BELIEVER

CAPITOLO 36

Zulema

"Quando cerchi un eroe, bisogna partire dalla cosa di cui ogni eroe ha bisogno: un cattivo. Per questo, cercando il nostro eroe Bellerofonte, abbiamo creato un mostro: Chimera.."

La registrazione viene fermata con un click "Nekhorvich era un biologo molecolare.." pensa Saray ad alta voce prima di chiedermi "..Perché tira in ballo un antico mito greco?"

Osservo il volto dell'anziano scienziato con le braccia incrociate al petto e le gambe leggermente divaricare in una posizione salda e sicura "Nekhorvich studiava la combinazione delle molecole del DNA.." conosco molto bene le capacità di quell'uomo "Secondo il mito, Bellerofonte era il principe che uccise Chimera, un mostro con la testa di leone e la coda di serpente, che infestava il mondo antico" ma soprattutto conosco la passione che aveva di fare paragoni con la mitologia "Credo che Nekhorvich abbia creato un virus mostro chiamato Chimera e un antivirus per neutralizzarlo, Bellerofonte"

"Così semplice eh?" Domanda Riccia.

Alzo le spalle, ne sono praticamente quasi certa "Perché no?!"

Macarena

Quando mi sveglio sono ancora nuda sotto le lenzuola bianche e, fortunatamente, sola.

Ho tutto impresso nella testa come un gigantesco e terrificante incubo ma purtroppo reale.

Sono andata a letto con lui.

Anche se so che Zulema capirà, io non riesco completamente ad accettare questo fatto perché il mio cuore lo registra come un tradimento.

Mi sento sporca, schifata, inorridita, disgustata.

Ma so che lui ne è uscito soddisfatto e la mia copertura è salva, per ora.

E, finché sarà necessario, dovrò farmi andare bene l'idea che ogni volta che lui busserà alla mia porta per una cosa, io dovrò semplicemente dargliela.

Mi alzo, avvolgendo il corpo nel lenzuolo, diretta al bagno per una doccia quando sento la voce di Hierro al di là della parete sottile in cartongesso.

"Perché credi che sia venuta qui?" Domanda uno dei suoi, uno che conosco da anni perché è il suo più fidato braccio destro: Hugh.

"Dal mio punto di vista o dal suo?" Chiede Hierro a sua volta.

"..Allora diciamo che non sbavava per te quanto ti ha lasciato, perciò mi sto chiedendo se ti fidi di lei" gli fa notare e onestamente non mi sento di dargli torto.

"Il suo tempismo dà da pensare, certo" ragiona a voce alta Hierro "..Farsi ricercare una settimana dopo l'incidente aereo. Indicativo, perfino sospetto, ma non conclusivo"

"Ci hai riflettuto anche tu allora.." risponde Hugh.

"Dimmi, Hugh, tu non pendi di certo dalle labbra di Macarena, giusto?" Las domanda ha un tono che non mi piace, quasi sadico.

Sento il rumore di una colluttazione senza riuscire a vedere niente "Antonio.. Antonio.. ti prego" lo supplica spaventato.

"Supponiamo che sia una specie di cavallo di Troia mandato dall'IMF per spiarci.. perché dovrei negarmi il piacere di cavalcarlo un paio di volte?" Domanda Hierro arrogante.

Una sensazione di disgusto mi fa venire la nausea.

E poi un rumore metallico di un tagliasigari, seguito da un urlo di dolore "Ahh! Il mio dito!"

Ho la sensazione che gli abbia appena portato via un pezzo di dito solo per punizione e divertimento.

Avrò modo di verificarlo la prima volta che li rivedrò, ma l'idea non mi stupisce affatto.