Lisa e Giulia si sentivano ogni giorno al telefono per gli aggiornamenti sugli avvenimenti di Vienna. Incredibile ma vero, Lisa sembrava essere riuscita a farsi perdonare. Negli ultimi giorni le cose tra lei e Michael andavano sempre meglio e il pericolo di una rottura sembrava scampato.
Giulia voleva molto bene a Lisa ed era felice che tutto si fosse risolto, ma non era stata così ottimista quando tutta la storia di Bucarest era saltata fuori. In tutta onestà non avrebbe mai scommesso su una felice conclusione della crisi. Più di una volta Lisa aveva dato prova di non saper chiedere scusa e di norma ci si mettevano anche il suo caratterino e la sua linguaccia a complicare le cose.
Più di tutto il resto, più di tutte le lacrime e dell'averlo inseguito fino Vienna, era il fatto che fosse riuscita a contenersi a dare una misura di quanto tenesse a Michael.
Giulia era felice per Lisa, ma l'amica le mancava. Da quando si conoscevano non erano mai state separate per periodi così lunghi e il fatto che Lisa non avesse fatto il minimo accenno a una data di ritorno iniziava a farle temere che la loro separazione potesse diventare una cosa permanente. Se Lisa si trasferiva in pianta stabile a Vienna la loro amicizia sarebbe cambiata.
Quella notte Giulia fece un incubo su quella sua paura. Sognò Giro che suonava alla porta, non per consegnare una pizza, ma per prendere tutte le cose di Lisa e portarle via. Sognò di cercare di fermarlo, ma Giro, vestito come Michael Berger, continuava a salire e scendere implacabile fino a lasciare la camera di Lisa vuota. Nel sogno Lisa la guardava, ferma sulla porta, a braccia conserte come quando era arrabbiata e si chiudeva a riccio. Giulia provò in tutti i modi a fermarla, ma alla fine lei se ne andò sbattendo la porta.
Si destò di soprassalto con ancora in testa il suono della porta che si chiudeva. Si volse verso Teo, ma il letto era vuoto. Doveva essere già uscito e l'aveva lasciata dormire. Prese il telefono. Erano le otto e quaranta.
Il rumore improvviso dell'acqua che scorreva in bagno la fece sobbalzare.
«Teo?» chiamò, ma non ottenne risposta.
Uscì dal letto e si affacciò alla porta. La prima cosa che vide fu un borsone a terra. Era il borsone di Lisa.
«Lili!» chiamò e uscì nel corridoio, bloccandosi subito dopo.
C'era nuovamente il profilo delle ampie spalle di Michael a occupare il tavolo di cucina. Sbalordita e ancora un volta in mutande, fece per ritirarsi, almeno per recuperare la dignità dei pantaloni, ma Michael si voltò.
«Buongiorno Giulia» la sua voce profonda la inchiodò sul posto.
«Sì... 'giorno» annuì e spinse più giù possibile la vecchia maglia di Teo.
La porta del bagno si aprì alle sue spalle. «'Giorno dormigliona» la salutò Lisa.
«Quando siete arrivati?» domandò Giulia, ancora troppo impegnata a vergognarsi per poter reagire adeguatamente.
«Non avevi avvisato Giulia del nostro arrivo?» domandò Michael accigliato.
«No» risposero entrambe, ma con toni diversi.
«Lisa.»
«Volevo farle una sorpresa» si strinse nelle spalle Lisa osservando Giulia come se si fosse accorta solo in quel momento che era in mutande. «Bella maglia» le sorrise.
Giulia soffocò una risposta a tono, solo in virtù della presenza di Michael.
«Vuoi del caffè?» le domandò Lisa, divertita dal suo imbarazzo. «Appena messo sul fuoco.»
«Sì, lo prendo» annuì Giulia, scoccando un'occhiataccia a Lisa prima di ritirarsi in camera per indossare qualcosa di decente.
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Miss Bellini
RomanceMichael Berger è un uomo maturo con una vita ordinata, amante delle regole e del controllo. Il divorzio da Helena turba la sua vita abitudinaria, ma sarà Lisa Bellini a sconvolgerla. Dall'incontro casuale nasce una strana dinamica personale e lavora...