CAPITOLO 20: La Cosmogonia dell'Impero della Ruota

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Afferrai il manoscritto di Zaphir costituito da preziosi fogli di pergamena dai margini dorati e rilegati in una lussuosa copertina in pelle morbida martellata, certo che contenesse la verità.
Scorsi la sua elegante calligrafia miniata, degna di un amanuense professionista e che ne denotava l'incredibile impegno e il tempo che Zaphir doveva avergli dedicato.
Una cura quasi maniacale dei dettagli: dai pretenziosi riccioli che decoravano ogni singola lettera, gli arabeschi vegetali che si irradiavano leggiadri in finissimi intrecci da ogni capolettera abitata, alle illustrazioni e le grottesche oniriche e mostruose che corredavano ogni pagina.

Un vero e proprio capolavoro che difficilmente era stato realizzato per essere fine a sé stesso o come mero diletto.
Mi pareva sempre più un omaggio a celebrazione di qualcuno.

Un meraviglioso albero genealogico nel frontespizio catturò la mia attenzione e mi ritrovai a scorrere quasi involontariamente i nomi dei miei avi, appesi ingegnosamente come fossero ghiande e carcolle ai rami nodosi dell'Yggdrasil celtico, il nostro sacro albero della quercia.
Arrivai ai rami più alti che rappresentavano in ordine cronologico i tempi più recenti e fissai incredulo i nomi.

   - Impero della Sacra Ruota:

    Imperatrice, Lilith  –  Imperatore, Cluddagh
   (abdicazione e decesso)

   - Regno di Inverno ed Autunno:
Dux Brumae Autumnusque, Draven  
(titolo ereditario per abdicazione) 

Regno di Primavera ed Estate:
Dux Veris Aestatisque, Cluddagh
  (titolo acquisito per valore militare e per elezione diretta)

  
- Impero Riunito della Sacra Ruota:
Imperatore, Cluddagh
    (Titolo acquisito per diritto ereditario per
    decesso del figlio per prematura scomparsa Compagna Immortale )

Perché il nome di Cluddagh, mio padre, deceduto in battaglia ormai anni or sono, continuava a comparire?
E figurava non solo come Dux Veris, ma addirittura Zaphir lo prediceva come Imperatore del Regno Riunito della Sacra Ruota?
Era un umano, non poteva essere ancora in vita.

Lessi con orrore le minuscole note che corredavano i nomi, tra cui anche il mio.
"Deceduto per prematuro decesso della Compagna Immortale"

Ci impiegai qualche lungo, doloroso attimo a comprendere la realtà.
Sino ad oggi, avevo vissuto in una macchinosa architettura di bugie.

Mio padre era vivo.
E godeva del dono dell'Immortalità, perciò era stato trasformato in un vampiro.

Perché mia madre, oltre a negarmi sue cure, mi aveva anche ingannato impedendomi crudelmente di giovare almeno di quelle di mio padre che per ironia della sorte avevo sempre creduto morto ed invece era così insopportabilmente vicino?

"Perché?"
urlai, straziato dalla disperazione e dall'impotenza.

Perché mio padre non si era mai palesato a me?
Non aveva voluto o era stato costretto a vivere nell'ombra?
Ora, col senno di poi, realizzai perché il reggente del Regno di Primavera ed Estate non aveva mai presenziato di persona.
Perché Zaphir ne era invece a conoscenza?
Possibile che la Lupa avesse tramato con quell'infame nell'ombra?
E chi altro sapeva della loro sordida alleanza?

Temetti di essere stato circondato solo da attori di un ingegnoso teatrino.

Tutti quei dubbi mi dilaniavano l'anima e dovevo fugarli subito, altrimenti rischiavo di impazzire.
Mi sentivo abbandonato e tradito dal mio stesso sangue e iniziai a dubitare di tutti coloro che in quegli anni avevo considerato fedeli compagni.
Sarei andato da lui immediatamente e l'avrei torturato sino a farlo confessare.
Non avevo tempo di sfogliare oltre il manoscritto.

DUX BRUMAEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora