"Frangar, non flectar"
"Drav!"
mi chiamò con entusiasmo la voce di Sephirot, appena rientrato dalla missione e visibilmente ansioso di ragguagliarmi del suo successo.Lo ignorai continuando a camminare a grandi falcate lungo il corridoio, aggressivo e pericoloso come un animale ferito.
Non ero in me.
Non avevo le forze per dare delle spiegazioni o intavolare sterili discussioni.
Sentivo risuonare dentro me come un macabro mantra l'eco della sua condanna.Sono scappata da un incubo per finire in uno peggiore.
Il sorriso sbilenco del mio comandante si spense all'istante annusando come un segugio la mia tempesta interiore.
Sentii le sue armi tintinnare e lo strascicare dei suoi passi pesanti tallonarmi sino a raggiungermi."Draven!
Cosa cazzo ti è successo? "
si avventò su di me preoccupato.Lo guardai stravolto e incapace di parlare.
Indietreggiò.
Non mi aveva mai visto ridotto così, se non la sera in cui lei aveva tentato di togliersi la vita."Non è il momento, Seph."
mormorai, stanco e adirato.Rimase fermo davanti a me bloccandomi il passaggio a braccia conserte.
"Non vado da nessuna parte sino a che non mi riveli chi cazzo ti ha ridotto così"
annunciò deciso e strafottente.Mi fermai esausto.
Sospirai.
Tentare di convincerlo a mollare la presa sarebbe stato sfiancante e non avrebbe comunque ceduto."È nel mio ufficio"
"Al vostro servizio, Dux"
disse risollevandosi tronfio.
"Allora mi preparo a conciarlo..""È il promesso sposo della mia Immortale"
rivelai d'un fiato, lasciandolo senza parole e con uno sguardo spiritato e disorientato."È sicuramente un millantatore!"
affermò, assolutamente convinto della buona fede e della genuinità di Magdalena."Seph..."
"Non ti crucciare Drav!
Fratellone ci penso io a farlo confessare...."
continuò con fare goliardico senza ascoltarmi, dirigendosi impettito verso il mio ufficio."Sephirot!"
ringhiai.
"Lei lo ha ammesso".Seph si girò all'istante, guardandomi incredulo con i suoi occhi di ghiaccio.
"Cazzo"
esclamò.
"Non può essere..."
rimuginò confuso.Questo guerriero consumato e ruvido come la carta vetrata da subito aveva avuto un debole per Magdalena.
"Io... ehm, io andrò a parlarle"
disse fra i denti con imbarazzo, temporeggiando.Si fiondò a ritroso per il corridoio verso una amara verità che neppure lui con la sua intrinseca durezza era pronto ad accettare.
"Tu..."
lo sentì apostrofarmi nella fretta.
"Ehm, Draven..."
si ricompose correggendosi.
"Resta qui, non andare senza di me"
concluse, mentre riprendeva a correre trafelato.Non potevo aspettare.
Io avevo già le mie risposte da Magdalena.
Ora, non mi restava che affrontare il mio rivale sperando di riuscire a trattenermi dal strappargli la giugulare e le carotidi.Rubin piantonava torvo l'uscio chiuso del mio ufficio.
Al mio incedere mi osservò serio attendendo ragguagli."Non fare entrare nessuno, se ti è cara la vita.
Qualsiasi cosa tu senta"
decretai torbido senza esitare.
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DUX BRUMAE
VampireDraven è un vampiro ed è il Dux Brumae, il principe della Congrega d'Inverno. Non ha ancora trovato la sua Immortale, la compagna eterna. Poi, il 'giorno del Raccolto', alcuni mercenari vengono a riscattare la ricompensa per un' umana da loro barbar...