BELIEVER

CAPITOLO 4

Zulema

Sono già all'interno dell'edificio al piano superiore.

Lo riconosco non appena lo vedo dalla finestra, scendere dalla sua auto, scortato dai suoi gorilla addestrati, tenendo sotto braccio la moglie facoltosa.

Kabila scatta subito in allerta.

"Ho ragione a ritenere che quello sia il Cancelliere d'Austria?"

"Sì, è lui" confermo.

"E sapevi che sarebbe stato qui?"

"No" rispondo in totale onestà.

"Quindi arriva un capo di stato europeo nel momento in cui cerchiamo un sanguinario terrorista.. ma sono sicura che le sue cose non siano affatto collegate.."

Riccia è un'analista.
È molto brava in quello che fa.
Ma non sa proprio gestire l'ansia sul campo, tanto che inizia a parlare a vanvera "Riccia.."

"Intanto tralascerò il fatto che sei una latitante internazionale, ricercata dalla CIA, e che questa missione non autorizzata equivale a un tradimento.."

"Riccia.." la richiamo ma sembra proprio partire per la tangente.

"Perché, come dicevi prima, lunedì sarò alla mia scrivania a giocare ai videogame e nessuno saprà niente"

Mi affaccio e la vedo salire le scale con un completo elegante a due pezzi "Lo spettacolo inizia, Riccia, vai in posizione e dimmi cosa vedi" le ordino senza girarci troppo intorno  "Bel completo, complimenti"

"Grazie"

La gente inizia a prendere posto in sala liberando i corridoi ma la mia attenzione è catturata da una figura in lontananza.

Una bionda sale elegantemente le scale davanti a me in un vestito nero lungo scollato da uno spacco laterale che farebbe girare la testa a chiunque.

Solo una volta ho visto una tale sensualità naturale nei movimenti ne sono certa.

È Lei.

Sono sicura che non mi ha vista, perché mi dà la schiena ed io sono nel lato opposto dell'edificio.

Ma che ci fai qui?

Riccia si sta lamentando in auricolare..

"Arruolati nell'IMF, vedrai il mondo!  Sì, su un monitor, in uno sgabuzzino!"

Sorrido divertita mentre scuoto leggermente la testa.

"Ok.. ho occhi e sto cercando"

"Riferisci, Riccia" ordino uscendo in sala mentre lascio perdere la bionda ed entro in sala per cercare con lo sguardo il mio obiettivo.

"Ancora niente, aspetta.."

"Lo so che sei qui.. dove sei?" Domando tra me e me mentre continuo a cercare il suo volto tra las folla. Lui dev'essere qui.

"Zule, forse ho qualcosa per te, ma non posso confermare"

Scatto sull'attenti "Dove?"

"Backstage, ti guido io"

Esco in corridoio e seguo le sue indicazioni alla lettera.

"La porta a sinistra, dovresti trovartelo di fronte"

Spalanco la porta e lo vedo girare l'angolo, mi affretto a inseguirlo.

Il dietro le quinte di un teatro di questa portata è immenso e ci si può perdere facilmente, cerco di stare al passo ma è un complicato nodo di scale e porte.