna giovane ragazza, Shyla Shelter, tornata a Domino per dimostrare di essere un degno successore nel business del padre, rincontrerà la migliore amica d'infanzia, Tea Gardner, che la introdurrà al resto del gruppo. L'improvvisa aggressione "magica"...