Capitolo 13. La Chiave ⚜️

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Lily:

« Se non levi il copri obiettivo non penso che potrai fare molto.» Lily sorrise da dietro i suoi occhiali da sole enormi, prendendo in giro Violet che tentava goffamente di fotografarla con la sua Reflex, un regalo di Alex. Era pensierosa, infatti dopo il suo incontro con Blaine una settimana prima, aveva iniziato a notare qualcosa di diverso in Lisa.

« Forse sto diventando paranoica. Ma conosco Lisa da una vita, e so quando ha qualcosa che non va. » in effetti non era da lei quel comportamento. Negli ultimi giorni oltre che non essersi presentata a lezione aveva iniziato a trattarle come se non le conoscesse affatto, e stando a ciò che aveva detto Violet non si era nemmeno presentata all'appuntamento con Mia, qualche giorno prima. Forse anche Lily stava diventando paranoica, ma temeva che quel suo essere quasi catatonica nascondesse forse l'intervento di un vampiro. D'altronde Seattle sembrava piena di vampiri incontrollati, non sarebbe stato così strano. Per questo motivo era così preoccupata.

« Hai detto di aver trovato qualcosa stamattina, giusto? » le domandò allora.

La ragazza si affrettò ad annuire, frugando nella borsa. « Prima di chiamarti, ho provato a seguirla. E' andata verso la metro, ma c'era un'auto ad aspettarla una grossa, dall'aria costosa e con i vetri scuri. Quando sono tornata ho trovato questa nella sua cesta della lavanderia. Ho pensato di chiedere a te visto che hai lavorato in uno studio da detective. » terminò porgendole quella che aveva tutta l'aria di essere una tessera magnetica con un logo che Lily non aveva mai visto.

« Dove hai detto che hai trovato questa cosa?» domandò dopo qualche secondo di osservazione.

« In una delle tasche dei suoi jeans, ma non so che genere di tessera sia.» sbuffò.

« Perché non è una tessera.» borbottò Lily, voltando l'oggetto . « E' una chiave.»

« Una chiave?» alzò un sopracciglio e si aggiustò gli occhiali sul naso, avvicinandosi per osservare meglio. « E cosa dovrebbe aprire?»

Lily scosse la testa. « Devo fare delle ricerche.» Alex probabilmente avrebbe saputo darle delle risposte, in fondo le doveva diversi favori. Le sarebbe bastata una telefonata.

Violet le sorrise, speranzosa. « Te ne sarei grata. Sono davvero molto preoccupata per lei, Lily. »

Lily le posò una mano sulla spalla, dandole conforto. « Lo so, ma non preoccuparti arriveremo ad una soluzione. » l'amica ricambiò il sorriso, asciugandosi gli occhi umidi da dietro le lenti .

« Pensi di riuscire a tirarci fuori qualcosa di utile? »

Annuì con convinzione « Ho ancora qualche contatto ad Atlanta, sono sicura che potrà aiutarci. »

« Ehi Lily!» il suono di un clacson in lontananza la fece voltare. Rose. Era la vampira che faceva squadra con suo fratello e gli altri, la stava chiamando a gran voce dalla sua auto rossa fiammante, il finestrino abbassato di pochi centimetri.

« E' lei l'amica di cui parlavi? » domandò Violet, rivolta all'amica che fissava l'auto in cagnesco. Già, dire amica era un parolone ma suo fratello quella mattina aveva insistito perché facesse amicizia con questa Rose, e sebbene non facesse i salti di gioia aveva accettato quel pomeriggio di shopping insieme.

Lily rispose con un grugnito e si alzò per raggiungere l'auto, attraversando la strada.

« C'è bisogno sul serio di tutta questa sceneggiata alla Audrey Hepburn? » sibilò salita in auto mentre Violet le stava raggiungendo. Non ci riusciva proprio a fingere, la trovava una sceneggiata. Punto e basta.

« Se non vuoi un bel falò a cielo aperto... » replicò con un sorriso tirato. Era evidente che nemmeno lei sembrava particolarmente a suo agio.

« Sei la ragazza della festa, molto piacere io sono Rose! » trillò Rose voltandosi per tenderle la mano con un sorriso a trentadue denti. « Quella che faceva lo stregatto vero? »

THE WHALKER - Il Giglio ScarlattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora