CAPITOLO 32: L' Epurazione

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"Draven.
Cos'è questa storia assurda di cui va cianciando il tuo comandante?"
esclamò incredulo e seccato uno dei membri del Consiglio avventandosi su di me come un'arpia non appena feci il mio ingresso nella sala.

Era gremita di gente in subbuglio,
dall'esterno si udiva un indistinto brusio simile a quello di uno sciame di api costretto dentro l'alveare che cessò all'istante al mio arrivo.

"Per te e tutti voi io sono il Dux, intanto"
chiarii riprendendolo con durezza e lui si irrigidì ancora di più perché comprese che stavo sottolineando i ruoli.

"Certo, naturalmente Dux"
replicò con una smorfia di finta benevolenza.
"Ebbene Dux, potrebbe avere la cortesia di spiegarci che cos'è questo circo?"
domandò con voluto sarcasmo indicando con la mano tutta la delegazione della Congrega d'Estate assiepata nella stanza.
"E la compiacenza di chiarire ciò che ci ha anticipato quel vostro energumeno?"

Mi feci ancora più vicino incombendo minaccioso con la mia stazza.
I miei occhi stavano virando con prepotenza e sentivo i canini premere con violenza sulla teca gengivale.
"Tu, odioso insetto molesto, pensi veramente di poterti rivolgere così a me e ai miei fidati collaboratori?
Come osi, ratto insulso?"

Il consigliere arretrò, ma strinse gli occhi con ostilità.

"Sta eludendo la domanda, Dux"
rispose un altro consigliere alle sue spalle.
"Siamo tutti ansiosi di capire cosa stia succedendo qui oggi"
chioso' ombroso.

"Lo scoprirete a breve"
mi limitai a dire,
scansandoli sgraziatamente dalla mia traiettoria.
Mi diressi con ampie falcate al mio scranno, sotto gli occhi attenti di tutti gli astanti.

"Come vi è stato già anticipato dal mio comandante
e amico"
sottolineai con voluta lentezza, soffermandomi a guardare con astio i consiglieri
"ci sono dei grandiosi cambiamenti all'orizzonte.
In primis per la famiglia reale e per il Regno e di conseguenza per tutti voi.
E dipende soltanto dal vostro operato se questi cambiamenti saranno per voi fausti o infausti"
continuai sicuro e determinato, ignorando i sussurri insistenti che iniziavano di nuovo a levarsi.

"Dov'è il nostro principe?"
si levò un urlo rabbioso dalla delegazione.

"Già!
Dov'è?
Perché ci tenete prigionieri?
È inaudito!"
sbraitò un altro.

La tensione iniziava a crescere esponenzialmente.

"Ve lo dirà il vostro vero Principe"
rivelai con un sorriso sinistro, facendo cenno a Seph di fare entrare e scortare Maiden tra la folla.

"È successo un fatto gravissimo tanti anni orsono.

Un tradimento.

Un sequestro.

Un odioso inganno che si è perpetrato nel tempo.

Se siete stati temporaneamente attenzionati, è proprio per scoprire chi di voi ha reso possibile che si perpetrasse nel tempo.
Si scoprirà chi tra voi ne ha tessuto la trama insieme ai traditori originari, chi ha retto il gioco e chi invece ha fatto vigliaccamente finta di non sapere"
continuai con sadica calma, catturando immediatamente l'attenzione della folla che tacque.
"Colui che si è spacciato per reggente, mio padre"
dissi con cinismo e disprezzo
"ha finto la morte del principe ereditario di diritto,
il mio fratello gemello Maiden'

"Per la suddetta ragione e,
non di meno,
per le indecorose condizioni in cui ci ha costretto a vivere sino ad ora, Cluddagh il vichingo è imprigionato e condannato a morte"
continuò Maiden con un contegno di cui non lo credevo ancora capace
"E la stessa sorte è prevista per coloro tra voi che, seppur in diversa misura, hanno contribuito volutamente al suo abuso.
Sarete interrogati uno ad uno e potrete lasciare la Congrega solo e soltanto se e quando verrà provato senza dubbio alcuno che siete estranei ai fatti"
concluse fiero, gli occhi di giada fiammeggianti di ritrovato orgoglio.

La delegazione ora lo osservava in un silenzio attonito, l'espressione colma di terrore.

"Per quanto riguarda il Consiglio"
aggiunsi io con nonchalance
"decreto il suo completo scioglimento con effetto immediato"

Un boato di disapprovazione esplose tra i consiglieri che si videro spogliati e depauperati improvvisamente dei loro poteri e del loro ruolo di prestigio.

"Non lo puoi fare, principe!
Questo è inaudito!
La Congrega è diventata una dittatura?!"
urlarono indignati.

"La Congrega è diventata finalmente ciò che era.
Un Impero.
La mia famiglia aveva generosamente accettato di instaurare l'organo del Consiglio per fare da tramite e da mediazione, ma negli anni questa funzione è stata persa e dimenticata.
È diventato un covo di ignavi e pusillanimi, personaggi ambigui e insulsi che hanno fatto del loro ruolo solo una fonte di autorità e potere utilizzato impropriamente per ottenere privilegi e agevolazioni e per imporsi sugli altri.
Quindi non ha più senso di esistere"

"È stata l'umana a manipolarlo!"
si levò un urlo dalla folla.

Emisi un ringhio sordo e gutturale.

"Cosa pensate che dirà il vostro popolo quando scoprirà che siete stato traviato da una mortale?
Eh?
E cosa penseranno quando sapranno che la stessa mortale è stata destinata ad entrambi i principi reggenti?!
Se non è questo un segno di sciagura e un presagio di disgrazia..."
continuò un omuncolo basso e pingue che apparteneva alla delegazione.
"Ve lo dico io cosa penserà.
Che la vostra stirpe ormai è corrotta, destinata alla fine dei suoi giorni illustri.
Che siete divenuto fragile e manipolabile.
E che la Congrega non è più sicura"

"Colei che nacque mortale
ha compiuto le sue scelte e ciò che si erano augurate le sacre Moire si è realizzato"
sentenziò la Lupa,
apparsa improvvisamente agli astanti come un fantasma evanescente.
"E in un certo qual modo, in effetti, non avete tutti i torti.
Magdalena è riuscita a manipolare il fato"

L'omuncolo sorrise tronfio e trionfante, travisando le affermazioni di mia madre.
Tuttavia la Lupa lo ignorò ed incominciò a raccontare,
mentre il sorriso dell'uomo gradualmente si spense tramontando sulle sue labbra.

"Le Moire hanno parlato.
Volete mettere in dubbio il loro operato?"
domandò severamente.
"Il terzo occhio di Cloro, Lachesis e Atropo ha scorto ciò che si sarebbe compiuto, ha anticipato l'orrido inganno che Cluddagh il vichingo aveva deciso di perpetrare.
Le sacre Moire non possono cambiare ciò che è previsto,
però possono essere indulgenti quando gli eventi gli sono particolarmente sgraditi, eludendo la sacralità del futuro con un piccolo escamotage.
Possono 'distrarsi' durante la tessitura del destino lasciando qualche lassità nei fili o addirittura saltare qualche maglia"
spiegò al pubblico che la seguiva incantato come udisse un racconto leggendario.
"Queste imprecisioni nella tessitura sono i momenti in cui il fato predestinato può essere cambiato. Non può mutare tuttavia per loro volontà, non possono plasmarlo a loro piacimento.
Per mutare gli eventi devono esistere personaggi dotati di una certa potenza che attraverso le proprie scelte, purche' volontarie e spontanee e mai indotte, sono capaci di mutare il destino.

Magdalena è un potente talismano.
E' la pietra filosofale incarnata in donna.

Quello sul petto dei miei figli quindi non è  il classico marchio reale,
ma è ciò che nella stregoneria viene chiamato 'amuleto di richiamo' che ha innescato il potere dormiente di Magdalena.

Lei ha scelto volontariamente di scappare dalla sua famiglia di origine e il suo destino è mutato:
è stata catturata nei giorni del raccolto e portata alla Congrega al cospetto del Dux.
Aborriva la stirpe dei vampiri per ciò che le è stato inculcato dagli umani, ma ha scelto comunque di restare.
Si è innamorata e ha scelto di nutrire, prendersi cura e congiungersi al suo amato.
Nata mortale, ha scelto di trasformarsi in immortale.
Scegliendo di sposarlo, ha attirato come un'esca la cupidigia sopita di Cluddagh e allo stesso tempo ha consentito inconsapevolmente ai fratelli di ritrovarsi attraverso l'occasione delle nozze.
Nonostante paresse promessa ad entrambe i fratelli ritrovati,
ha rinnovato nuovamente il suo voto d'amore a Draven"
concluse infine.

"Il fato è mutato.
Quello di Magdalena e a cascata, il nostro, quello della Congrega e di conseguenza quello di tutti voi.
Come ho già detto, l'organo del Consiglio è ufficialmente sciolto ed i suoi membri esautorati dalle loro funzioni.
Che abbiano inizio gli interrogatori"
sentenziai con freddezza.

DUX BRUMAEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora