XLII

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amber's pov
mi svegliai ancora con la testa dolorante e i muscoli tesi.
per rendere la situazione migliore, almeno c'erano le braccia di tom che mi avvolgevano i fianchi. era addormentato e quindi iniziai a farli dei grattini sui suoi dread, che da slegati erano ancora più belli.
dopo qualche minuto si svegliò, sorridendomi immediatamente, mostrando i suoi denti.
«stai meglio?» chiese subito lui, con voce roca.
«sì. grazie ancora per ieri.» non smettevo di ringraziarlo, e non sapevo nemmeno il perché.
lui si alzò e mi tolse la mano dai suoi capelli.
poi mi tirò su il mento, così che io potessi fissarlo dritto negli occhi.
«signorina, non voglio più sentirti dire "grazie" per quella cosa. ho fatto solo che quello che dovevo. sei mia, come potevo lasciarti in quella situazione?!» mi sgridò gentilmente, per poi baciarmi.
«lo so... solo che pensavo non ci fossero più speranze» mormorai, per poco non uscirono altre lacrime.
«lasciamo stare quello che é successo. ora basta, non voglio vederti triste. ti devo dire una cosa» m disse, chiudendo infine l'argomento "logan e la sua pazza compare".
io ero curiosa, quindi annuii con la testa, pronta a sentirlo.
«io e la band siamo andati a parlare con una tipa. praticamente faremo concerti con la sua compagnia, lei sponsorizza noi e noi le diamo dei ricavati delle esibizioni.» spiegò lui.
«ha detto tipo che inizieremo fra poco. comunque sono solo in germania. ha detto che se va tutto bene, poi ci possiamo espandere in europa. secondo me non é male.» mi raccontò serio.
io non sapevo bene che dire, ero molto contenta per loro. ma il mio linguaggio d'amore era il contatto fisico con lui. quindi lo baciai semplicemente in bocca.
parlammo un altro po' e infine ci alzammo entrambi per prepararci per la giornata.
dovevamo andare a scuola, ma decidemmo di saltare, dato che io ero in condizioni alquanto discutibili. dopo esserci vestiti e lavati, mi aiutò a medicare le ferite.
«no, ma io veramente faccio tutto. sono un chitarrista, un medico, un fidanzato perfetto, cioè sono modestamente il migliore.» si vantò come al suo solito, mentre mi cambiava la fascia al braccio.

tom's pov
provavo a comportarmi normalmente con lei, ma avevo dei terribili sensi di colpa addosso.
io, sì, la amavo. anche troppo.
ma ormai sono convinto che il nostro fidanzamento stia creando solo problemi.
dovevano essere solo ragazzine che insultano e parlano male di noi.
ma semplicemente non riuscivo a rimuovere dalla testa l'immagine del giorno prima.
mentre la medicavo, avevo il cuore spezzato.
non sapevo più se ero veramente il ragazzo perfetto per lei o solo... un pericolo.
e, non lo nego: penso sia meglio per entrambi finirla con questa storia d'amore.
dal primo giorno che ci siamo conosciuti ho soltanto creati caos nella sua vita già fin troppo scompigliata.
e anche se io non la volevo lasciare andare, mi sentivo oramai costretto.
senza di me, non starà più male.
«no, tom. che pensiero assurdo!» disse una vocina dentro di me.
«creo solo casini.» mormorò un'altra.
«se la lasci, soffrirà ancora di più.»
«ma sarà solo un dolore momentaneo!» ecco, due opinioni contrastanti all'interno della stessa persona.
forse dovevo solo pensarci meglio, magari chiedere a mio fratello. bill sapeva sempre darmi i consigli migliori.
«tom, posso indossare questa tua maglia?» mi chiese, indicando una delle tante t-shirt.
annuii, ancora assorto nei miei pensieri.
accesi anche il mio telefono, per poi entrare su twitter e controllare i commenti.
qualche giorno prima, avevo pubblicato una foto con amber.

iniziai a leggere molti dei commenti, la maggior parte per fortuna positivi

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iniziai a leggere molti dei commenti, la maggior parte per fortuna positivi.
risposi e notai anche le persone che insultavano.
sospirai, afflitto, dal vedere che questi ultimi fossero per lo più diretti a bambi.
"una puttana sicuro lol"
"già si sa come andrà a finire"
"che troiaaaa"
e quant'altro.
questo rendeva i miei pensieri di prima più potenti.
lei doveva essere odiata, solo perché c'ero io in mezzo. lei, che di problemi ne aveva già tanti, avrebbe dovuto pure sorbirsi un ragazzo come me?
come avrei mai potuto dirglielo?
«tom, perché non mi parli più?» mi domandò lei, guardandomi perplessa.
«niente. vuoi fare un giro?» risposi, cercando di evitare di spiegargli il tutto.
lei rifiutò.
«no, tranquillo. chissà cosa penseranno le tue fan se mi vedono in queste condizioni. alcune potrebbero arrivare a conclusioni strane.» sì, aveva ragione.
passammo l'intero pomeriggio a pomiciare e a guardare film.
fu magnifico, e smisi di pensare a tutto.
quando ero con lei, stavo sempre bene. la sua presenza mi rilassava.
anche lei, dopo ormai qualche settimana di relazione, era riuscita a sciogliersi in mia compagnia. ovviamente ci stuzzicavamo e prendevamo in giro, come sempre. era parte di noi.
«quale vuoi? fondente o classico?» dissi, mostrandole due barrette di cioccolato.
«fondente.» provò a prenderlo dalla mia mano, ma io la evitai.
poi mi alzai in piedi, e lei continuò a provare ad afferrare la sua barretta.
«coglione dammela» gridò lei, alzandosi come me.
unico problema suo, ero molto più alto di lei.
io ovviamente procedevo a prenderla in giro.
«dai oh.» si arrabbiò, buttandosi infastidita sul divano, mettendo le braccia incrociate.
io scoppiai a ridere e mi lanciai su di lei, riempiendola di baci.
«quindi volevi quella classica?» la provocai.
lei però era quel tipo di ragazza che capiva gli scherzi, quindi, anche se faceva la finta offesa, alla fine iniziò a ridere con me.
ovviamente poi mi insultò. amavo questa cosa di lei. potevo essere me stesso.
alla fine, aprii il pacchetto e spezzettai la barretta, per poi dargliela.
«che gentiluomo, ti taglio pure il cioccolato.»
«certo, schiavo» scherzò.
mentre mangiava, io la guardavo incantato.
«sai che sei figa?» dissi con spensieratezza io.
«con l'occhio nero?» sghignazzò lei.
«stai meglio senza, ma rimani bella lo stesso.» ammisi io, rubandole un quadratino.
lasciare amber? che cazzo di idea mi era saltata in mente...
«ti amo sai?» disse lei, ridendo subito dopo.
«io ti sposerei anche ora se potessi» risposi, facendo spallucce e continuando a guardare la tv.
iniziammo entrambi a ridere. anche se io ero serio.
«ho bisogno di fumare» esclamò completamente fuori contesto e provando a tirarsi su dal divano.
«no, tu non tocchi sigarette se no mi arrabbio.» la sgridai io, bloccandola e facendola sedere su di me a cavalcioni.
«ma é da tanto che-» polemizzò lei, non le feci finire la frase che mi buttai sulle sue labbra.
metodo infallibile per distrarla, inventato dal sottoscritto.
ci staccammo in poco tempo, e lei stava già per parlare di nuovo.
«solo un-» e anche stavolta la baciai, solo aggiungendo la lingua.
«sei odioso.» si levò per un attimo. la guardai maliziosamente e lei non resistette a limonarmi di nuovo.
volevo lasciarla, perché pensavo che le avrei fatto solo del bene, ma mi stavo accorgendo che ormai parte di quel "bene" glielo donavo già io...

spazio autrice
incasinati fr questi due, però sono bellissimi insieme e si completano perfettamente 😫🫶🏼🫶🏼
ovviamente tom ama amber, ma é solo impaurito che lui possa essere di intralcio alla vita di bambi, e che non la stia migliorando. (pov: amber senza tom sarebbe persa HAHAH)
avviso: ho visto tanti commenti che mi chiedevano se ci sarà una terza storia, vi rispondo dicendovi che molto probabilmente non ci sarà.
non é deciso al 100%, ma diciamo quasi...
comunque ci penserò ancora un pochino💞
a domani col prossimo capitolo cuori🫶🏼💘

incasinati - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora