Capitolo 25. Gelosia ⚜️

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Lily:

« Non capisco a cosa mi serva tutto questo. » commentò Lily esasperata, dopo che era caduta per l'ennesima volta sul sedere. Seth le porse un braccio per aiutarla ad alzarsi. « Non voglio diventare una guerriera. » aggiunse rifiutando l'aiuto per rialzarsi goffamente sul ring molleggiato.

« Nessuno pretende che tu la diventi. » rispose. « Ma devi imparare almeno le basi per difenderti, non riesci a controllare i tuoi poteri ed è come non averli. Metti la guardia.» Lily sbuffò ma obbedì, intorno a se aveva almeno una quindicina di vampiri della magione che si allenavano.

« Più alta. » la rimbeccò Seth. Lei alzò ancora un po' i pugni fasciati sopra il suo viso. Quelle fasce rosa erano puramente decorative ovviamente, non si sentiva per niente a suo agio con solo una t-shirt nera e quei pantaloni neri così attillati da sembrare calze, come evidenziassero tutti i difetti delle sue gambe. Anche se chiunque si sarebbe sentito imperfetto in mezzo a tutti quei muscoli. Non che questa considerazione la facesse sentire meglio, s'intende.

Dopo l'ennesimo capitombolo Lily chiese un piccolo time out per bere qualche sorso d'acqua dalla bottiglia che aveva lasciato su uno sgabello nel suo angolo dei ring. Notò di avere un nuovo messaggio sul telefono. Approfittando di Seth che era preso in una chiacchierata con un tipo che conosceva si concesse qualche secondo per leggerlo.

Era Eric. Sorrise sotto i baffi mentre apriva quel messaggio.

Stasera. Io, te e il mare. Che ne dici?

Lily affondò i denti nel labbro. Non sapeva bene cosa rispondere. Il che la innervosiva parecchio, visto che non aveva fatto mistero di essere attratto da lei. Ma ogni volta che lui aveva provato ad avvicinarsi lei si era scostata, ma questo probabilmente perché il suo più recente incontro con l'altro sesso risaliva ad Alex e lui non era certo il metro di giudizio più adatto a descrivere il suo rapporto con il sesso. E non c'entrava assolutamente che nella sua testa ci potesse essere qualcun altro, assolutamente no. Blaine in quel momento non era esattamente la sua persona preferita, e dopo la loro ultima lite preferiva non pensare a lui.

Comunque sia, non sapeva se si sentiva pronta a lasciarsi andare in quel modo con un uomo un'altra volta. La verità era che non era Eric che desiderava in quel modo.

Ricacciò indietro quei pensieri si fece coraggio e scrisse.

Mi vieni a prendere alla maggione alle sette?

« Lily? » Seth la richiamò all'attenzione.

« Arrivo.» scattò, e ripose il cellulare sullo sgabello.

Era più di una settimana che veniva costantemente alla palestra, ogni giorno, dopo le lezioni, ma il suo corpo non accennava a fare molti miglioramenti a dire il vero. Inizialmente aveva creduto che ci sarebbe stato anche Blaine, mentre in realtà non si erano ancora incrociati dopo quella sera. Là stava evitando forse?

Al ritmo della musica che usciva dalle casse poste agli angoli della palestra, Lily riuscì a parare due colpi, prima di cadere a terra all'ennesimo sgambetto.

« Ti fai prendere troppo dal panico. » commentò ad un certo punto, un tale passando con dei pesi tra le braccia possenti. Non era la prima volta che lo vedeva, ma non ricordava il suo nome. Aveva il viso deturpato da diverse cicatrici, sopra il labbro superiore, una tremendamente vicina all'occhio sinistro e un'altra sul mento.

« Misha, se non hai troppo da fare puoi salire così mi dai una mano a spiegarle qualche presa? » chiese allora Seth, cogliendo l'occasione.

Lui si diede un'occhiata intorno, poi annuì con una scrollata di spalle.

THE WHALKER - Il Giglio ScarlattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora