Capitolo 30. Sete ⚜️

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Lily:

« Non è sicuro restare qui.» grugnì Blaine, cercando di guardarsi intorno, con un solo occhio non era semplice fiutare i pericoli, il sangue gli colava dalla fronte dritto sopra l'occhio tumefatto, ostacolandone la vista. Lily lo sorreggeva da un lato, visto che la sua gamba non sembrava messa per niente bene.

« Non mi pare di avere molte alternative.» rispose seccamente Lily, continuando a camminare imperterrita nella boscaglia. Contattare gli altri era impossibile, in quella zona in telefoni non prendevano e dei cacciatori non c'era nemmeno l'ombra.

Chi erano quelle persone? E perché avevano tentato di ucciderli? Lui aveva detto che cercavano lei, perché?

E che ne era stato di Eric? Nel tentativo di portare via Blaine l'aveva perso di vista.

Già, perché non c'era stato bisogno di scegliere. Erano state le sue gambe a muoversi da sole. Ma non si sentiva in colpa per averlo colpito, in cuor suo sperava solamente che avesse abbandonato l'idea di seguirla e che si fosse messo in salvo.

Blaine era dannatamente pesante e Lily non sapeva per quanto ancora avrebbe potuto reggere a quel ritmo. Camminava tra le sterpaglie facendo attenzione a non inciampare nelle infide radici che spuntavano dal terreno. La gamba destra che trascinava, stava sanguinando copiosamente e regalava per chi era sulle loro tracce una scia fin troppo semplice da seguire. Doveva pensare in fretta. Se li stavano cercando, ed era sicuramente così, li avrebbero trovati in fretta con tutte quelle tracce.

« Cambiamo strada.» propose allora lui, indicando con il mento la direzione, contraria alla loro direzione. « Seguiranno la scia del mio sangue, mentre noi invece andiamo da un'altra parte.» mormorò debolmente.

Era un'ottima idea, se non fosse stato che era stanchissima. Lily annuì e riprese il suo braccio intorno alle spalle, riprendendo la marcia in senso contrario, addentrandosi sempre di più nella foresta. Erano lontani chilometri dalla strada, e con la notte rischiavano di perdersi ancora più in lontananza. Dovevano trovare un luogo sicuro dove passare il resto della notte. Blaine non poteva restare a lungo in pieno sole, ma se quelle persone erano vampiri come lui probabilmente si sarebbero ritirati all'alba, quindi non avevano altra scelta.

Dopo circa mezz'ora individuò un anfratto seminascosto dagli arbusti. Era troppo piccolo perché fosse la tana di qualche animale pericoloso, ma abbastanza grande perché riuscissero a starci entrambi.

Si abbassò lasciando che Blaine si riuscisse a sistemare e poi entrò lei, accucciandosi di fronte a lui, intrecciando le loro gambe nel poco spazio disponibile.

Lily si accertò di coprire l'entrata con degli arbusti, rendendo per chi veniva da fuori quasi impossibile accorgersi della loro presenza. O così almeno sperava.

Era talmente buio che non riusciva quasi a vedere Blaine, a pochi centimetri da lei. Il suo respiro era pesante, e le ferite gravi. In genere guariva molto velocemente, l'aveva visto con i suoi occhi. Invece questa volta non sembravano affatto accennare al richiudersi. Anzi, il sangue continuava a scorrere copiosamente. Lily iniziava seriamente a preoccuparsi che potesse perdere i sensi da un momento all'altro.

« Chi erano quelle persone?» domandò senza lasciarlo prendere fiato.

« Perché non inizi con un 'grazie Blaine per avermi salvato la vita? » la rimbeccò con tono acido, seguito da una smorfia di dolore, e si portò la mano allo sterno.

« Non te l'ho chiesto io di fare l'eroe. » cercò di non farsi impietosire. E prese a frugare nella sua giacca alla ricerca di qualcosa di utile, tastò la sua pistola con un respiro di sollievo. « Allora?» insistette, con un velo di frustrazione nella voce. Avevano solo sei colpi nel caricatore e lei a stento sapeva togliere la sicura. Erano spacciati.

THE WHALKER - Il Giglio ScarlattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora