CAPITOLO 19: Lesa Maiestatis

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Per la prima volta in settimane, trascorsi una notte quasi serena con ancora il profumo rassicurante di Magdalena aleggiante nelle narici.

"Sire, c'è una missiva per voi"
mi avvisò Dorian il maggiordomo.
Affidabile e pacato, era con me da sempre.

La ceralacca che sigillava la busta recava incisa una spiga, il simbolo del Regno di Primavera ed Estate.
Da quando era avvenuta la scissione tanti anni fa, i due Regni gemelli comunicavano raramente tra loro e quasi sempre in occasioni formali.

"Il Ballo d'Inverno"
sussurrai certo.

Regnum Veris Aestatisque S.D. Duce Brumae Autumnosque

In occasione dell'avvicinarsi del Vostro consueto Ballo d'Inverno, con la presente siamo ad annunciarVi la partecipazione di tutta la famiglia reale del Regno di Primavera ed Estate.
Il Principe regnante, il Dux Veris, ha manifestato il desiderio di renderVi personalmente le sue più liete congratulazioni per l'imminente Unione del Vostro Delfino, il Dux Brumae Autumnusque e di poter festeggiare insieme a Voi il grande avvenimento.

S.V.B.E.E.Q.V.
Dux Veris Aestatisque e la Famiglia Reale tutta

R.S.V.P.


La comunicazione mi lasciò interdetto.

Non avevo mai visto prima il Dux Veris, il quale non aveva mai voluto intervenire ai nostri eventi in comune, delegando altri membri della famiglia reale in sua rappresentanza e che negli anni avevano persino smesso di accampare vaghe e fantasiose giustificazioni per la sua assenza che ormai era data per scontata.
Si vociferava essere un vampiro austero e solitario, non incline a convenevoli e ad eventi mondani.
Alcuni, addirittura, sostenevano che non esistesse affatto.

Neanche la mia Unione, a cui peraltro non erano stati invitati, poteva giustificare questa straordinaria anomalia.
Il mio istinto mi suggerì che doveva esserci senz'altro un pretesto diverso ammantato da pura creanza e galanteria.

'Il Dux Brumae accoglie con piacere e stupore la vostra richiesta, accordando l'accoglienza al reggente e alla Famiglia Reale in toto come miei graditi ospiti.'
iniziai a redigere la risposta quando udii un fruscio.

Il consigliere Zaphir comparve silenziosamente come un'apparizione sinistra e tetra nell'antro della porta dell'ufficio, rimasta inavvertitamente aperta.

"Desiderate?"
lo richiamai freddamente, sorprendendolo.

"Oh nulla, mio Dux"
si schermì.
"Ho solo notato che era giunta missiva dal nostro regno gemello.
Accordano la loro presenza al Ballo d'Inverno?"

Mi irrigidii per la sua scaltra insolenza.
Da sempre provavo una inspiegabile avversione verso l'altro regno e detestavo sentirlo definire così.

"Sono io ad accordare la loro, Zaphir"
puntualizzai secco.
"Sono io a permettere il loro ingresso nel mio Regno, concordandogli e concedendogli ospitalità"

Lui sussultò come se l'avessi schiaffeggiato.
Quel vampiro astuto e ambiguo aveva sempre dimostrato un'inspiegabile devozione per i nostri vicini, quasi al limite dell'oltraggio nei confronti del suo sovrano.

"Certo sire, naturalmente "
si corresse suo malgrado, digrignando i denti e serrando la mascella dalla rabbia.
"Presenzieranno, dunque?"
continuò, sforzandosi invano di non apparire eccessivamente interessato ma continuando tuttavia a fissare con occhi rapaci la missiva aperta e adagiata sulla mia scrivania.

"Perché siete così preoccupato di una loro eventuale rinuncia? "
indagai, ansioso di conoscere il motivo di tale insistenza.

"Voglio solo assicurarmi che non siano turbati dalla vostra imminente...Unione.
È politicamente essenziale mantenere rapporti civili, ne converrete"
considerò con falsa diplomazia.

DUX BRUMAEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora