Capitolo 73 - Sculacciami, ti prego

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Orazio Berardi osservò con attenzione il suo ficus in cerca di foglie da spuntare mentre ruotava lievemente il vaso per trovare la posizione che avrebbe permesso alla pianta di prendere al meglio la luce proveniente dalla finestra.

Il telefono squillò facendolo sospirare. A quanto pareva Maddalena gli stava nuovamente passando una telefonata prima dell'orario di apertura dello studio. Si era fatta nuovamente convincere dalle insistenze di qualche cliente. Si mise comodo nell'ampia poltrona e sollevò la cornetta.

«Avvocato, ho in linea la signorina Bellini» la voce di Maddalena tradiva una certa agitazione.

«Me la passi pure.»

«Avvocato...»

«Maddalena me la passi e si calmi, la prego.»

Ci fu un click sulla linea poi un segnale sonoro lo avvisò che aveva la linea.

«Buongiorno signorina Bellini.»

«Buongiorno un cazzo brutto pezzo di merda! Cosa cazzo vuol dire pignoramento presso terzi! Cosa cazzo avete fatto! Cosa cazzo vi dice quello scroto che avete al posto delle teste! Che c'entrava Giulia?! Mi vuoi dire perché tu e quel pezzo di merda vi divertite a rovinare la vita degli altri? Se la prenda con me! Bastardo!»

«Signorina si calmi, la prego. Comprendo che sia alterata, ma la prassi in questi casi prevede l'immobilizzazione di tutti i crediti, anche quelli, appunto, presso terzi.»

«Ficcatela dove dico io la prassi! Vaffanculo! Vaffanculo tu e quel bastardo! Testa di cazzo! Teste di cazzo del cazzo!!»

«La Legge, signorina, prevede che l'insolvenza sia perseguibile e perseguita. Lei ha ricevuto notifica del credito, ignorato i solleciti e quindi abbiamo dovuto procedere.»

«Solleciti? Che solleciti?»

«I tre solleciti a trenta, quarantacinque e sessanta giorni inviati al suo domicilio.»

«Che domicilio?»

«Dove risulta residente.»

«Non mi è arrivato niente! Senta, voi non potete pignorare il conto di Giulia!»

«Temo sia già stato fatto. A scopo preventivo ovviamente. Una volta fatti i debiti accertamenti, se non ci saranno evidenze, verrà sbloccato.»

«La faccia poco lunga! Quanto tempo?»

«Se mi fa contattare dal suo legale potremo parlare e fissare un incontro preliminare.»

«Non ce l'ho un legale. Non ho i soldi da dare a mio padre, figurati pagare un altro vampiro!»

«In questo caso dovremo attendere che il giudice le assegni un difensore d'ufficio.»

«Quanti giorni?»

«Giorni? Almeno due mesi direi, ma l'intera procedura richiederà, temo, oltre un anno.»

«Cosa cazzo dici! E Giulia con cosa lo paga l'affitto? E la spesa? Ha tutti i suoi risparmi sul conto che le avete congelato!!»

«Non so che dirle, io seguo solo le procedure standard di Legge.»

«Standard una bella minchia! Questa è persecuzione! Intimidazione! Non potete farlo! Vaffanculo! Mi passi mio padre! Ha sentito! Voglio...»

Orazio Berardi attaccò e tornò a guardare il suo ficus. Ora che era seduto poteva vedere una foglia secca nascosta sotto le altre.

Il telefono tornò a squillare.

«Avvocato è nuovamente Lisa Bellini» il tono di Maddalena era quasi una supplica. Quella benedetta segretaria era davvero troppo sensibile.

«Le dica che sono occupato. Se ha altri dubbi può farmi chiamare dal suo legale oppure attendere l'assegnazione d'ufficio.»

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