Capitolo 58 - Il capodanno di Lisa ...3

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Tre ore prima che Michael atterrasse a Napa, Lisa scendeva dalla macchina davanti al locale di Cezar guardandosi attorno nervosa.

Katalina si attardò a scambiare qualche parola con Juliana che le aveva accompagnate e poi si diressero verso l'ingresso di servizio.

«Non volevo trascinarla nei guai con noi» disse Lisa. «Non dovevamo accettare i suoi soldi.»

«Non mi sembra che avessimo altra scelta» replicò Katalina poi si fermò nel mezzo del vicolo. «Ma tu credevi davvero che correre fin qui sarebbe bastato a toglierlo dai guai?»

«Lui mi ha solo detto che tu lo avresti aiutato e sono qui perché tu mi hai riattaccato in faccia senza dire un cazzo! E comunque non cambia il fatto che non ce li ho, i fottuti soldi!»

Katalina sorrise scuotendo la testa. «Mi devi proprio dire a che cazzo pensavi quando hai sputato sui soldi della tua famiglia. Eri stufa di fare la bella vita? Stanca di non avere problemi?»

«Non sono cazzi tuoi!» replicò secca Lisa.

Katalina la squadrò e Lisa sostenne il suo sguardo. Nessuna delle due si risolse a cedere per prima, interruppero il confronto solo per riprendere a camminare.

Un energumeno stazionava davanti all'ingresso, un'anonima porta di ferro. Scambiò qualche parola con Katalina, riferì all'auricolare e dopo aver avuto conferma aprì loro la porta.

Un secondo uomo le guidò oltre un chiassoso e frenetico locale cucina, lungo il dedalo di corridoi, e quindi aprì loro la porta di un piccolo spogliatoio. C'erano già altre ragazze, due nude urlarono contro l'uomo appena entrato che non sembrava troppo intenzionato ad andarsene in fretta. Sorridendo strafottente rispose loro qualcosa mentre continuava a guardarle, una rise mentre l'altra andò a spingerlo fuori. Tornando indietro la ragazza si fermò a guardarle. Era molto graziosa, erano tutte molto carine.

Le salutò e fece loro una domanda. Lisa si voltò automaticamente verso Katalina. Ci fu un breve scambio di convenevoli poi un'altrettanto breve conversazione.

«Ci ha chiesto se siamo nuove e poi ci ha detto di sceglierci un armadietto per lasciare le nostre cose.»

«Tutto qui?»

«Ha detto anche di non far caso a quello che ci ha accompagnato, che è un cazzone, ma questo suppongo lo avessi intuito anche da sola.»

«Non dovremmo parlare con Cezar prima?»

«Il bastardo non ci renderà la cosa facile.»

Detto questo Katalina iniziò a spogliarsi e Lisa la imitò. Tolse il piumino, le scarpe da ginnastica, i pantaloni e i calzini, sotto indossava già il perizoma e il reggiseno nuovi.

Per il viaggio non aveva portato niente di sexy quindi si era dovuta comprare un completo nel negozio di Juliana. Un completo nero coordinato perizoma, giarrettiere e reggiseno a cui aveva aggiunto delle belle calze e poi delle scarpe nere con il tacco prese in un negozio, consigliatole sempre da Juliana. Spesa totale più di duecento euro, praticamente tutti i soldi che si era portata dietro.

Tenne addosso la felpa, in parte perché l'idea di spogliarsi in quel posto non le piaceva, in parte perché aveva in tasca uno dei due rotoli da quattromila euro che Juliana aveva dato loro e che a loro volta avrebbero dovuto dare a Cezar.

Allacciandosi la giarrettiera e infilando le calze ripensò ancora a come Juliana si fosse offerta di aiutarle. Probabilmente l'aveva fatto solo per l'amicizia con Katalina, ma era stato un gesto generoso.

Katalina le aveva promesso che avrebbe riavuto tutti i suoi soldi con gli interessi prima dell'estate e poi le due si erano abbracciate. Vederle in quel modo le aveva fatto pensare a Giulia e a quanto le mancava. Era felice che non fosse lì a urlarle contro e a dare di matto per cercare di fermarla, ma le mancava.

Miss BelliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora