Gabriel
«Nate...», mi misi a sedere su un tronco di un albero caduto a terra, scioccato da quello che era appena accaduto.
Eravamo in un bosco, proprio in quello che avevamo già percorso mesi prima quando eravamo arrivati sulla terra. Eravamo in cerca degli schiavi, ed ero certo che fossero passati di lì. Pensai alla conversazione avuta con Lea e mi sembrò surreale.
Non poteva essere vero.
«Che succede?» Nathan si avvicinò.
«Lea mi ha appena parlato con la mente», mi voltai a guardarlo e come poteva immaginare, aveva la mia stessa espressione turbata sul volto.
«Non è possibile... nessun angelo ha il potere mentale»
«Lo so, infatti c'è qualcosa che non mi convince»
«Che vuoi dire?»
«Mi ha detto che sono tornate da scuola perché oggi Lea ha preso per il collo Faith, e da quello che mi ha spiegato voleva ucciderla. Qualcosa non quadra»
«Ha preso per il collo Faith?! Stai scherzando?! Non può essere!»
«Infatti, non è da lei. Sono sicuro che c'è qualcosa che ancora non sappiamo»
«Cosa ci potrà mai essere, Gabriel?»
«Non lo so, ma lo scoprirò», mi alzai e mi incamminai, «andiamo a cercare quelle bestie!»Ci trovammo in una città vuota, non c'era neanche un cartello che potesse dare qualche informazione, sembrava tutto morto e abbandonato da anni.
«Dobbiamo dividerci», Nathan si guardò in giro, sperando di trovare qualcosa.«Sì, ci vediamo qui tra un'ora, e se ci dovesse essere qualche problema cerca di farmelo sapere in qualche modo»
«Anche tu, Gabriel», mi guardò intensamente.
Annuii con la testa e me ne andai nella direzione opposta alla sua.
Sapeva che se avessi visto uno schiavo non glielo avrei fatto sapere, così d'affrontarlo da solo per non mettere a rischio la sua vita, e questo lo preoccupava.Entrai in un vicolo cieco, vidi cassonetti dell'immondizia ovunque, bottiglie di vetro per terra e mozziconi di sigarette. In quel posto regnava il silenzio. Mi guardai attorno sentendo la presenza di qualcuno. Osservai la strada della città ancora deserta: nessuna persona, nessun movimento, nessuna macchina. Aggrottai la fronte e ritornai a guardare il vicolo.
Rimasi paralizzato, senza riuscire più a respirare.
Raphael era davanti a me, immobile che mi fissava con sguardo duro. Portava un jeans nero, con la mia maglietta nera a maniche corte, e notai un tatuaggio nuovo sul braccio: tre spade legate insieme da una catena. La sua oscurità sembrò essere aumentata, e la luce nei suoi occhi era diversa.
Mi mancò l'aria, ma cercai di non fargli capire quanto la sua presenza mi stesse destabilizzando. Per tutti quegli anni non ero riuscito a dimenticarlo, neanche per un solo secondo, e ora era lì: il mio fardello più grande. Lo fissai intensamente sperando di ritrovare quell'amore che ci aveva sempre tenuti uniti, ma purtroppo, non fu così. L'unica cosa che mi mostrò fu i suoi occhi neri, oscuri come il male.
«Mi hanno detto che non sei stato un bravo angioletto... a quanto pare, comportarti bene non è proprio nella tua indole», Raphael sorrise malizioso iniziando a provocarmi.
«E tu, invece?» Indicai il tatuaggio sul suo braccio.Lo avevo identico sul costato: me lo fece Derrien rivelandomi che anche lui lo aveva sulla schiena, e me lo fece proprio per questo, per mostrarmi quanto fossi importante per lui. Ora il mio posto lo aveva preso Raphael, e non riuscii ad accettarlo, perché sapevo la personalità di Derrien e per uno come mio fratello sarebbe stata la sua rovina.
«Alla fine è riuscito anche con te, ti ha fatto diventare il suo schiavo preferito»
«No, mi vede come uno alla pari, al suo stesso livello, per lui sono speciale!» Mi fulminò con lo sguardo sentendosi toccato dalle mie parole.
«Ti sbagli, che tu sia il preferito o no, rimarrai pur sempre uno schiavo e non sarai mai considerato più di quello, Raph»
«Un giorno diventerò il capo degli schiavi, tutto quello che è suo sarà mio!»
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Oltre le ali
FantasyL'ODIO ANNIENTA. L'AMORE SALVA! UN DESTINO IN GRADO DI SCONVOLGERE. UN'ESISTENZA DIVISA IN DUE MONDI. UN AMORE DISPOSTO A RISCHIARE TUTTO, ANCHE SE STESSI. Leanna, una giovane studentessa al secondo anno di università, incontra Gabriel, un nuovo arr...