~60

169 17 8
                                    

Qualcuno la prese reggendola da sotto le braccia e la poggiò delicatamente a terra. Corvina toccò il terreno e subito un forte dolore la colpì alla caviglia, facendola gemere. Allungò una mano verso il punto dolente e constatò che si era procurata una brutta slegatura. 

"Dannazione" poi come un fulmine a ciel sereno si ricordò che stava precipitando, e che non si era salvata da sola. 

Alzò lo sguardo sull'ombra che le oscurava il volto, e quando vide chi l'aveva allontanata dal crollo le venne un mezzo infarto. 

"Stella!" e nonostante il forte dolore si alzò in piedi avanzando verso l'amica, solo che il piede cedette e le atterrò addosso. Era lei, era davvero lei.

"Tranquilla, ti tengo io" Stella la strinse a sé, e le sue braccia si bagnarono delle lacrime di Corvina. Convinta di non rivederla mai più. 

"Ma come hai fatto? Tu... ti sei svegliata?" chiese guardandola finalmente negli occhi. Stella scosse la testa. 

"No. Ma il tuo incantesimo deve avermi connessa a te e bb, e poi sono finita qui. Ma anche se non posso svegliarmi riesco a sentire tutto, e sappiamo che le mura della torre sono molto sottili" disse passandole un oggetto che riconobbe come la collana con la Dalia nera. 

"Ma dove-" 

"Vi ho seguiti per tutto il tragitto ma non riuscivo a raggiungervi, questo posto ha fatto di tutto per tenermi lontana da voi. Ho trovato questa nell'ospedale abbandonato, ho pensato che l'avresti voluta indietro"

Corvina strinse la collana tra le dita, beandosi del freddo della catenina. Il gancio era rotto ma si poteva ancora riparare, ciò che contava era aver ritrovato il suo collegamento con l'esterno.

"Stella, dobbiamo trovare il modo di uscire da qui. La mente di Speedy sta cedendo, ma ti giuro che una volta fuori verrò a prenderti" si aggrappò alle spalle dell'amica per sentire ancora una volta il suo calore.

"Amica Corvina ti sbagli. La mente di Speedy stava cercando di cacciarvi non perché sta cedendo, ma perchè si sta svegliando. Speedy cercava inconsciamente di proteggervi. Se non esci prima che il cervello si riattivi rimarrai bloccata qui dentro, che forse è anche peggio di morire" le prese le mani aiutandola ad alzarsi, poi portò un suo braccio attorno alle sue spalle così che potesse camminare.

"So dove si trova l'uscita, se prosegui lungo la spiaggia vedrai una rientranza nell'oceano. Immergiti e nuota fino ad un buco sul fondale e riemergerai. Ma devi fare presto o l'acqua ti annegherà"

"Non me ne vado senza di te" disse stringendole forte la mano, ma Stella scosse la testa.

"No Corvina, io non sono davvero qui. La mia mente è al sicuro, appena Speedy si sveglia io tornerò nel mio corpo. A dormire" sospirò triste sull'ultima frase. Gli occhi appena aperti erano stanchi nonostante il forte coma.

"Troverò il modo di svegliarti. Te lo prometto" lasciò la presa sulle sue mani guardandola un ultima volta, poi si voltò zoppicando verso la spiaggia.

"Ah Corvina! Sono fiera di te, ce l'hai fatta con bb. Proprio come abbiamo sempre sperato!" la sua voce arrivò forte e chiara anche se distante. Era fiera di lei, e questo le bastava per darle la forza di continuare.

Accelerò quanto più riuscì verso la grande distesa d'acqua, dove il portale per tornare a casa la aspettava. Adesso il ricordo era tramutato e lei si trovava alla festa in spiaggia, la musica a palla e il buio della sera sempre più opprimente. Vedeva un bb divertito scambiare chiacchiere con Cyborg, avrebbe tanto voluto abbracciarlo, ma lui non poteva vederla. Ma il SUO bb la aspettava, ed era là a casa ad attendere che tornasse.

"Quanto tornerò ti darò un bacio vero bb, te lo giuro" finalmente i suoi piedi toccavano il mare e questo le bagnava le scarpe. Se le tolse, così come i pantaloni e il maglione, restando con solo l'intimo addosso. Almeno i suoi veri vestiti non sarebbero stati bagnati al suo ritorno. Camminò veloce verso il centro dell'oceano, allontanandosi sempre di più dalla riva. Ora l'acqua le arrivava alla vita. Prese un respiro profondo e si immerse, la collana stretta tra le dita. D'improvviso il silenzio. C'era una pace infinita là sotto. Il nulla le parlava, le diceva di fermarsi a prendere fiato. Ma non poteva. Non era reale. La realtà la stava aspettando a casa. Così nuotò. Nuotò piano e nuotò veloce. Muoveva le gambe e le braccia per darsi la spinta, andando sempre più in profondità. Adesso l'acqua era gelida ma a lei non importava. E poi lo vide. Un buco sul fondale grande appena per una persona, ma lei era snella quindi ci poteva passare. Una forte luce blu dall'altra parte emetteva dei suoni. Le voci dei suoi amici. Con un ultimo sforzo si aggrappò al fondo del mare, infilando prima un braccio nel portale e poi il resto del corpo. Finchè una luce bianca la accecò.

E Mi Fai Impazzire~BbraeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora