Capitolo 10. Verbena⚜️

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Blaine :

Quando Blaine abbandonò la stanza da solo, sapeva perfettamente che Lily se avesse potuto l'avrebbe preso a pugni in faccia. Ma non gli interessava molto se aveva ferito i suoi sentimenti o qualsiasi cosa fossero.

Gli era stato sufficiente avvicinarsi per sentire il desiderio irrefrenabile di assaggiarla come un buon vino d'annata. Ma che diavolo stava dicendo? Lei non era un'umana qualsiasi, non avrebbe nemmeno dovuto pensare una cosa del genere. Eppure il suo corpo sembrava ricordargli ogni secondo quale fosse stato il suo primo pensiero, fu inevitabile sentire le zanne allungarsi sino a pungere il labbro inferiore e i suoi sensi iniziare a mutare verso una sfumatura ferale.

Quando parcheggiò l'auto nei sotterranei della magione si frugò nelle tasche, in un gesto spasmodico estraendo il suo portasigarette, che conteneva una decina di fialette di un liquido giallo verdastro, Blaine si affrettò a stapparne una e berla tutto d'un fiato. Il decotto di verbena bruciava come l'inferno nella sua gola, ma spense immediatamente quella sete irrefrenabile così come il suo istinto. Cristo santo, era da tanto che non aveva una crisi. Ma che diavolo gli era preso?

Rimase con la testa appoggiata al volante, in attesa che la gola smettesse di ardere, al sicuro da occhi indiscreti.

Perché Will non aveva scelto qualcun altro? Si domandò uscendo dall'auto e dirigendosi verso la sala dei convegni.

Sei in ritardo. Cantilenò una voce femminile, ma solo nella sua testa.

Lasciami in pace. Rispose caustico, prendendo posto di fianco alla sorella che sedeva attorno ad un tavolo rettangolare. Non avrebbe potuto sentirlo neanche volendo. A capotavola sedeva Will, e alla sua destra Alister che lo osservò entrare con sguardo carico di disapprovazione.

Di fronte a lui Daniel sbadigliò rumorosamente, i capelli erano scompigliati e sulla guancia ancora il segno del cuscino. Seth invece fingeva di non vederlo, come sempre.

«Ora che ci siamo tutti possiamo cominciare.» disse Will, gelido, iniziando a sfogliare alcuni appunti. «Vi ho convocati qui per discutere sul caso del Fumettista, visto che ad oggi non sono stati rilevati progressi nei vostri rapporti.» lo sguardo del fratello andò a Blaine, ricco di aspettative.

«Per il momento non abbiamo molto su cui lavorare.» rispose Blaine con schiettezza. «E' molto meticoloso perché non lascia tracce o impronte, tutto quello che abbiamo è il suo blog.»

«Per quello ti avevo già accordato il permesso di attivare l'unità informatica.»

«Che non sono ancora riusciti a tirare fuori niente.» nel frattempo Rose gli allungò sotto il naso un foglio stampato di fresco. Era sempre stata più brava di lui a scuola.

«Il rapporto della scientifica conferma che l'ultima vittima era umana, mentre le altre erano tutti vampiri. Come ho già detto ad Alister ho ragione di credere che si tratti di un errore, visto come ha costruito la scena.» bofonchiò Blaine leggendo di sfuggita l'elenco che Rose aveva buttato giù.

Proprio diligente.

« La moneta sulle labbra era utilizzata dai romani per pagare il viaggio nell'Ade » spiegò brevemente. « Secondo la mia teoria il Fumettista ha commesso un errore, di solito le sue vittime sono studiate attentamente, mentre questa no. E l'unica cosa che poteva fare era pagare perché potesse andare serenamente nell'aldilà. Il che sarebbe spiegato anche dai fiori disposti come una barca. » in genere non erano quelle le immagini che trovavano di fronte.

In genere erano una vera carneficina.

«Dove vuoi arrivare?» domandò Will, abbastanza annoiato. Sì? Beh erano in due allora.

THE WHALKER - Il Giglio ScarlattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora