Capitolo 43. La Strega ⚜️

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Lily:

Dietro di lei, sullo stipite della porta dove era entrato poco prima Michael c'era una donna dall'aria orribile. Era piccola e molto magra, la sua pelle sembrava sottile come la carta del libro che Lily teneva in mano e increspata, talmente pallida da lasciare intravedere la fitta rete di vene e capillari verdognoli al di sotto della pelle rugosa. I piccoli occhi erano neri ed il naso a patata, schiacciato. Le mancavano parecchi denti dalla bocca socchiusa e ghignante contornata da una nube di capelli grigi, che sembravano stare dritti per volontà propria. Addosso portava quelli che sembravano essere stracci consunti. Alle caviglie aveva dei segni rossi, come se le avesse avute legate. Le sue mani erano adunche e nodose, e indicavano nella sua direzione.

Strega. Urlava la sua mente.

« Lascia il libro. » ringhiò quella, mostrandole i pochi denti gialli macchiati di qualcosa che sembrava essere sangue. Lily senza dire una parola strinse il libro al petto. Non voleva restituirlo, era troppo importante.

« Lascialo! » ringhiò di nuovo, e stavolta con una velocità che non si addiceva per niente alla sua età le corse addosso afferrandola per i capelli e strattonandola con una forza che Lily non si sarebbe aspettata.

Urlò e cercò di difendersi con tutte le sue forze mentre quella tentava di picchiarla, e di morderla, Lily la teneva lontana con i piedi, raggomitolati al petto. Con uno scatto fulmineo riuscì ad estrarre il coltello dalla fondina nello stivale e, in un gesto disperato, glielo affondò nella spalla che iniziò a friggere al contatto con il metallo, facendola ululare dal dolore.

« Ma che succede? » Annie riemerse da una delle stanze con le pistole in entrambe le mani. Quando vide la donna lanciò un urlo d'orrore. Eric ricomparve di corsa pronto a combattere.

Da dove era entrata la donna si trascinava Michael con una tempia sanguinante.

« Sparate! » gridò tenendosi la mano sull'orecchio destro che Lily vide ferito gravemente.

Annie non se lo fece ripetere e sparò un colpo addosso alla vecchia che con un grido lacerante si piegò su se stessa, spasmando. Lily calciò via il corpo, tremando e si trascinò a qualche passo di distanza da quell'orribile creatura. Dovette concentrarsi qualche secondo prima che il battito del suo cuore tornasse normale.

« Stai bene Mike? » Eric era corso dall'amico, afferrandolo prima che si sbilanciasse.

« Sì, » bofonchiò. « anche se mi ha strappato mezzo orecchio. » e mostrò la zona sanguinolenta, mancava parte della punta dell'orecchio destro.

Annie corse da lui, con un sacchettino in mano e iniziò a versare sulla ferita una polvere argentea.

« Dobbiamo metterci l'argento, non sappiamo che cosa fosse. » Michael grugnì di dolore.

A qualche passo di distanza da loro giaceva il corpo esanime della vecchia strega, dalla ferita continuava ad uscire del sangue nero e denso che si allargava velocemente sul pavimento.

Nessuno sembrava fare caso a Lily.  Aveva bisogno di aria, doveva respirare le stava per venire un attacco di panico. Erano anni che non ne aveva uno, quando sua madre era morta erano all'ordine del giorno. Le sembrò una sensazione familiare, quasi rassicurante, almeno le dava la certezza di essere ancora viva.

« Ehi, laggiù, tutto bene? » chiese Eric, con la voce incrinata dallo sforzo nel reggere l'amico. Lily fece cenno di sì con la testa e si trascinò verso il resto del gruppo. Stava tremando, quel viso mostruoso non se lo sarebbe tolta dalla testa per sempre.

Poi, all'improvviso Annie urlò, qualcosa davanti a loro aveva iniziato a ruggire.

La vecchia, che non era affatto morta a questo punto, prese a muoversi convulsamente. La sua pelle si allargava e si stringeva in modo raccapricciante, le sue ossa al di sotto si muovevano come fossero parti distinte le une dalle altre.

THE WHALKER - Il Giglio ScarlattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora