"Hanno abboccato"
L'altro sorrise meschino nell' ombra, soddisfatto."Avevi dubbi?
Sara' anche il suo fratello di sangue, ma non si sono mai incontrati prima d'ora quindi è comunque un bastardo"
alitò il suo astio."Ma sembrava che il Dux si fidasse..."
rispose timidamente."Non lo chiamare così"
irritato, lo interruppe secco.
"Ho soppesato attentamente la situazione in tutte le sue angolazioni prima di arrischiarmi.
Draven è comunque sia una figura avvezza al comando e al potere, non lo avrebbe ceduto così facilmente.
D'altra parte il bastardo ha vissuto come un reietto tutta la vita, quindi certamente ha covato rancore, vendetta ed è avido di ciò che gli è stato sottratto.
E dopotutto sono figli del loro padre.
spiegò tronfio.
"Poi si vociferava insistentemente di un tradimento tra fratelli quindi questo scenario era ancora più plausibile"
concluse granitico, ignorando volutamente l'espressione ancora scettica del gregario che tuttavia si costrinse a non ribattere.Tanto ormai era fatta, qualsiasi dubbio potesse avere ora.
Non si poteva più tornare indietro.Quel ridicolo ometto pingue era talmente ottenebrato dall'astio e dal livore dal non rendersi conto che quelle che lui dava come certezze assolute erano solo sue associazioni e che il suo piano invece, ora più che mai, appariva folle e pieno di lacune.
"Lui è al sicuro?"
"Si"
si limitò a confermare, la sua mente concentrata sui possibili scenari che sarebbero seguiti al loro quasi certo fallimento.
Essere bandito dal Regno e vagare come un pezzente tra altri pezzenti affamati e senza nulla da perdere?
Ludibrio pubblico?
Tortura?
La pena capitale?"Gli hai detto quali erano le nostre condizioni per liberarlo stanotte?"
si assicurò per l'ennesima volta, non pago.
Lui era l'artefice del piano,
il deus ex machina di tutte le losche macchinazioni di quel giorno, ma una volta stabilite aveva messo in chiaro che non sarebbe stato lui ad occuparsi del lavoro sporco ma si sarebbe limitato a tirare i fili dei suoi burattini nascosto nell'ombra."Sì e lui come ti ho già detto mi ha assicurato che avrebbe esaudito tutte le nostre richieste"
rispose stancamente.
Più gli ripeteva ancora e ancora le stesse domande, più gli si palesava quanto fosse debole e fallace tutto il loro castello che all'inizio era parso invece così grandioso e geniale.
Si chiese come avrebbero potuto costringere quell'essere abbietto e assetato di potere del Vichingo ad attendere alle sue promesse una volta aperta la porta degli appartamenti della delegazione in cui lo aveva scortato e ancor più quando questa notte lo avrebbe fatto uscire fuori dal palazzo.
E lo sfiorò il pensiero che oltre a non avere alcuna garanzia concreta che mantenesse le sue promesse, quel mostro avrebbe anche potuto ucciderlo.
Tremò vigorosamente a quell'idea che non lo aveva sfiorato sino ad allora e che però adesso gli parve più verosimile che mai.
Ma ormai era tardi.O forse no...?
In fondo ora si trattava di scegliere il male minore.--------------------------------
"Cluddagh il Vichingo è stato nascosto negli appartamenti della delegazione"
rivelai alle poche guardie scelte di Seph che mi osservavano intensamente.
Quegli uomini fieri rimasero in silenzio assimilando la mia rivelazione senza scomporsi, in attesa che continuassi e dessi loro istruzioni."Noi dobbiamo fare il loro gioco, facendogli credere di essere caduti nel tranello.
Si continuerà incessantemente con le ricerche all'esterno come se nulla fosse, in attesa del calare della sera.
Mi assicurerò però che alcune guardie facciano la ronda sotto alle finestre dell'appartamento sorvegliando eventuali vie di fuga estreme.
Io e Sephiroth senza essere visti, ci apposteremo in una delle ultime stanze prima del portone che da accesso agli appartamenti. Dall'interno monitoreremo il passaggio fino al portone.
Voi sarete intercalati nelle altre stanze lungo l'unica via di uscita e
vi dovrete assicurare che nessuno vi veda o vi senta entrare;
una volta dentro rimarrete in assoluto silenzio pronti a vostra volta a cogliere qualsiasi rumore che possa segnalare il passaggio di qualcuno.
Nel caso, attendete ad uscire perché saremo noi, i più vicini, ad intervenire per primi e voi ci raggiungerete.
Avete compreso?"I guerrieri annuirono all'unisono e al mio cenno si alzarono tutti, già intenti ad organizzarsi per dividersi nella varie stanze e per raggiungerle a scaglioni per non dare troppo nell'occhio.
Quegli uomini erano strateghi esperti e determinati, delle vere e proprie macchine da guerra pronte a combattere senza se e senza ma e compresi immediatamente da cosa derivasse la scelta di Seph che li sorvegliava orgoglioso."Lo voglio vivo.
Lui decise il mio destino e quello di mio fratello e voglio ripagarlo con la stessa gentilezza ed essere noi questa volta a scegliere il suo"
aggiunsi stentoreo un attimo prima che aprissero l'uscio.
Tutti loro chinarono il capo in segno di rispetto e sui loro visi immutabili comparve un'espressione orgogliosa.Il mio pensiero tormentato si soffermò su Maiden, il mio fratello perduto.
In effetti era lui tra i due quello che aveva sofferto di più e che aveva subito le mancanze maggiori.
Non solo senza una famiglia vicino, ma privato totalmente delle sue radici, trattato come un reietto e un bastardo.
E realizzai che era a lui che avrei lasciato l'onore di uccidere Cluddagh il Vichingo.
Non che fossi convinto che questa potesse essere una soddisfazione, né che avrebbe mai potuto ripagarlo di tutta la sofferenza e le privazioni patite sino ad allora, no.
Però volevo rendergli la dignità e la giustizia che mai aveva ricevuto. Volevo che togliendogli la vita si riprendesse simbolicamente quella di cui il nostro stesso padre lo aveva scentemente privato.
Volevo donargli una catarsi per tutto quel dolore e quella rabbia inespressa, un'assoluzione per il suo rancore logorante.Magdalena uccidendo suo padre
non aveva certo riavuto ciò di cui lui l'aveva privata, ma per lei fu comunque una liberazione.
L'aveva ucciso per motivi diversi ma allo stesso tempo molto simili: la negazione della sua identità e la sua abbietta e insaziabile avidità.Una suggestione mi colpì fulminea.
Lei era il nostro talismano, ma soltanto ora mi fu chiaro il suo significato.
L'immagine di lei che uccideva il suo genitore a sangue freddo che pareva ormai lontana riaffiorò invece vivida e si palesò ai miei occhi per quello che in realtà era: un presagio.
Già da allora, inconsapevolmente, lei ci stava indicando la via.
STAI LEGGENDO
DUX BRUMAE
VampireDraven è un vampiro ed è il Dux Brumae, il principe della Congrega d'Inverno. Non ha ancora trovato la sua Immortale, la compagna eterna. Poi, il 'giorno del Raccolto', alcuni mercenari vengono a riscattare la ricompensa per un' umana da loro barbar...