« Prima di entrare voglio che tu ripeta ancora una volta le regole. » disse Blaine, quando inchiodò con l'auto nel parcheggio poco lontano da quella casa da gioco, il Venice.« Devo stare sempre dietro di te. Non devo allontanarmi e se le cose si mettono male me la do a gambe.» ripeté come un mantra e controllò di essere pronta. Non appena avevano capito la posizione di quel luogo non ci avevano messo molto a essere pronti per partire, Lily dal canto suo aveva dovuto combattere non poco con Blaine che aveva tentato in ogni modo di dissuaderla dal seguirli in quella missione. Ma no, lei doveva esserci. Doveva vedere Lisa con i suoi occhi.
Si era armata per ogni evenienza. Nella fondina sulla coscia sinistra la beretta che le aveva dato il professor Hopkins era stata caricata con i bloccanti e ne aveva un altro caricatore nelle tasche dello spolverino nero. Nella borsetta di paillettes nera invece una glock di Blaine caricata con delle normalissime pallottole d'argento che sarebbero state sufficienti per qualunque creatura si fosse trovata davanti. Nello stivale il pugnale e in tasca la granata al nitrato d'argento. Sotto l'abito rosso un corpetto antiproiettile. Rose le aveva prestato degli stivali pesanti che le arrivavano a metà polpaccio, sotto la suola il tacco era rinforzato con barre di metallo che rendevano i calci letali.
Non era esattamente vestita per un combattimento, ma non era quella principalmente l'occasione. In realtà avrebbero dovuto mescolarsi nella clientela e un abbigliamento adeguato alla battaglia li avrebbe resi certamente bersagli evidenti.
Blaine annuì non esattamente soddisfatto e scrisse un messaggio con il cellulare, forse agli altri che li stavano aspettando poco più avanti.« Tienile a mente anche quando saremo dentro, intesi? » si passò una mano fasciata da un mezzo guanto in pelle nera, tra i capelli. Era teso. « E non fare niente di stupido, okay? » Blaine allungò una mano nella sua direzione e Lily la prese senza pensarci due volte.
« Promesso. » sussurrò e si avvicinò a lui per un piccolo bacio prima di uscire dall'auto.
Dall'altra parte della strada Daniel e Rose camminavano in direzione dell'entrata della casa da gioco. Al di fuori sembrava un locale come tanti altri, l'insegna luminosa attirava gli sguardi di parecchi passanti. Lily iniziava a sentire lo stomaco annodarsi per ogni passo che si avvicinavano.
« Secondo te troveremo altre crogas lì dentro? » domandò, mentre aspettavano di poter attraversare la strada.
« E' probabile. » disse Blaine, « Ma non devi preoccuparti di loro, ci sono io. » era un tentativo un po' goffo di rassicurarla ma lei lo apprezzò comunque. In effetti lui non aveva avuto problemi con quella strega la prima volta che ci aveva avuto a che fare, era Lily che non aveva smesso di sognarla dal momento in cui aveva rischiato di morire. Se chiudeva gli occhi poteva vedere ancora la sua pelle rovesciarsi come una maglia e le sue ossa scricchiolare come una vecchia seggiola.
« Dove sono gli altri? » domandò Daniel non appena li vide arrivare.
« Ha detto che avevano appena parcheggiato. » rispose Blaine con una scrollata di spalle.
« Chi altro deve arrivare? » chiese Lily, stupendosi di non esserne a conoscenza.
« Eric, Michael, Annie.... » Rose iniziò a snocciolare i nomi.
« Hai chiamato anche loro? » domandò sorpresa, cercando di celare il suo nervosismo. Non sapeva esattamente il perché ma non era entusiasta di vedere Eric.
« Non è stata certo una sua idea. » Disse Daniel, sedendosi sul marciapiede, con aria annoiata. « Ordini dall'alto. »
Lily si appoggiò con la schiena sul muro, in segno di resa.
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THE WHALKER - Il Giglio Scarlatto
Любовные романы" Lo so che lo vuoi quanto me." mormorò, quando si avvicinò e lei cadde a sedere sul letto, paralizzata. Si era chinato, e percorreva con le mani la sagoma delle sue gambe spingendola a divaricarle e con le labbra ricalcava il tragitto di una vena b...