Capitolo 57. Venice ( parte 2) ⚜️

614 21 0
                                    




Lily:

Una volta varcate le colonne dorate in perfetto stile romanico si ritrovarono in un casinò in piena regola. Tavoli da gioco rivestiti dalle classiche tovaglie verdi, roulette, sale da bingo e piano bar. La musica era quasi assordante e copriva persino i pensieri. I muri erano tappezzati di carta da parati rossa, decorata da una trama simil damascato. Lasciato il soprabito Lily seguì Blaine e Samantha lungo un giro esplorativo dei tavoli. Seduto alla roulette c'era Daniel con in mano uno scotch, fingendo disinvoltura. Non li guardò, ma sapeva che Blaine era in ascolto, infatti Lily lo vide annuire in un segno impercettibile e cambiare direzione.

Rose era perfettamente a suo agio, fasciata nel suo abitino nero, in piedi dietro Daniel che sembrava molto interessato alla sua partita a poker, lei gli accarezzava la schiena giocherellando con l'oliva nel suo martini, gli occhi tuttavia osservavano con disinvoltura quello che accadeva intorno a loro.

« Vado a dare un'occhiata sul retro. » mormorò Samantha all'orecchio di Blaine, mescolandosi in fretta tra la folla con il suo passo felpato. Lui prese la mano a Lily e si diressero verso il piano bar.

« Una cola e un assenzio. » disse al barman accennando con la testa ad una bottiglia dal liquido verde chiaro.

« Non sono una bambina. » si lamentò Lily sporgendosi al bancone. Blaine alzò gli occhi al cielo.

« Cola e rum? » domandò alzando un sopracciglio, con aria di sfida e lei annuì.

Il barman si presentò con un lungo bicchiere per Lily e quello che aveva tutta l'aria di essere assenzio per Blaine. La zolletta di zucchero stava bruciando, colando all'interno del bicchiere un liquido opalescente. Lily prese a giocherellare con la sua cannuccia e si voltò per guardarsi intorno. Bevve un pochino del suo drink, concentrandosi per scrutare attentamente le persone che passavano. Sembravano solo persone normali che giocavano ad un casinò qualunque.

« Sii più disinvolta. » sussurrò Blaine, voltandosi di nuovo verso il suo bicchiere. « Lo sanno. » mormorò poi al suo fianco facendola voltare a sua volta di scatto. Sulla zolletta di zucchero fiammeggiante vi era era una piccola goccia tonda e scura.

Sangue.

Immediatamente tutti i sensi di Lily andarono in allarme, come facevano a sapere della loro presenza?

Blaine annusò il bicchiere e lo scostò senza mezzi termini. « E' drogato. » grugnì, e strappò dalle mani di Lily il bicchiere per annusarlo. « Il tuo però è apposto. » commentò quando glielo restituì, a Lily però era passata completamente la sete, così lo posò sul bancone, senza alcuna intenzione di berlo. Blaine le accarezzò i capelli e avvicinò il volto della ragazza al suo con tutta l'intenzione di baciarla.

« Voglio che te ne vada. » disse, a un passo dalle sue labbra facendola rabbrividire. « Se sanno di me vuol dire che ci stanno osservando. » poi si allontanò da lei, aspettando che obbedisse.

Lily avrebbe voluto ribattere, ma dall'espressione di Blaine aveva capito che non era il caso. Glielo aveva promesso, no?

« Ti aspetto alla macchina, va bene? » disse, arresa.

« Certo, ma ora sbrigati. »

Lily girò i tacchi e si allontanò, dirigendosi verso l'uscita, un po' seccata dal modo in cui l'aveva trattata. Sembrava nervoso, era difficile in genere vederlo così.

Era quasi arrivata all'uscita quando una figura evanescente, che si muoveva quasi danzando, tra le persone distolse ogni suo pensiero razionale.

Quel caschetto di capelli biondi a circondare un viso a cuore dall'aria angelica.

THE WHALKER - Il Giglio ScarlattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora