Capitolo 38. Possesso⚜️

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Lily:

« Allora, cosa ti porta a Seattle? » domandò Lily, accavallando le gambe. Notò lo sguardo di lui indugiare sulle gambe nude, per poi prendere a giocare con l'ombrellino sopra il suo bicchiere.

« Un cliente di mio padre. » rispose Alex, assaggiando il suo drink, poi le sorrise, « Ma diciamo che ho avuto anche un altro incentivo che mi ha spinto a venire.» alzò le sopracciglia in modo eloquente. Lily sapeva dove voleva andare a parare, non era un mistero. «Mi sei mancata. » le sfiorò il braccio, che aveva abbandonato sul tavolo, con la punta delle dita, disegnando dei piccoli cerchi.

« Alex... » sospirò Lily, tentata di spostare l'avambraccio. Ma per qualche ragione non lo fece.

« Cosa c'è? E' la verità. » disse, dolcemente senza smettere di accarezzare il suo braccio. Lily iniziava a sentirsi un po' a disagio. Poi lui smise di accarezzarla all'improvviso, come un automa in un gesto quasi meccanico che la lasciò un po' perplessa. « Mi dici cosa c'è che proprio non ti piaceva di me?» domandò poi, con un mezzo sorriso.

« Forse il fatto che sei un narcisista patologico, » rispose, sinceramente « o magari perché sei andato a letto con Melissa. »

« Ah, Melissa. »

« Già, Melissa. » Eh, sì. Prima per lei era stato difficile fare i conti con un tradimento, specialmente se la donna in questione era una modella con i capelli rosso fuoco e un viso da bambola.Ma adesso l'aveva superata, non faceva più male, ma Alex per lei era un capitolo definitivamente chiuso da quel punto di vista, nonostante lui avesse provato in tutti i modi a tornare insieme a lei.

« Invece che mi dici sulla questione di cui avevamo parlato? » domandò Lily, di punto in bianco. Se si trovava lì quella sera, non era sicuramente per ricordare uno dei periodi peggiori della sua vita, ma aveva un obiettivo ben definito.

« Ah, giusto. » fece Alex, come se ne fosse appena ricordato, ed estrasse il cellulare dalla tasca posteriore dei pantaloni, prendendo a scorrere alla ricerca di un file. Era sempre stato un asso con la tecnologia. « Non è stato semplice decifrare quel codice, devo dirtelo mi hai messo davanti una bella sfida. » mormorò mentre trascinava il dito sullo schermo. « Però alla fine sono riuscito a venirne a capo. Il tuo cliente misterioso dev'essere un pezzo grosso. Questo posto è esclusivo. » ammiccò con lo sguardo.

« Non è un cliente. E' solo un favore per un'amica. » abbozzò Lily, bevendo un sorso del suo drink. Era una mezza verità d'altronde.

« Qualunque cosa sia, non fare stronzate. » disse Alex ad un tratto, punzecchiando il ghiaccio nel suo bicchiere con la lunga cannuccia.

« Perché me lo stai dicendo? » domandò allora Lily.

Lui in tutta risposta fece spallucce. « Perché ho fatto delle ricerche, e questo posto nonostante la facciata si dice abbia dei retroscena non troppo simpatici. » Già, poteva immaginare quali potessero essere.

« Cosa intendi? » domandò allora, mascherando la sua agitazione.

« E' un club per pochi membri, dolcezza. Tutto ciò che succede lì dentro resta lì. » ma qualcosa nel suo sguardo sembrava renderlo pensieroso.

« E che cosa dice il tuo intuito? » domandò sfiorandogli di proposito la mano posata sul tavolo, con noncuranza. « Ti dovrai essere pur fatto una tua idea.» se per avere le informazioni che cercava avrebbe dovuto sbattere un po' le ciglia lo avrebbe fatto.

« Beh, quello che penso è che qualche riccone svalvolato possa aver fatto qualche cazzata. Festini, orge, droga, quel genere di cose lì. » rispose in un'alzata di spalle e Lily si tranquillizzò un po', era completamente fuori strada fortunatamente per lui e per lei. L'ultima cosa di cui aveva bisogno era che Alex si mettesse ad indagare su questa storia.

THE WHALKER - Il Giglio ScarlattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora