Capitolo 22. Imboscata ⚜️

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« Che diavolo è stato? » lo sentì abbaiare. Era accasciato a terra, colpito dall'impatto con la spalla sanguinante. Emise un sospiro di sollievo sentendo la sua voce emergere in lontananza. Lily uscì dal sentiero e corse verso di lui, scendendo rapidamente per quella discesa fatta a gradoni, attenta a non inciampare nelle radici degli alberi che spuntavano insidiose. Aveva fatto un volo di qualche metro, a colpirlo doveva essere stata un'arma potente visto l'impatto.

Gli tese una mano, per aiutarlo a rimettersi seduto, che lui ignorò. Si sfilò una manica della giacca per vedere con attenzione quel forellino rosso e sanguinante. Al centro poteva vedere una pallottola di un argento verdastro.

« Sono dei bloccanti. » mormorò allora, sconvolta. Si guardò subito intorno, gli unici ad averli erano i cacciatori ma non aveva alcun senso che sparassero a Blaine.

«E' una specie di farmaco, credo. A quanto ne so serve per rendere innocuo un vampiro. » spiegò di fronte all'espressione interrogativa di Blaine. Doveva togliergli quel proiettile prima che il farmaco penetrasse troppo in profondità e lo rendesse completamente inoffensivo.

« Proprio quello che ci voleva. » grugnì lui, cercando di alzarsi, ma senza successo.

Ma, dopo qualche secondo vide il suo sguardo guizzare altrove, i suoi muscoli tendersi verso un'unica direzione in mezzo ai cespugli alle loro spalle. Ringhiò, scoprendo le zanne. Le aveva circondato la vita con il braccio buono, spingendola un po' indietro.

Davanti a loro due individui molto pallidi con lo sguardo spiritato avevano fatto capolino dai cespugli e si stavano avvicinando lentamente, circondandoli come iene. I loro abiti erano logori ed il loro era un'imitazione di un ringhio, mostravano a loro zanne che in realtà non avevano.

Ghoul.

Erano molto pericolosi, perché la sottile distinzione con un vampiro era l'assoluta mancanza di spirito di autoconservazione. Eseguivano gli ordini del loro padrone e nulla di più. Erano pronti a morire pur di fare quello che gli era stato chiesto. E le loro mani, piegate ad uncini dimostravano che non si sarebbero fermati. Ma nessuno di loro due sembrava essere armato, quindi la pallottola di bloccanti non era arrivata da loro.

« Sta dietro di me. » disse allora lui, alzandosi in piedi a fatica, reggendosi al tronco dell'albero. Perdeva molto sangue. Il bloccante stava agendo in fretta e da come le palpebre spasmavano Lily poteva intuire quanto poco potesse resistere prima che il farmaco avesse la meglio su di lui.

« Non se ne parla. » replicò, spingendo via il suo braccio « Posso farcela. ». Lui ringhiò qualcosa che sembrava un imprecazione ed estrasse dalla sua cintura una pistola. Gliela porse. Era pesante.

« Sai come usarla? » grugnì prendendo l'altra con un po' di sforzo. Lily annuì, puntandola contro uno dei due, che continuavano ad avvicinarsi.

« Devi togliere la sicura prima. » grugnì lui, con un tono di sufficienza.

Lily si rigirò la pistola tra le mani, « Giusto. La sicura, la sicura... » balbettò alla ricerca della sicura che poi scoprì trovarsi su un fianco della pistola, dopo che lui gliela ebbe strappata di malagrazia e la fece scattare, con un rapido click.

« Fantastico. Ora cerca almeno di non puntarmela contro. » biascicò ancora spostandole il braccio lontano da lui, senza nemmeno curarsi di nascondere il sarcasmo.

Lily sparò un colpo, ma a quegli esseri era rimasto molto poco di umano e il proiettile gli affondò nella coscia senza però arrestare la camminata sempre più rapida nella loro direzione. Non perdeva nemmeno sangue nonostante lo avesse colpito all'altezza del femore. Erano dannatamente grossi ed insensibili al dolore a quanto pare.

THE WHALKER - Il Giglio ScarlattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora