PROLOGO

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Londra

Entro in un vecchio negozio di dischi in vinile con passo sicuro e disinteressato quando la voce di una giovane ragazza castana dal viso pulito mi informa "Chiudiamo tra poco"

Le sorrido cortesemente "Non starò molto" rispondo mentre inizio ad aggirarmi tra le corsie dando un'occhiata qua e là.

La mia lunga coda nera corvino mi lascia il viso scoperto, una frangia mi copre la fronte e i miei occhi verde scuro perlustrano l'intera stanza.
Sento il rumore dei miei anfibi sopra al parquet ad ogni passo che faccio.

"Cerca qualcosa in particolare?" Mi chiede gentilmente.

Annuisco mentre ne prendo uno "Qualcosa di.. raro" alzo lo sguardo su di lei.

Una semplice commessa, ma solo apparentemente, perché lei è il mio contatto con la base operativa.

Sembra pensarci su prima di proporre "Lasci che indovini.. classica?" Non mi ha mai vista, nessuno conosce le nostre identità, parliamo in codice per riconoscerci.

"Jazz" rispondo riponendo il disco e continuando a camminare. Il lungo cappotto nero sfiora il pavimento.

"Sassofono?" Propone.

"Coltrane" controbatto sicura.

"Piano?" Chiede.

"Monk" rispondo senza esitare.

Lei allora mi dice "Shadow Wilson al basso"

Sorrido compiaciuta "Shadow Wilson era un batterista"

"E perché lo chiamavano Shadow?" Domanda.

Mi fermo davanti a lei "Perché aveva un tocco leggero"

Segue un attimo di silenzio prima che mi rivolga un sorriso complice "È fortunata.. ho una prima stampa" tira fuori il disco da uno scompartimento segreto dietro ad una parete e me lo porge.

Lo afferro e mi dirigo verso la stanza con il giradischi ma, prima di entrare, lei mi chiede "È davvero lei? Ho sentito storie.." mi volto per guardarla "..non saranno tutte vere.." nei suoi occhi vedo quanto è affascinata da ciò che rappresento, dal mio nome, dalla mia fama.

Sorrido, la ringrazio per il complimento e non aggiungo altro.

Entro in cabina con le pareti di vetro trasparente e mi siedo sullo scomodo sgabello. Inserisco il disco e parte una voce registrata..

"Buonasera, Agente Zahir. Le armi da lei recuperate in Bielorussia contenevano gas nervino in grado di devastare una grande città"

Il disco proietta una luce verdastra dalla quale intravedo delle immagini.

"I cadaveri dell'equipaggio sono stati trovati a meno di 24 ore dal loro atterraggio a Damasco. Sono stati identificati come separatisti ceceni di basso livello che non avevano né l'accesso né i mezzi per comprare le armi che trasportavano"

I volti di quei traditori mi si palesano davanti agli occhi, uno dopo l'altro..

"Questo confermerebbe il suo sospetto che un'organizzazione ombra sta fomentando una rivoluzione permettendo atti di terrorismo in nazioni vicine agli interessi occidentali"

Sono mesi che indago su questa storia ma non ho trovato mai alcuna prova.. fino ad ora..

"L'IMF sospetta che si tratti della stessa organizzazione ombra che state inseguendo da un anno anche conosciuta con il nome di Sindacato"

Finalmente siamo ad un punto di svolta..

"L'IMF aveva ragione. Normalmente lei e i suoi uomini sarete incaricati di infiltrarvi e neutralizzare questa rete terroristica ma abbiamo compiuto misure per evitare che ciò avvenga.."

Sullo schermo compare la mia faccia e capisco subito che si tratta di una trappola..

"..perché noi siamo il Sindacato, Agente Zahir, e ora sappiamo chi siete voi. La sua missione, se deciderà di accettarla, è affrontare il suo destino. Ci segua e verrà catturata, ci resista e verrà uccisa. E il suo amato Segretario negherà di essere al corrente delle sue azioni. Buona fortuna, Agente Zahir, questo messaggio si autodistruggerà entro cinque secondi"

Dalla parete inizia ad uscire fumo bianco, un narcotico potentissimo, che inizia a riempire la cabina.

Mi volto per vedere l'esterno e vedo la ragazza tenuta sotto tiro da un uomo con un cappotto nero.

Il suo volto mi è totalmente nuovo.
I suoi occhi sono gialli come quelli di un serpente, i capelli corti e la postura imponente ricordano un militare, occhiali da vista pinzati sul naso appuntito.

Ci guardiamo in faccia ma, prima che possa dire qualunque cosa, lui preme il grilletto senza batter ciglio contro la tempia della ragazza che crolla a terra.

La uccide proprio davanti a me.

Cerco di aprire la porta ma è bloccata così picchio contro il vetro con tutta la  forza di cui dispongo.
Tiro pugni, spallate, calci.
Una.. due.. dieci volte.. ma non si rompe.

Intanto la cabina si riempie di gas narcotico ma non smetto di colpire il vetro che nemmeno si vena nonostante ci metto tutta la mia forza.

Lotto finché non cedo, cadendo a terra svenuta.

Questo.. è solo l'inizio.

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Si parte per un altro viaggio..
Buona lettura❤️

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