Capitolo 105 - Miss Bellini, lei è licenziata

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Giugno era appena iniziato e tra pochi giorni sarebbe stato il suo compleanno.

Lisa quasi non ci credeva che l'estate era di nuovo alle porte e che era trascorso quasi un anno da quando era finita la prima volta sulle ginocchia del crucco rompipalle che poi si era trasformato nell'uomo più meraviglioso che avesse mai incontrato. Anche se era ancora un rompipalle.

«Uffa!» brontolò e lasciò cadere il libro a terra. «Non mi va di stare qui a fare la muffa.»

Michael sollevò lo sguardo dalla sua lettura. «I grandi classici non ti entusiasmano più? Ieri eri tutta contenta.»

Lisa guardò il libro riverso a terra, "Harry Potter e la pietra filosofale", e sbuffò. «Ho visto il film. So già come va a finire. E stare qui a leggere è una palla!»

«Lisa» la richiamò lui.

«No!» protestò lei, agitandosi sulla sdraio. «Io volevo andare al mare!»

«Potevi andare con Giulia e Teo.»

Lisa mise il broncio e incrociò le braccia. «Non volevo andarci senza di te.»

«E così hai deciso di rimanere qui.»

«Ma io volevo andare al mare!»

Michael tornò a leggere. Lisa, vedendosi ignorata, sbuffò rumorosamente e riprese controvoglia il libro.

«Facciamo un bagno in piscina?» propose dopo poco più di tre pagine.

«L'acqua è troppo fredda peri miei gusti, ma tu fa' pure.»

Lisa si girò a guardarlo.

«Preferisci leggere piuttosto che stare con me?»

«Mi piace stare qui con te a leggere» disse Michael.

Lisa lo osservò girare pagina e continuare a ignorarla. Di norma le piaceva l'aria concentrata con cui si dedicava alla lettura, ma ora la trovava irritante. Si annoiava, e diventava irrequieta quando si annoiava. Aveva voglia del suo Daddy oppure di Mr Berger.

Dopo un attimo di indecisione decise per il secondo.

«Vado a prendere qualcosa da bere» annunciò alzandosi. «Vuole qualcosa Mr Berger?»

«Sì, qualcosa di fresco. Un succo di frutta. Grazie.»

«Arriva subito.»

Miss Bellini entrò in casa con un sorriso sulle labbra. Stava per ricevere tutta l'attenzione del suo Mr Berger, ne era sicura.

***

Non appena Lisa fu scomparsa alla vista, Michael abbassò il libro e socchiuse gli occhi per ritrovare la calma. Quello che doveva fare si stava rivelando più difficile di quanto si fosse aspettato e Lisa che si divertiva a provocarlo certo non aiutava a creare la giusta atmosfera.


«Glielo dirò oggi» aveva dichiarato quella mattina, al telefono.

Gli era uscito fuori netto, provocato dall'ennesimo accenno sull'argomento. Da giorni, ogni volta che si sentivano, Helga continuava a fare vaghi riferimenti, anche se mai in maniera diretta.

Due giorni prima le aveva chiesto di astenersi dal parlarne e lei si era finta indignata. Era arrivata a rinfacciargli che era lui ad avere la coda di paglia. Era stata così brava che non aveva saputo come replicare.

E quella mattina, Helga lo aveva fatto di nuovo, in modo del tutto smarcato, ma tanto vago da non essere possibile smascherarla. Giusto qualche parola buttata nella conversazione. Helga aveva un vero dono in quello. E così lui era sbottato. «Glielo dirò oggi.»

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