Capitolo Undici: Chirone Vs Raoh

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I due guerrieri si studiano a vicenda, girando in tondo l'un con l'altro.
Raoh osserva minuziosamente Chirone, constatando che il suo avversario non possiede angoli ciechi.
Infatti la posizione di lotta del guerriero centauro, è pressoché perfetta è frutto di centinaia di battaglie.
Per quanto il guerriero di Hokuto si senta il più forte di tutti, non può fare a meno che riconoscere la grande abilità del suo avversario.

“Chirone, non fai che onorare la leggenda sulla tua persona! Per quanto io ti stia studiando non riesco a trovare un angolo cieco dove attaccarti!”
Dichiara con un certo entusiasmo e riconoscimento il guerriero di Hokuto.

“Devo considerarlo come un grande onore, detto dall'attuale successore della Divina scuola di Hokuto…” Dichiara Chirone.

“In realtà…” Risponde il guerriero in un impeto di sincerità. “Attualmente non mi posso considerare appieno il successore della Divina scuola di Hokuto. Infatti per quanto mi riguarda il titolo è in possesso a mio fratello minore, ovvero Kenshiro.”

“Avrei detto che fossi tu il rappresentante massimo!” Esclama sorpreso Chirone non aspettandosi una simile risposta. “È una estrema dimostrazione di umiltà da parte tua…”

"Già…" Risponde il guerriero sorridendo. “Umiltà! Un pregio che non ho mai pensato di possedere, e che forse non possiederò mai a pieno. Ma sappi che avrò sempre la consapevolezza di essere un grande guerriero, senza peccare di superbia o di arroganza.
Semplicemente sono l'uomo che è stato scelto dal cielo, per riportare la pace e l'ordine con questo pugno!”

Detto questo i due guerrieri si lanciano l'uno contro l'altro, Chirone cercando di caricare con la lancia, mentre Raoh decide di non evitare l'attacco ma di prenderlo di petto.
Infatti il guerriero ha calcolato e valutato il fatto che il suo avversario non è in grado di voltarsi su se stesso velocemente.
Possedendo un corpo da centauro, se il guerriero di Hokuto evitasse l'assalto e la colpisse lateralmente lo prenderebbe alla sprovvista.

Ma il guerriero di Hokuto non vuole facili scappatoie, e decide di scontrarsi direttamente col suo avversario.
Evita quindi l'affondo della lancia, e sferra un potentissimo pugno diretto al cuore del nemico.
Chirone aspettandosi la mossa alza il suo scudo, e raffigura la testa di medusa.
Il pugno impatta violentemente contro lo scudo, vibrando ad altissima frequenza.

Raoh viene raggiunto dalle onde sonore prodotte dallo scudo, sentendo una fitta al cervello tanto forte e violenta da costringerlo a tapparsi le orecchie.
Ma per quanto lui cerchi di bloccare le onde sonore, anche bloccando il nervo delle orecchie, la vibrazione penetra all'interno della scatola cranica infliggendo grande dolore e confusione.

“È inutile che tu ti copre le orecchie, le vibrazioni del mio scudo risuonano all'interno del tuo corpo. Non c'è modo che tu possa bloccare tutte le vibrazioni che vengono prodotte nell'aria!”
Gli spiega Chirone, mentre osserva il guerriero contorcersi dal dolore.

Raoh continua a sudare, mentre sente le vibrazioni risuonare all'interno del suo cervello.
E come avere un martello pneumatico che colpisce ripetutamente l'interno della scatola cranica.
Ma il guerriero di Hokuto non è ancora sconfitto, e decide di colpire a grande velocità lo scudo.
Una serie rapida in successione di pugni, che però producono vibrazioni sempre più forti.

“Che cosa credi di fare Raoh?” Domanda Chirone. “Non capisci che così aumenterai soltanto il tuo dolore?”

“Ma aumenterò anche le vibrazioni!” Risponde in modo beffardo Raoh.

Sulle prime Il centauro non capisce lo scopo del guerriero, ma poi comprende lo stratagemma del nemico.
Infatti gli attacchi di Raoh diventano sempre più rapidi, e lo scudo prende a vibrare sempre più forte, tanto che esso stesso si incrina.
Prima che Chirone possa levare lo scudo, esso va in frantumi esplodendo nell'aria.

Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora