BELIEVER

CAPITOLO 20

Zulema

Io e Walker, seguiamo la vedova e duo fratello Zola all'interno della gigantesca villa controllata dai loro uomini. Il lusso che traspare in ogni angolo di ogni stanza intimorirebbe  chiunque abbia vissuto in una casa di dimensioni modeste.
Entriamo nel loro studio.
Una gigantesca libreria occupa le tre pareti, la scrivania in legno massiccio e una sedia dietro che assomiglia molto di più ad un trono. Ironico e giusto al tempo stesso dal momento che hanno costruito un vero e proprio impero.

Lei inizia a parlare "Il governo francese ha ricevuto l'asset a mezzogiorno. La consegna avverrà per via aerea al ministero delle finanze domattina alle 8" Zola apre una cartina stradale di Parigi sulla scrivania e lei mi indica la strada "Un convoglio di auto corazzate della polizia sotto scorta seguirà questo percorso, superato il ponte, noi creeremo la deviazione in questo incrocio. Qui" il dito si appoggia su un sottopassaggio accanto al fiume "Il convoglio prenderà automaticamente questo percorso alternativo fino a qui.. dove estrarremo l'asset"

Corrugo la fronte, sono totalmente confusa e non sono neanche tanto sicura di seguire il discorso "Estrarrete l'asset?" Chiedo facendole eco, lo sguardo mi cade sulle fotografie, ne sposto una e sotto scopro "L'asset" niente meno che Solomon Lane.

Lei continua a spiegarmi "Abbiamo pagato una bella cifra per questa informazione. Ci hanno dato tutto meno il suo nome.. non è che per caso che lo conosci?"

"Si chiama Solomon Lane" rispondo sicura "Agente speciale del Regno Unito, ora anarchico" se lo vogliono liberare è chiaro che abbiamo un grosso problema "Usando operativi occulti ha creato una rete terroristica chiamata il Sindacato. Sabotaggi, attentati, uccisioni di massa.."

Lei sorride quasi incantata dal racconto "L'orrore assoluto"

Dopo la cattura, non ne ho più avuto notizie. È Walker che aggiunge le informazioni mancanti "Fu catturato da agenti americani due anni fa e da allora ha passato da un interrogatorio a un altro.. passando anche da un governo ad un altro.. per rispondere dei suoi crimini"

Non avevo considerato l'ipotesi che lo volessero liberare, devo avere un piano entro domani mattina alle 8.

Mentre penso a questo, lei mi studia con lo sguardo "Che c'è che non ti piace, Lark?"

"Evidentemente non sono stata chiara.. se sono a Parigi è per il plutonio" ringhio quasi infastidita.

Lei non si scompone nemmeno e con un'ingenuità disarmante ben studiata mi dice "Ma deve esserci un malinteso.. io sono solo una broker: medio tra chi compra e chi vende" la fa semplice, in realtà è una terrorista "Al venditore non interessa il denaro.. quindi se vuoi il plutonio.."

"..Estrai Lane e fai uno scambio" dico io al posto suo. Tutto chiaro.

Lei mi sorride e mi scambia un'occhiata folgorante "Esatto"

Io però sono scettica "Come so che il venditore ha ciò che voglio?"

Mi viene portata una valigetta, viene aperta davanti ai miei occhi e compare una delle tre sfere di plutonio "Un acconto in buona fede" spiega lei "Un corriere ne consegnerà altre due entro 48 ore, in cambio di lui" indica la fotografia di Lane.

La situazione è chiara.
Ciò che non lo è, è come uscirne.

Non posso impedire di procedere con il piano, se vogliamo quelle due sfere tra dieci ore ci sarà un attentato a Parigi dove recupereremo Lane "D'accordo.. che succede dopo la deviazione?"

Dieci ore dopo..
Macarena

Il convoglio parte dall'aereoporto nel momento in cui Lane atterra con l'elicottero all'ora prestabilita. Lo fanno salire su un camion blindato e due pattuglie aprono la via. Cinque agenti in moto proteggono il retro del camion. Li seguo da lontano sulla mia moto a marce nera, indosso una tuta intera e il casco integrale con la visiera oscurata dello stesso colore. Conosco il percorso stabilito a memoria, l'informazione mi è stata passata aggiornata al secondo perciò il piano procede come previsto. Li seguo lungo le strade a distanza di sicurezza, superano il punte sulla Senna e arrivano all'incrocio con la via principale ma sono costretti a deviare a causa di lavori pubblici che hanno chiuso quel tratto di costeggiata.