THE WHALKER - Il Giglio Scarlatto

Capitolo 35. Rehab⚜️

Blaine:

Blaine aveva perso il controllo. Era ufficiale, ma adesso che l'aveva riconosciuto avrebbe dovuto superarlo e fare in modo che non accadesse più.

Vedi di farti passare la sbronza e finisci il lavoro. Quelle erano state le precise parole che il padre di Lily gli aveva detto, e lui sapeva quanto dannatamente avesse ragione. Per questo motivo aveva evitato accuratamente di vedere Lily nelle ultime due settimane.

Quando aveva accettato di bere da lei non sapeva bene cosa si sarebbe dovuto aspettare, ma a dire il vero il suo autocontrollo era andato a farsi fottere da un po' ormai con lei. Aveva ceduto ai suoi istinti più oscuri e l'aveva fatta sua, in ogni senso possibile.

l suo sangue aveva avuto su di lui l'effetto che avrebbe dovuto avere quello di uno qualsiasi della sua razza. Se prima il suo odore era impresso nelle sue narici ora sentiva di esserselo marchiato a fuoco. Come se avesse un cazzo di localizzatore addosso, poteva percepirla costantemente, e qualora fosse stata in pericolo era certo che avrebbe potuto individuarla facilmente. Il che era perfetto visto che Lily sembrava avere un attaccamento morboso per le situazioni pericolose.

Ma, nonostante ciò, l'effetto non era infinito. Con l'andare dei giorni si sarebbe dissipato, e lui avrebbe potuto riprendere la sua vita normale senza esserne ossessionato.

Ma le cose non erano andate - di nuovo - come aveva previsto.

Infatti, nonostante aveva appena passato quelli che aveva annoverato come i giorni peggiori della sua vita, Blaine non aveva ancora raggiunto la serenità mentale, doveva costringersi per non raggiungerla anche solo con la mente come quella volta sul balcone di casa sua. E era certo che non si sarebbe fermato questa volta.

Persino farsi legare in quel momento gli sembrava una soluzione accettabile. E dire che aveva superato situazioni ben peggiori.

Ma poi, con la speranza di smaltire presso la più grande sbronza della sua vita, si era fatto forza e aveva superato quei giorni terribili prosciugando la sua intera scorta di sacche.

Tuttavia, quando mise giù il bicchiere, la sua gola era ancora arsa e bruciava più che mai.

In realtà non sapeva cosa si sarebbe dovuto aspettare, non aveva mai bevuto il sangue di una della sua razza prima, non aveva mai avuto il desiderio di sentirsi così intimamente parte di qualcuno, così come non aveva mai permesso a nessuno di attaccarsi alla sua vena. Eppure, quella notte persino lui aveva offerto il suo collo con così tanta semplicità a Lily. Anzi, ancora adesso l'idea che lei si abbeverasse da lui glielo faceva venire duro come il marmo.

Era proprio questo il problema. Che nonostante ormai fossero passati quasi quindici giorni il pensiero non solo era ancora vivo nella sua mente, ma continuava a percepirla.

Sarebbe stato molto più semplice se non l'avesse resa sua.

Era stato più forte di lui, quando aveva assaggiato il suo sangue il desiderio di renderla off limits per qualsiasi altro uomo, vampiro o altro era stato troppo forte. E non perché la percepisse come una preda, non era solo il suo sangue che ambiva, non voleva prosciugarla. Voleva possederla, di nuovo, e voleva che anche lei lo marchiasse con il suo odore così che fosse stato evidente per qualsiasi altro vampiro che lui era suo.

No, non ci siamo.

Forse gli servivano altri giorni lontano da lei. Forse gli serviva un'altra scopata, ma con qualcun altro. Magari con Samantha, lei avrebbe accettato di buon grado.

Il problema però era lui.

Blaine era chino sul suo frigorifero, disperatamente vuoto. O meglio, c'era un mucchio di cibo, ma mancava il nettare scarlatto che gli serviva, e il sole splendeva ancora troppo alto per poter uscire. E dopo il suo ultimo incontro con la luce del giorno aveva bisogno di una piccola pausa.