La rabbia di Demon

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Pegasus accompagnò tutti a bordo del suo fuoristrada, con il piccolo folletto che indicava la direzione svolazzando davanti alla macchina. Per essere un esserino così piccolo, volava davvero veloce. Shyla intanto meditava su quali tecniche fossero più idonee. Di sicuro avrebbe dovuto preparare dei diversivi per prendere tempo e permettere ai suoi amici ed Alfred di scappare. Non era certa di possedere la forza per contrastarlo. L'energia che proveniva dal frammento che aveva recuperato era potente, ma non sufficiente.

- E se entrassimo noi nella grotta? - propose Tristan, interrompendo il filo dei pensieri della ex principessa.

- Voglio dire, io e Joey - precisò.

- Perché tiri in ballo anche me? - obiettò piccato il biondo.

- Perché, caro il mio zuccone, potremmo fare da effetto sorpresa. Penso che sia abbastanza ovvio che il mago si aspetti di vedere solo Shyla, vista la sua testardaggine. Senza offesa -

- Nessuna offesa - gli rispose la ex principessa. 

Su questo punto era perfettamente d'accordo. Se Kisara non si fosse presentata con tutto il gruppo, sarebbe andata da sola. Sperava solo che Demon non si fosse messo a pedinarli come un'ombra.

- Io e Joey entriamo per primi insieme al folletto e poi -

- No - lo interruppe Shyla.

- Porca miseria, sai che diventi irritante quando ti impunti? Guarda che non puoi salvare il mondo da sola e noi siamo abbastanza grandi da badare a noi stessi - la rimbeccò Joey.

- No perché il mago sentirà che il mio potere magico è al di fuori della grotta. Non è stupido - concluse lei.

- Ah -

- Possiamo entrare tutti insieme - convenne lei, dopo aver soppresso l'istinto di rimandarli tutti a casa seduta stante. Non le sfuggì l'inarcarsi sorpreso del sopracciglio di Tristan. Perfino lei stessa faticava ad accettare di aver concesso a tutto il gruppo di aiutarla. Ma era pur sempre Alfred e doveva fare affidamento su tutto l'aiuto possibile.


Arrivati nei pressi di una radura con scheletri di colonne e antichi edifici sparsi qua e là, contornati da pietre le cui linee erano state rese morbide dall'inesorabile trascorrere del tempo, il folletto si fermò.

- Ci siamo -

Shyla fu la prima a scendere dalla jeep e a incamminarsi verso la spaccatura tra un ammasso di rocce. Una grotta sotterranea. Kuriboh le si affiancò, mentre il resto del gruppo la seguiva.

- Oh Hikari, sei venuta da me alla fine -

Shyla fece scattare la testa in tutte le direzioni per cercare di individuare la fonte, ma era come se fosse dappertutto.

- Incantesimo di dispersione. Accidenti sei arrugginita, ma sempre bellissima. È una gioia vederti -

Gli occhi della ex principessa si rispecchiarono in due pozze smeraldine a pochi centimetri da lei, mentre il viso di Demon si aprì in un sorriso sardonico.

- Vorrei che il sentimento fosse reciproco, ma non è così - gli rispose acida.

Kuriboh si piazzò tra loro due per mettere maggior distanza possibile tra la prorpia padrona e il nemico, e digrignò i denti rabbioso.

- Oh, l'animaletto domestico. Sei davvero petulante - commentò mentre lo studiava, non curante dell'atteggiamento ostile della creatura.

- Stai ancora insieme a quella nullità? Pensavo che dopo 5000 anni avessi gusti migliori - la canzonò, lanciando una breve occhiata al faraone. 

La principessa d'EgittoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora