Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria"

Capitolo Diciannove: Alba Di Guerra

Nella città di Memento sono passati ormai cinque giorni, e le forze congiunte dell'esercito di Hokuto e quello dell'esercito di Chirone, hanno creato una grande cinta muraria attorno alla città.
Ork sta attendendo l'arrivo di suo padre, che con la sua flotta navale sta circumnavigando il continente.
Infatti Orca Rossa porterà approvvigionamenti e supporto logistico attraverso il mare.

“Di questo passo mio padre arriverà per guerra iniziata…” Commenta il ragazzo pensieroso.

“Nessun problema Ork, significa soltanto che dovremo pazientare un po’...” Risponde estremamente calmo e rilassato il guerriero di Hokuto.

“Come intende affrontare la battaglia signore?” Chiede uno dei centauri rimasti a disposizione del re di Hokuto.

“È molto semplice!” Risponde Raoh voltandosi verso il centauro. “Accoglieremo a braccia aperte il nostro nemico, e falceremo chiunque oserà superare quella linea di confine!
Non un singolo nemico dovrà calpestare la terra della città di Memento! Io stesso userò queste mani per distruggere qualsiasi nemico che osa offendere la mia persona!”

Detto questo i soldati accelerano i lavori, creando una lunga paralizzata a difesa della città e dell'accampamento.
Però la mente del guerriero sa che il pericolo non proviene soltanto dalla terra, ma anche dall'aria.
Infatti durante la guerra contro Sauzer, il re di Hokuto aveva appreso dell'esistenza della flotta aerea.

Raoh era attualmente sprovvisto di battaglioni aerei, e non c'era tempo e modo di contattare il suo alleato Pacal.
Infatti per quanto l'alleato lasciato nel vecchio continente, possegga una grande flotta di guerrieri volanti, non sarebbe mai giunto in tempo per dare un supporto logistico al Re di Hokuto.
Di conseguenza Raoh deve inventarsi qualcosa, o rischiare che l'avversario abbia la meglio.

“Dobbiamo trovare un modo per invalidare la flotta aerea del nemico…”
Pensa tra sé e sé il guerriero, mentre passeggia nell'accampamento dei soldati.

Raoh mentre cammina viene attirato da una scena al quale non avrebbe mai prestato attenzione in situazioni diverse.
Il guerriero di Hokuto osserva come la grande ragnatela di un ragno, sia stata capace di catturare un grosso insetto ormai incapace di fuggire.
Il ragno quindi con tutta tranquillità si approccia all'insetto, e comincia a divorarlo e a nutrirsi di lui.

“Mmm potrebbe funzionare…” Pensa sempre tra sé e sé il guerriero.

Nel frattempo Ork è in contatto diretto con suo padre, e sta arrivando con una grande flotta navale mentre circumnaviga il continente di Lemuria.
Per quanto il figlio desidera che il padre arrivi più velocemente, Il pirata spiega che ciò non è possibile.
Infatti il continente è particolarmente grande, e le sue correnti marine estremamente strane e pericolose.

“Non avere timore figlio mio! Ho attraversato mari più violenti, e tempeste più lunghe.
Vedrai che giungerò in tempo per la battaglia, e con me ci saranno sorprese interessanti…” Dichiara il pirata con un sorriso sghembo.

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Nel frattempo l'esercito di Beowulf si sta avvicinando al bersaglio, e il generale ha ordinato al suo esercito di dividersi e prendere posizione.
Infatti le sue unità vengono divise nelle tre squadre principali.
La fanteria marcia compatta e diretta alla città di Memento, mentre la cavalleria compie un giro più largo, per colpire i fianchi della fortificazione e della città stessa.
Infine la flotta aerea ha il compito di prendere alle spalle il nemico, in quanto il mare offre una via di fuga rapida e sicura.

“Mio signore, desidera che chiamiamo la flotta marittima?”
Chiede uno dei dragonoidi, rivolgendosi al suo generale.

“No! Questo significherebbe chiedere un favore a quel dannato di Gilgamesh! No! L’esercito di Beowulf dimostrerà di essere capace di combattere da solo, senza il supporto di nessuno!”
Risponde secco Beowulf, che non vuole avere nessun tipo di debito con Gilgamesh.