Alterius non sit, qui suus esse potest.
Il ghoul.
E' un parassita di anime, avido e pusillanime.
Un essere infido e malevolo che, non pago delle nefandezze compiute in vita invade i corpi e li possiede, il più delle volte in modo talmente subdolo e latente da non palesarsi mai.
Nelle possessioni meno lievi spesso si pensava che il posseduto fosse affetto da qualche malattia mentale come una psicosi o l'isteria latente e che si era palesata all'improvviso.
Dal racconto inconsapevole di Draven, immaginai che Gaspar potesse essere questo.
Era difficile rendersene conto perché la loro lubrica presenza era fumosa ed inconsistente, simile al ricordo penoso di un trauma subito ma penetrante e forte come l'edera.
Il ghoul era del tutto paragonabile al morso di una zecca: se si cerca di estirparla troppo rapidamente si rischia di non rimuoverla completamente e che nell'avulsione questa rimetta i suoi umori infetti riversandoli nel corpo dell'ospite infettandolo a sua volta.
Liberarsi di un ghoul non era semplice e il più delle volte l'esorcismo costava la vita della sua vittima.Ma cosa sarebbe successo nel caso in cui il corpo dell'ospite fosse stato immortale?
Sarebbe stata la sua garanzia di sopravvivere al ghoul o di rendere impenetrabile la sua prigione?Alla corte avevo sentito centinaia di storie come queste.
Sussurrate davanti al fuoco per spaventare i fanciulli o tramandate come leggende dagli anziani alla propria stirpe, ma solo alcune di queste si erano rivelate vere.
E di queste ultime, solo ad un paio avevo assistito personalmente.
Era intervenuto lo stregone di corte per cercare di domare il ghoul intimandogli di uscire e abbandonare il suo nascondiglio di carne ed ossa.
Ed in tutti i casi, sia raccontati che in quelli che potevo io stesso testimoniare, l'ospite non aveva retto al trapasso del ghoul ed era spirato alla sua uscita.
Dovevo al più presto mettere al corrente il mio gemello dei miei sospetti, anche se temevo che la mia rivelazione avrebbe abbattuto le sue difese.
Lui sarebbe letteralmente impazzito al pensiero che qualcosa possedesse il corpo della sua amata.
Ancor peggio qualcosa che non potesse lui stesso afferrare ed estirpare, qualcosa di già morto che non potesse uccidere a mani nude.
Solo la Lupa forse avrebbe avuto una risposta.
E se c'era qualcuno in grado di provare, era soltanto lei.Sephiroth era il suo migliore amico e forse potevo confidarmi con lui; forse lui soltanto poteva consigliarmi un modo per rivelarglielo senza che radesse al suolo tutta la corte.
"Ma che cazz...?!"
tuonò Seph alterandosi e trasecolando, mentre cercavo invano di calmarlo intimandogli di abbassare la voce.
Purtroppo nelle mie riflessioni non avevo affatto tenuto conto né del suo carattere primitivo ed irruento, né del legame quasi fraterno che aveva intessuto con Magdalena.
Tentò di divincolarsi, ma gli sigillai quella fottuta bocca con la mia mano per zittirlo."Sephiroth!
Mi sono confidato con te per ponderare assieme come affrontare la questione di Magdalena con Draven proprio per evitare una scena del genere!"
lo rimbrottai duro e alla mia spiegazione si calmo' istantaneamente."Quale questione?"
tuonò freddo Draven, comparso silenziosamente dall'ombra con un'espressione indecifrabile.
Avanzò di qualche passo continuando a guardarci truce.
"Quale fottuta questione che riguardi la mia compagna Immortale necessita il benestare del mio capitano prima di essermi sottoposta, fratello?"
continuò inclinando il capo serrando la mascella e fremendo d'ira malcelata.Sephiroth si irrigidì al cospetto della sua rabbia che ci lambiva ad ondate.
Era furente."Non mi costringete a diventare violento"
aggiunse tra i denti, gli enormi canini già sguainati tra le labbra.
Deglutii forte."Magdalena è posseduta"
rivelò senza mezzi termini la voce di nostra madre, la Lupa.Draven si voltò di scatto spalancando gli occhi la cui iride aveva già virato di colore, confuso dalla sua apparizione inaspettata e allo stesso tempo sconvolto dalla sua rivelazione.
Aggrottò le sopracciglia e sussultò incassando quelle poche crude parole."Madre!"
intonammo all'unisono la nostra sorpresa."Bando alle ciance, figli miei.
Anche io sono contenta di rivedervi e di riunirmi a voi, nonostante l'occasione del mio ritorno anzitempo non sia delle più felici"
spiegò velocemente con il suo fare pratico e brusco.
Sorrise lievemente per salutare i nostri visi sconvolti, ma il suo viso ridiventò subito cupo rabbuiandosi.
"Ho sentito che qualcosa ti turbava, Maiden.
E quando ho capito cosa fosse, non ho avuto altra scelta che scapicollarmi qui a discapito delle conseguenze.
Non so come abbia potuto non rendermene conto quando ero assieme a lei, la mia è stata una leggerezza ingiustificabile"
disse ad alta voce più rivolta a sé stessa che a noi tre."Ma cosa cazzo state dicendo?"
esplose Draven."Draven, tuo fratello ha avuto un'intuizione su Magdalena semplicemente perché lo ha già visto succedere e ha udito tante leggende in proposito.
Ricordi quando è stata chiusa nel nascondiglio e ha avuto quella violenta crisi?""Certo.
Sarebbe impossibile dimenticarlo, neppure se lo volessi"
commentò asciutto mentre involontariamente socchiudeva gli occhi, ancora tormentato da quelle immagini."Tu hai pensato che questo trauma gli avesse scatenato vecchi ricordi.
In effetti sarebbe più che plausibile e verosimile, ma purtroppo non è così"
gli spiegò ammorbidendo il tono per blandire la tempesta di emozioni e dubbi che intuiva infuriare impetuosa e travolgente dentro di lui.Draven ammutolì e rimase immobile.
"Magdalena è posseduta, figliolo.
Ma non è un demone ad averla insidiata, la sua presenza sarebbe stata molto più evidente.
Dentro di lei vive un ghoul, uno spettro che possiede.
E posso essere quasi certa che sia lo spettro inquieto di suo padre Gaspar""E questo cosa significa?"
chiese con un tono quasi sconfitto dopo un lungo sospiro."Un'anima già corrotta in vita, a volte nel trapasso soprattutto se questo è violento ed improvviso come quello di Gaspar, decide di infestare un altro corpo per sottrarsi agli Inferi.
Il nuovo corpo che sceglie di indossare è un involucro dove può celarsi indisturbato spesso anche per tutta la vita del suo ospite inconsapevole, emergendo in superficie solo saltuariamente in situazioni particolari"
spiegò lei."Quindi Magdalena potrebbe conviverci senza che le nuocesse?"
si costrinse a chiedere Draven"Il ghoul non desidera affatto la morte del suo ospite perché perderebbe la sua protezione e non gli conviene.
Tuttavia se ne nutre lentamente e costantemente come un parassita, erodendo e logorando l'anima del suo ospite come un tarlo.
E a seconda della sua ingordigia, questo continuo depauperamento può portare delle conseguenze che possono spaziare da lievi e saltuarie assenze di contezza fino persino a prevalere e a sostituirsi anche permanentemente alla volontà e personalità dell'ospite"
gli rispose cautamente la Lupa.Lui le restitui' uno sguardo addolorato e atterrito che si tramutò in una rabbia distruttiva e colpì la parete con un colpo secco e violento, spaccandosi le nocche ed imbrattandola di sangue.
"Non permetterò che succeda, madre"
ringhiò con l'espressione indurita e tesa.
"Quell'essere immondo deve uscire da lei.
Esisterà qualche rituale di stregoneria, un esorcismo...una fottuta formula magica per attirarlo fuori?"
urlò con la forza della disperazione.La lupa lo osservò con uno sguardo di commiserazione scuotendo il capo in segno di diniego.
"Purtroppo nulla di tutto questo se ad ospitarlo è il corpo impenetrabile di un vampiro, figliolo.
In questo caso c'è un unico modo"
disse senza tuttavia proseguire.Lui la guardò sollevato ed improvvisamente speranzoso.
"Madre, cosa aspetti a dirmelo?"
la sollecitò spazientito dalla sua inusuale ritrosia."Il ghoul deve credere che il suo ospite stia morendo"
si costrinse a rivelare infine mentre mio fratello la guardava fuori di sé, le iridi cremisi vibranti di odio.
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DUX BRUMAE
VampireDraven è un vampiro ed è il Dux Brumae, il principe della Congrega d'Inverno. Non ha ancora trovato la sua Immortale, la compagna eterna. Poi, il 'giorno del Raccolto', alcuni mercenari vengono a riscattare la ricompensa per un' umana da loro barbar...