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Il tetto della torre era freddo e deserto. Il suono dei clacson delle auto in lontananza era attutito dal forte vento. I gradi si erano abbassati e il freddo lo potevi sentire fin sotto pelle.

Eppure nel frastornato silenzio della notte due voci spaccavano l'aria. Un alternarsi di risate e schiocchi di baci sinceri.

Bb e Corvina avevano bisogno di stare un pò da soli, e il tetto era il luogo meno pubblico della torre. Soprattutto dopo l'incidente di Speedy. Correvano da una parte all'altra come due bambini, e ogni volta che uno raggiungeva l'altra le loro labbra si univano in un dolce scambio di effusioni.

Bb trascinò Corvina fino al bordo del tetto e lì si sedettero con le gambe penzoloni. Sopra il vuoto.

"Sai, quando eri bloccata nella mente di Speedy io stavo impazzendo. Eri da sola e non potevo aiutarti, mi sono sentito così inutile" teneva le mani in grembo strette a pugno.

"Sei stato più utile di quanto pensi. Cosa credevi che facessi nei momenti peggiori? Pensavo a te"

Bb sollevò la testa incredulo.

"Pensavi a me?"

Davvero gli risultava così difficile credere che qualcuno lo voglia accanto a sè nel momento del bisogno? Questo rattristò un pò Corvina.

"Sentivo il calore delle tue mani"

"Sì, è perchè te le stavo tenendo. Non so cosa pensavo di fare, è stato stupido" si grattò la testa in imbarazzo.

"No invece. È stato dolce" ribattè lei posandogli una mano sul ginocchio.

"Bb tu sei stato incredibile. Mi hai aiutato come nessuno avrebbe fatto. È per questo che ho scelto te, per questo ti volevo al mio fianco... perchè ti amo"

Bb sorrise un pò commosso dalle parole di Corvina e tra i due calò un modesto silenzio. Non uno di quei silenzi imbarazzanti e carichi di tensione, uno di quelli dove hai il tempo di respirare. Respirare ed elaborare i pensieri.

"Quando hai capito di amarmi?" le chiese curioso, tirandosi indietro con il busto e caricando il peso del corpo sui polsi dietro la schiena.

"Penso di averlo sempre saputo, ma quando ho avuto il terrore di perderti ho capito che non volevo lasciarti andare. Che avevo bisogno di te, non per sopravvivere ma per vivere. Sei stato tu ad avermi salvata per tutto questo tempo" disse portando le gambe al petto, cingendo le ginocchia con entrambe le braccia.

Corvina guardava dritta verso le luci lontane che illuminavano Jump City. Ma bb guardava lei, e i suoi lineamenti marcati dalla luce della Luna. Dal suo flebile raggio.

"Non credo di averti mai sentita parlare così tanto" rise tra sè.

"Screanzato. Devi sempre rovinare i bei momenti" si girò dandogli le spalle con un finto broncio. Da quando si comportava come una bambina?

"Ah e quindi questo sarebbe un bel momento?" la prese in giro.

"Non meriti di sentirlo dopo questo, ma stare con te è sempre un bel momento" sussurrò cercando di non farsi sentire anche se sapeva essere impossibile.

A quel punto bb si alzò in ginocchio.

"Rae dammi le mani"

Lei gliele porse senza capire cosa volesse fare. Bb le strinse tra le sue, entrambi erano coperti di tagli e ferite. Colpa di quei dannati corvi. Ma non importava. Non importava più niente ormai, nulla che non fossero loro due insieme.

"Corvina, ne abbiamo passate tante insieme. All'inizio nessuno dei due sopportava l'altro, siamo sinceri. Io ti trovavo cupa e noiosa e tu... qualsiasi insulto andrà bene. Ma poi è successo qualcosa. È nata una strana e disfunzionale amicizia, che col tempo è diventata sempre più forte e solida. Poi io mi sono innamorato. Di te. Della persona che sei, delle cose che fai, dei tuoi occhi, il tuo corpo, i vestiti. Tutto. E tu, non si sa secondo quale assurda logica, mi hai ricambiato. Per cui, Rachel Roth vuoi farmi l'onore di essere la mia ragazza ufficiale?" era in ginocchio di fronte a lei, gli occhi speranzosi e un sorriso teso sulle labbra. Aveva le rughe agli occhi per quanto erano spalancati.

E Mi Fai Impazzire~BbraeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora