Il rapimento di Hikari

4 0 0
                                    

- Buongiorno dolce Hikari -

Quando l'ex principessa si svegliò, faticò ad alzare le palpebre, complice un forte cerchio alla testa. Percepì qualcosa di duro e freddo contro la pelle del collo. Aprì meglio gli occhi e constatò di indossare un collare di metallo non solo al collo, ma anche intorno al busto che la bloccava contro una superficie fredda. Legati erano persino i polsi, intorno ai quali avvertì dei spessi cerchi di ferro che li fissavano ai lati della testa, e le caviglie, anch'esse legate. Una posizione scomodissima, se poi si considerava che non era distesa orizzontalmente al pavimento, ma verticalmente contro una parete.

Il mago si avvicinò fino a trovarsi ad un paio di centimetri di distanza e ne delineò le labbra con il pollice.

- Cosa vuoi da me Demon? - ringhiò la principessa.

- Il tuo potere - disse scrollando le spalle.

- Il combattimento di prima - e con le dita accennò a delle virgolette - serviva a valutare le nuove capacità che avevi ottenuto - le spiegò con sorriso sornione.

- Il modo in cui sei riuscita a teletrasportarti di fianco ad Atem mi ha impressionato - e le prese una ciocca di tra le dita.

- Se ti piacciono così tanto i miei capelli, ti regalo una ciocca - lo rimbeccò l'ex principessa infastidita, e strattonò la testa, ma finì con il farsi male per via del collare di metallo.

- Ti ho chiesto più di una volta se volevi diventare mia regina. O accetti di stare al mio fianco di tua spontanea volontà, oppure devo ucciderti per ottenere il tuo potere. In fondo sei la figlia di una dea, con la possibilità di attingere ad una fonte inesauribile di energia. E prima che tu trovi un modo per evocare anche le divinità egizie che ho confinato con tanta fatica, devo neutralizzarti. Lo capisci, vero? -

Shyla sgranò gli occhi. Sapeva tutto. Aveva organizzato tutto.

- E prima che tu ti affanni a usare la magia, sappi che queste catene te lo impediranno -

Poi si allontanò, scomparendo nel nulla.

Shyla ne approfittò per studiare l'ambiente che la circondava.

Spessi muri di pietra dai mattoni con gli angoli smussati a formare un ambiente circolare, adornati da piccole fessure qua e là che facevano penetrare un gelo glaciale. Sopra la sua testa il soffitto era dipinto con strani segni di pittura nera, e in alcuni di essi riconobbe dei geroglifici egizi. Cercò di decifrarne alcuni: potere, destino, sacrificio...

- Oh ma bene - sbuffò.


- Va bene, ricapitoliamo: eri in mezzo all'oscurità e all'improvviso sei riapparso qui in questa radura?- ragionò Kisara con Atem mentre cercava di trovare un modo per ritrovare la loro amica.

- Penso che Demon mi abbia lasciato andare perché il suo obiettivo è solo Hikari -

- Cosa può aver bisogno da lei? Ha un potere immenso quel mostro - si intromise Joey.

- Concentriamoci sul trovarla. Qualche idea? - chiese Tea.

- Questa bella torre piantata qui sulla cima della collina a cosa diamine serve? - studiò Seto.

- L'ho già perlustrata prima del vostro arrivo. Non c'è niente. Un paio di stanze e un ambiente circolare in cima - gli rispose Atem.

- Circolare? - gli fece eco Pegasus.

- Sì, è quello che ho detto. Perché, ha importanza la forma? -

- Pegasus potrebbe non avere tutti i torti - borbottò l'albina.

La principessa d'EgittoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora