Due anni dopo
Zulema.Le colline verdi sullo sfondo, un ciliegio in fiore sulle nostre teste, noi due vestite eleganti e bellissime mentre ci guardiamo innamorate perse.
La voce annuncia "Vuoi tu, Zulema, prendere Elena come tua legittima sposa?"
Non esito "Lo voglio"
"Per curarla, sostenerla, amarla, rispettarla, onorarla e proteggerla?" Chiede ancora.
Ci sorridiamo, i suoi occhi verdi chiaro mi osservano leggermente lucidi "Lo voglio"
"..Per difenderla da terroristi conosciuti e sconosciuti?" Qualcosa non va, qualcosa non quadra "Per mentire e vivere una doppia vita?" No, non è questo quello che voglio "Per permettere che venga rapita?" Lei mi guarda serena, accetterà questo futuro incerto ma io ho la consapevolezza che le rovinerò la vita "Cancellare la sua identità e costringerla a nascondersi? Privarla di tutto ciò che ha?"
"La smetta.." chiedo scuotendo la testa.
No. Non posso permetterlo.
"Per l'egoistico inutile maldestro tentativo di fuggire dalla tua vera natura?" Chiede ancora il celebrante.
"Per favore, la smetta.." chiedo ancora quasi supplicando di porre fine a questo tormento.
Lui chiede a lei, proprio davanti a me, ignorando la mia richiesta "Elena, tu decidi di scegliere?"
"No.." scuoto la testa ininterrottamente ma è come se non mi stessero a sentire.
Lei senza batter ciglio dice "Accetto"
"No!" Urlo e mi volto verso il celebrante.
Lo riconosco immediatamente: Lane.
Lui mi sorride con quello sguardo da rettile "Dovevi uccidermi, Zulema.."
Mi sveglio di soprassalto in un bagno di sudore con le palpitazioni a mille, il respiro corto e la testa che mi pulsa tanto da costringermi a tenere gli occhi chiusi.
Un incubo. Un altro.
"Ancora incubi?"
Lo scrosciare del temporale sbatte contro la lamiera del tetto.
Alzo lo sguardo verso Saray che si avvicina osservandomi preoccupata.
Siamo nel nostro rifugio: un magazzino abbandonato.
Mi siedo sulla mia brandina e mi massaggio le tempie "Ricorrenti.."
"Lei sta bene.. è al sicuro.." si siede accanto a me e mi accarezza la schiena per cercare di tranquillizzarmi.
"Lo so, lo so.." annuisco tormentata dal mio stesso passato.
"Vuoi parlarne?" Propone con un tono gentile, pieno d'affetto.
Lei è a tutti gli effetti mia sorella.
Solamente lei ha il privilegio di vedere questo lato di me: quello umano, quello ferito.Sto ancora valutando di aprirmi con lei ma mi rendo conto che sarebbe inutile rivangare un capitolo chiuso.
Bussano contro la porta di metallo arrugginito e il rumore rieccheggia in tutto il capannone "Aspettavi qualcuno?"
Scuoto la testa e tiro fuori l'arma da sotto il cuscino "No"
Apro la porta e un generale mi osserva sulla soglia dell'entrata "Il destino sussurra al guerriero.."
"..una tempesta in arrivo.." controbatto in codice.
"..e il guerriero gli ribatte.." lui aggiunge.
Faccio un passo nella sua direzione con uno sguardo pronto alla sfida che mi sta per proporre "..sono io la tempesta"
Mi passa una busta gialla spessa e se ne va senza dire nulla.
Chiudo la porta e guardo Saray.
Lei sembra contrariata.Alza un dito "Posso solo dire che.."
"No. Non puoi" taglio corto.
Non voglio risentire la sua opinione che suona come: avresti dovuto seguire Macarena. Non la voglio nemmeno sentire nominare.
Mi siedo sulla sedia e apro la busta dalla quale tiro fuori una Bibbia. All'interno un registratore e un piccolo proiettore che mostra le immagini sulla parete.
La voce registrata parte.
"Buonasera Agente Zahir, l'anarchico Solomon Lane. Da quando l'ha catturato due anni fa. La sua assenza dalla scena mondiale ha avuto conseguenze impreviste. Il suo sindacato di operativi canaglia occulti continua a creare il caos in tutto il mondo. La divisione attività speciali a CIA ha dato una caccia incessante alla resistenza ostile di Lane ma molti rimangono ignoti e in libertà. Gli estremisti di questa scheggia impazzita si autodefiniscono gli Apostoli. Da allora hanno adottato una politica di terrorismo a noleggio che li rende ancora più pericolosi. Sono responsabili della recente insorgenza di Vaiolo nel Kashmir indiano lungo i confini di Cina e Pakistan che minaccia un terzo della popolazione mondiale. L'epidemia è stata circoscritta ma l'intelligence ha motivo di credere che c'è un nuovo cliente che ha ingaggiato gli apostoli per un'operazione più ambiziosa. Sono stati contattati da quest'uomo. Un estremista conosciuto solo per il suo nome in codice: John Lark. Autore di questo apocalittico manifesto che incita alla distruzione dell'attuale ordine mondiale. Si ritiene che Lark sia responsabile della sparizione dello specialista in armi nucleari svedese Nils Delbruuk. Il cui nulla osta era stato revocato dopo aver espresso ferocemente vedute anti-religiose. Nel frattempo gli Apostoli hanno contattato elementi della criminalità est-europea in possesso di tre nuclei di plutonio rubati da una base missilistica nella Russia orientale. Questo starebbe a significare che John Lark e gli Apostoli lavorano insieme per perquisire armi nucleari funzionanti. Secondo la CIA un uomo con le conoscenze di Delbruuk, usando i materiali in gioco, potrebbe completare tre ordigni nucleari nel giro di 72 ore. Questi ordigni sarebbero portatili e utilizzabili ovunque sulla terra da un giorno all'altro. Nelle mani di John Lark, questi ordigni rappresentano una minaccia senza precedenti per milioni di persone. La sua missione, se deciderà di accettarla, è impedire agli apostoli di acquisire il petrolio usando ogni mezzo a sua disposizione. Se lei o qualunque membro della sua squadra dell'IMF verrà catturato e ucciso, il Segretario disconoscerà le vostre azioni"
Il tutto è accompagnato da immagini molto più che esplicative.
"Buona fortuna, Zulema"
Mi scambio un'occhiata veloce con Saray che ha ascoltato tutto insieme a me.
"Questo messaggio si autodistruggerà entro cinque secondi"
Dopo cinque secondi la registrazione si fonde lasciando solamente una nuvoletta di fumo bianco.
Cala il silenzio ed è lei la prima che lo rompe dicendo "Riassumendo.. un gruppo di squilibrati terroristi che si fanno chiamate gli Apostoli, guidati da un certo John Lark che sembra un nome uscito da un' anime, potrebbero minacciare il mondo con delle bombe nucleari?" Annuisco incerta di come procedere, so soltanto che non abbiamo tempo. Lei mi sorride lievemente preoccupata "Sai? Dovresti pensare di andare in pensione.." si schiarisce la gola "Magari con una.. Bionda?"
Assottiglio lo sguardo mentre le rivolto un'occhiataccia "Chiama Riccia, abbiamo i minuti contati.."
Sto per alzarmi in piedi ma lei mi afferra per un polso, ci guardiamo dritte negli occhi quando lei mi dice seria "Hai bisogno di cambiare vita. Gli incubi che hai sul tuo passato sono un primo segnale" sorride appena "Anche tu meriti di essere felice.. ci hai già provato con.."
Assottiglio lo sguardo, serro la mascella dal nervoso prima di rispondere "E ti ricordi anche com'è finita?" Le chiedo retorica. Scuoto la testa decisa "Anni fa ho preso la decisione che avrei dedicato la mia vita a proteggere le persone.. ed è quello che intendo fare"
Molla la presa e fa un grande sospiro, so bene che è contrariata "Tutti gli eroi che conosco hanno fatto una brutta fine.."
Se così dev'essere, così sia.
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BELIEVER
FanfictionZulema Zahir è capo del suo team della Impossible Mission Force (IMF) unità speciale della CIA. Zulema deve compiere una delle missioni segrete più difficili della sua carriera. Chi è la Bionda che la aiuterà nell'impresa? Tra attacchi terroristici...