Capitolo 4 (parte due)

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Leanna

La campanella suonò, la prima ora era finita, e per mia sfortuna avevamo un'altra ora di letteratura. Sentii bussare alla porta e mi voltai a guardare.

«Avanti!»

«Buongiorno Leslie, buongiorno ragazzi!» Entrò la preside, e quando entrava in classe era per qualche comunicazione importante.

«Buongiorno, Bertha», la voce della professoressa era così docile che avrei voluto fosse così anche quando parlava con noi.

«Ho l'inserimento di un nuovo studente, e una ragazza da far entrare con la giustifica»

Ero felicissima: Abby finalmente era arrivata! Non vedevo l'ora di vederla.

«Perfetto! Li faccia entrare»

Abby entrò, e i miei occhi si illuminarono; ricambiò lo sguardo e mi sorrise, perplessa di vedermi in piedi accanto alla cattedra con Spike accanto.

«Vai pure a sederti Abby», le indicò il suo posto, mentre con lo sguardo cercava un banco vuoto per lo studente nuovo. Notai che ce n'era solo uno in fondo alla classe.

Entrò il ragazzo nuovo e rimasi paralizzata. "Non ci posso credere... questo è un incubo!". Chiusi gli occhi riaprendoli subito, sperando che fosse un'altra delle mie stravaganti allucinazioni di quei giorni.

«Lui è Gabriel», la preside gli appoggiò una mano sulla schiena.

«Salve professoressa», Gabriel le fece un cenno con la testa, senza abbassare lo sguardo dal suo viso.
«È un piacere poterti presentare alla classe durante la mia ora», sorrise.

La fissai a bocca aperta, davvero sbalordita dal suo tono amichevole.
«Si, proprio un vero piacere!», sussurrai irritata dalla sua presenza. Purtroppo, il mio commento non tanto piacevole risuonò per la classe senza rendermene conto.

«Lo conosci, Leanna?»

Maledissi la mia boccaccia, quel giorno mi stava portando davvero solo sciagure.

«Abbiamo già avuto modo di conoscerci», Gabriel s'intromise e le sorrise.
«L'ha chiesto a me!» Lo fulminai davvero irritata. Di colpo vidi tutti gli occhi puntati su di me.

«Interessante...», la professoressa si voltò verso Spike, «vai pure a sederti, cambio di ruolo, Gabriel farà Renzo», tornò a guardarmi, «così, studiando insieme le parti della recita, avrete modo di conoscervi meglio»

Incominciai ad agitarmi. Insieme?! Io e lui?! Il mio Renzo?! No. Assolutamente no! Non stava succedendo veramente, non a me. Mi avvicinai subito alla professoressa, cercando di convincerla a lasciare Spike nel ruolo di Renzo.

«Basta, Leanna! Così ho deciso e così si farà!»

Mi cadde il mondo addosso... Gabriel era diventato una persecuzione, più non lo volevo e più ce l'avevo in mezzo ai piedi. Cosa avevo fatto di male?

«Prendete quel banco in fondo e mettetelo nella terza fila»
Guardai i miei compagni seguire gli ordini della professoressa, e notai che il banco venne posizionato nella fila a destra della mia, vicino a Tom, una persona molto gentile e amante dello studio proprio come me.

«Ora andate a sedervi e riprendiamo la lezione», la professoressa guardò me e Gabriel, indicandoci i banchi con la mano, poi mise le mani dietro la schiena e girò per i banchi.
«Come vi stavo accennando, a fine mese ci sarà una recita, e ogni classe porterà un romanzo storico italiano; noi porteremo I Promessi Sposi, dove saranno protagonisti Leanna e Gabriel».

Mi voltai a guardarlo e vidi il suo sguardo già su di me. Rimasi per qualche secondo a fissarlo in mal modo e poi tolsi lo sguardo evitandolo, anche se con la coda dell'occhio notai che continuava a fissarmi.

«La storia narra di due popolani del territorio di Lecco, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. Dovrebbero sposarsi, ma il loro matrimonio viene impedito dal capriccio di un signorotto locale, Don Rodrigo, che si invaghisce di Lucia; questo ruolo lo farà Spike».

Spike si voltò a guardarmi facendomi l'occhiolino, gli sorrisi e nel momento stesso in cui lo feci Gabriel si voltò a guardarmi; abbassai lo sguardo e scarabocchiai sul block notes.

«Invece, Don Abbondio, il prete che viene minacciato da Don Rodrigo, lo farà Tom», lo indicò e vidi che esultò contento. «Lucia, intanto si rifugia in un monastero a Monza da dove viene ugualmente rapita da un potente signore, l'Innominato, e quel ruolo lo assegno a Lucas».

Pensai a quanto fossi sfortunata: Spike faceva la parte di uno che mi desiderava, ma non poteva avermi; Lucas un uomo che mi rapiva; Gabriel l'uomo che avrei amato e sposato.

Peggio di così non mi poteva andare.

«Lucia tocca il cuore al terribile signore, che si converte e la libera restituendola alla madre, Agnese, che la farà Grace. Finiremo con il fatto che si abbatte la peste sul Milanese e che uccide tra gli altri Don Rodrigo, così finalmente i due, Renzo e Lucia, possono sposarsi», prese i fogli sulla scrivania e li passò a Lucas, «distribuiscili solo a chi deve fare la recita».

Una volta che mi arrivò il foglio iniziai a leggere le parti e le conversazioni. All'improvviso impallidì: bacio tra Renzo e Lucia. Il mio cuore iniziò a battere con più forza, le mani iniziarono a sudare e l'imbarazzo mi fece bruciare le guance.

Avrei dovuto baciare Gabriel?!

Arrossii, sperando che nessuno mi stesse guardando, e iniziai a mangiarmi le unghie dall'agitazione.

Gabriel di colpo si alzò andando dalla professoressa. Era girato di spalle e non riuscii a capire cosa le stesse dicendo, vidi solo la professoressa annuire di continuo.
Tornò al posto con uno sguardo serio e le mascelle contratte, come se fosse nervoso e irritato da qualcosa.

«Ragazzi, cambio di ruolo, Renzo lo farà Spike e Gabriel farà Don Rodrigo. Mi raccomando studiate bene le parti che trovate sul foglio», chiuse il libro e la campanella suonò.

Finalmente quelle due ore stremanti erano finite e potevo rilassarmi, visto che avevamo quindici minuti di pausa. Si alzarono tutti impazienti di uscire dall'aula, e li guardai rimanendo seduta a fingere di sistemare le cose sul banco, anche perché l'unica cosa che realmente stavo cercando di sistemare erano i miei pensieri.

Cosa aveva detto Gabriel alla professoressa? E perché aveva cambiato i ruoli? Sicuramente era stata una sua richiesta, ma come ci era riuscito a farle cambiare idea?

Magari aveva letto del bacio e non voleva farlo, neanche se fosse stato per la recita. Però la professoressa non avrebbe accettato una motivazione del genere... mille domande mi frullavano per la testa e non riuscivo a darmi neanche una sola risposta. Sbuffai davvero infastidita.

«Leanna!»

Alzai lo sguardo e vidi la professoressa guardarmi con dolcezza.

«Esci a prendere una boccata d'aria». Disse con un tono estremamente gentile.
«Sì, vado subito!» Mi alzai e mi avviai verso la porta.

«Buona giornata!»

«Grazie, anche a lei!» Uscii dalla porta di corsa, e una volta fuori mi stupii del comportamento della professoressa.

Iniziai a camminare e vidi Abby appoggiata al muro davanti alla porta d'uscita che sicuramente mi stava aspettando.

La fissai: era ciò di cui avevo bisogno in quel momento, volevo un suo abbraccio, semplicemente l'affetto della mia migliore amica.

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*Nota autrice*
Domani pubblicherò il prossimo capitolo! ❤️‍🔥

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