Capitolo 5. Arrogante ⚜️

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Lily cadde a terra rovinosamente e dalla violenza dell'impatto le mancò il respiro. Sì sentì tirare verso il prato, dove la luce dei lampioni non illuminava e il suo aggressore agli occhi di Lily era ridotto a un'ombra scura che troneggiava su di lei.

«Sta ferma!» ruggì la voce facendo per salirle sopra. Al buio non riusciva a vedere il viso, ma il ruggito inumano e lo scintillare di un paio di canini bianchissimi resero il tutto inequivocabile. No, non poteva succedere davvero a lei. Cercò di difendersi assestando un calcio e affondando nel ventre morbido del suo aggressore, che non parve sentire dolore. La sua forza era sovrumana, e Lily sapeva di non poter resistere ancora per molto al suo aggressore che avvicinava due zanne acuminate e scintillanti alla sua pelle.

Ma proprio quando credeva di star per morire, qualcosa afferrò quella creatura lanciandola lontano con un tonfo sordo.

«Stai bene?» domandò una voce che Lily all'inizio non riconobbe. Era quel ragazzo, Blaine. Lily batté le palpebre un paio di volte prima di riuscire a rendersi conto di cosa era appena successo. La stava guardando dall'alto con un sopracciglio inarcato, in un'espressione che era un misto tra la pietà e la disapprovazione.

«Credo di sì. » balbettò, tastando il proprio corpo come per capire se fosse ancora viva.

«Allora, pensi di alzarti o vuoi restare a dormire sul marciapiede?» domandò, un po' seccato a dire il vero.

Lily, senza nemmeno rendersene conto, allungò la mano credendo di averlo visto tendere la sua, come se volesse aiutarla. Ma con orrore si accorse che si stava accendendo una sigaretta. Però l'aveva notata, e sembrò sorridere sotto i baffi, di scherno.

Che razza di cafone! Pensò Lily e incespicando si alzò in piedi, un po' dolorante. I suoi occhi grigi non smettevano di seguirla, come se si aspettasse qualcosa.

«Blaine!» sentì chiamare da una certa distanza. Era la biondina che aveva visto al fianco di Daniel e Seth poco prima alla festa. «E' ferita?»

«Sta bene, sta bene. Piuttosto qualcuno si sta occupando di seguire quel tizio?»

«Seth e Daniel, ma non riusciamo a sentirlo.» disse al vampiro, che alzò la testa per odorare qualcosa.

«Nemmeno io.» asserì. «E' strano.»

«Devi portarla via prima che ritorni.» disse la ragazza scrutando con attenzione Lily, che dal canto suo si sentiva dannatamente inutile. Parlavano di lei come se nemmeno esistesse.

«E' riuscito a scappare quel bastardo.» era stato Eric a parlare. Era spuntato praticamente dal nulla. Li stava raggiungendo con qualcosa tra le mani, aveva tutta l'aria di essere una pistola. Lily sgranò gli occhi, incredula. Solo dopo aver fatto qualche altro passo nella loro direzione Eric parve accorgersi di Lily, parzialmente nascosta dalla spalla di Blaine.

«Oh mio Dio, è tutto okay?» accorse verso la ragazza, chinandosi anche lui alla sua altezza.

«Sta bene, mi sto stancando di continuare a ripeterlo.» biascicò il vampiro, «Perché non fai il tuo lavoro, piuttosto?» scoccò un'occhiata torva a Eric, che quello ricambiò con altrettanta ostilità.

«Vuoi una mano?» le aveva detto nel frattempo la bionda, che l'aveva affiancata. «Credo che ti si sia rotto un tacco.»

«Oh, accidenti.» borbottò Lily. Era un miracolo che non si fosse spezzata la caviglia. «Riesco a camminare, grazie.» perlomeno lei sembrava educata.

«E' quello che sto facendo.» nel frattempo Eric stava ringhiando contro l'altro con il pugno libero serrato, come se stesse frenando la voglia di dargli un cazzotto. Non poteva biasimarlo, anche a lei la sua strafottenza faceva prudere le mani.

THE WHALKER - Il Giglio ScarlattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora