BELIEVER

CAPITOLO 1

Nel frattempo..
Washington DC

Saray.

Tamburello ripetutamente le dita sopra la scrivania mentre assisto a questo bagno di sangue, il mio, davanti al comitato più influente della nazione.

Il direttore della CIA Alan Hunley mi ha letteralmente messa alla gogna e ora devo testimoniare davanti a un comitato del Senato riguardo le ultime operazioni dell'IMF.

Al momento siamo senza un segretario in carica, e pare che i nostri metodi impropri e spesso distruttivi non siano più di gradimento.

Alan continua a sparare a zero su di noi, in piedi eretto alla mia destra, dichiara apertamente la sua disapprovazione verso la mia agenzia "Presidente, la mia disavventura con l'IMF risale ai primi giorni alla CIA quando loro si sono insinuati per rubare una lista di agenti sotto copertura e ora più recente una testata nucleare russa?"

"Disarmata dall'IMF" rammento quasi annoiata seduta sulla mia sedia in legno alquanto scomoda.

"Una testata russa agganciata al Transamerica Pyramid prima di finire nella Baia di San Francisco!" Aggiunge inorridito.

"..Salvando l'Occidente" ricordo a bassa voce ma non tanto bassa da impedire al comitato di sentirmi.

"Questo per colpa di Agenti dell'IMF che hanno spontaneamente fornito i codici di lancio a un noto terrorista" mi mordo la lingua, ammetto che Zulema ha rischiato grosso, lui si volta e punta lo sguardo arrogante contro il mio "Ho ragione o no, Agente Vargas?"

Con tono annoiato dico "Non posso confermare o negare i dettagli di alcuna operazione senza l'autorizzazione del Segretario"

Lui ignora la mia risposta e fa comparire su uno schermo posto lateralmente alla sala le ultime immagini "La scorsa settimana questa organizzazione si è infiltrata nel Cremlino.." alzo gli occhi al cielo sapendo già cosa vedremo "..ecco il Cremlino prima" un imponente edificio "..ed ecco il Cremlino dopo" del quale non è rimasto più granché dopo che Zulema è intervenuta. Ma almeno abbiamo sventato l'attacco.

Ribadisco "Non posso confermare o negare i dettagli di alcuna operazione senza l'autorizzazione del Segretario"

Lui mi fulmina all'istante "Sì.. lo sappiamo, Agente Vargas, quindi in pratica non può dirci nulla fino alla nomina di un nuovo Segretario!"

Faccio spallucce "Non faccio io le regole, Agente Hunley"

Alan si rivolge al comitato "Presidente, la cosiddetta Impossible Mission Force non è solo pericolosa, è antiquata ed è il retaggio di un'epoca senza trasparenza né supervisione. È arrivata il momento di sciogliere l'IMF e di trasferire tutte le risorse recuperabili alla CIA!"

Mi alzo in piedi, ho sentito abbastanza stupidaggini in un giorno solo "Presidente, l'IMF ha operato senza controllo per più di 40 anni" mi abbottono la giacca da ufficio mentre cerco di trovare le parole giuste "Usa metodi non ortodossi? Sì. I risultati non sono sempre perfetti? Ammettiamolo" sono convinta di ciò che dico perché credo in questa organizzazione "Ma senza l'IMF.."

Alan mi interrompe "Ci sarebbero ordine e stabilità!"

Stiamo per litigare davanti al comitato quando il Presidente richiama l'ordine "Agenti! Basta così!" Cala il silenzio mentre il Presidente si pronuncia "Questa commissione riconosce che l'IMF ha contribuito alla sicurezza mondiale ma gli eventi riportati dal Direttore della CIA, Hunley, evidenziano un comportamento pericolosamente arbitrario e un totale disprezzo per il protocollo" sapevo che saremmo arrivati a questo punto prima o poi "Se devo dire, i vostri metodi non ortodossi non sono altro che frutto del caso" questi parlano senza sapere com'è il mondo là fuori "E i risultati, perfetti o meno, ricordano molto la fortuna" Zulema è un cane sciolto, non riusciranno mai a donarla come chiedono. Nessuno degli agenti dell' IMF sono addestrati per seguire il protocollo alla lettera, ma è proprio questo che li rende così speciali "Sia il caso che oggi la fortuna volti le spalle all'IMF"