CAPITOLO 35

136 14 51
                                    

La mattina seguente..
Zulema

Quando mi sveglio e allungo il braccio nella sua direzione sento solo il vuoto, uno spazio enorme che suggerisce che non è qui accanto a me.

Mi alzo, raccolgo la mia maglietta e la indosso, sento il suo profumo sulla mia pelle e le tracce del suo passaggio ovunque sul mio corpo.

Seguo il profumo di caffè appena preparato e la trovo in cucina, immersa nella lettura della giornale di oggi.

Sfortunatamente per me, completamente vestita.

La abbraccio da dietro "Cosa dicono le notizie oggi?"

Non la vedo ma sento che sta sorridendo "Come sempre: Nulla di buono.." si rigira tra le mie braccia e lega le sue sulle mie spalle "Buongiorno.."

"Buongiorno Bionda" le sussurro sulle labbra prima di baciarla sul serio, non voglio privarci di questi ricordi.

"Sei ancora mezza nuda.." mi fa notare divertita.

"Pensa che mi stavo per lamentare perché sei troppo vestita.." rispondo io a tono, sto davvero resistendo a toglierle questa camicetta che le sta fin troppo stretta.

"Attenta, Zahir, o vedrò le tue reali intenzioni.. che cozzano con gli obiettivi del tuo governo.." mi fa notare prendendomi in giro.

La bacio fino a strapparle il sorriso "Credevo che ti avessi già ampiamente spiegato quali sono le mie reali intenzioni.." sussurro sulle sue labbra "..perché ci abbiamo messo così tanto?" Chiedo sinceramente.

Scuote la testa "Solo perché sappiamo che avrebbe fatto più male separarci dopo.." lei è quella più razionale.

Appoggio la fronte contro la sua "Quello che ti ho detto ieri.."

"Lasciami credere che non fosse reale, Zulema" quasi mi supplica in questa richiesta.

"Riesci a credere a questa bugia?" Domando guardandola negli occhi.

"Onestamente.. la trovo più bella della verità: provi qualcosa e mi lasci andare via comunque.. chi lo farebbe?" Mi chiede lei.

"Qualcuno che ha già rovinato la vita di un'altra persona" rispondo sinceramente.

"Io non sono Helena Martín" scivola via, o vorrebbe farlo, glielo impedisco e lei me lo lascia fare senza opporsi "Che cosa vuoi?"

Te..

"Intanto che questa missione vada bene" dichiaro preoccupata ed evito così anche il discorso "..se sei ancora dell'idea di partecipare, hai un volo tra mezz'ora per Sidney"

"Ah ma quindi ho possibilità di scelta?!" Ironizza. A questo punto lei scivola davvero via dalla mi presa e questa volta glielo concedo "È tutto pronto?" Mi domanda.

"Quasi.." rispondo mentre la osservo allontanarsi emotivamente da me per proteggersi.

"Cosa manca?" Chiede ancora, il tono calmo e l'espressione concentrata sono soltanto una maschera di ciò che nascondiamo davvero.

Tiro fuori dalla mia sacca una scatoletta di metallo dalla quale estraggo una siringa "Questo chip non è rilevabile in alcun modo.."

"Odio gli aghi" controbatte seria.

"Non ti farò andare alla cieca" rispondo altrettanto seriamente "..te lo inietto nella caviglia.. non farà male"

Alza gli occhi al cielo e sbuffa mentre si siede sulla sedia "Fallo e basta"

Mi inginocchio ai suoi piedi, le sfilo una scarpa e le mie mani percorrono la sua gamba mentre alzo il bordo dei pantaloni per scoprirle la caviglia.

Lo faccio senza smettere di guardarla negli occhi "Trasmette il luogo in cui ti trovi attraverso un satellite che può essere captato solo dal mio computer.." la informo prima di iniettarle il chip sottopelle "Così possiamo rintracciare la tua esatta posizione ovunque nel mondo con precisione millimetrica" so perfettamente che le farò male quindi avvicino il viso al suo, sfiorando le nostre labbra, quando glielo inietto lei geme appena ma è talmente distratta da non essersi accorta di nulla.

BELIEVERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora