Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria"

Capitolo Sessantotto: Ogai Vs Raoh.

Lo scontro tra Raoh e Ogai è appena incominciato. Il maestro della Sacra Fenice di Nanto sta per cominciare una battaglia all’ultimo sangue con un esponente della Divina scuola di Hokuto.
Il corpo di Raoh è teso per l’emozione, dato che era da molto tempo che non affrontava un avversario valido e potente.
Inoltre questa sensazione, questo brivido era dovuto alla consapevolezza di avere davanti un avversario in grado di ucciderlo.

“Sii……..” Dichiara sibilando Raoh, colmo di emozione. “Finalmente un avversario che posso chiamare tale!”

“Raoh! Sei sempre stato un guerriero nel sangue! I tuoi occhi fin da bambino, hanno bruciato di una luce diversa da quella di tuo fratello Toki.” Commenta Ogai, che in Toki aveva sempre visto una persona affine.

“Si io e mio fratello siamo sempre stati diversi…” Dichiara Raoh, mentre assume una posizione di difesa. “Lui non ha mai amato combattere e ricorrere alla violenza, eppure ha sempre ambito al desiderio di superarmi! Ed io per questa ragione, mi sono sempre impegnato al massimo, per essere il fratello maggiore che lui ammirava tanto!”

“Ed ora? Ora che sei in questo mondo, dopo essere morto in battaglia, quali ambizioni e desideri ti spingono Raoh?” Chiede Ogai, che assume una posizione di attacco.

“Quali desideri mi spingono?” Chiede Raoh, pensando seriamente alla domanda che gli è stata appena posta. “Desidero ardentemente superare me stesso! Inoltre voglio potermi confrontare con tutti i mostri che questo mondo offre!
Un giorno morirò, ma prima di allora desidero aver scalato la vetta e aver dimostrato a tutti e a me stesso di essere il migliore di questo mondo!” Risponde Raoh, alzando il dito puntando al cielo.

“Come sempre sei ambizioso Raoh…” Constata con sollievo Ogai, che ora è sicuro che l’animo del guerriero brucia ancora.
“Bene! In tal caso vediamo quanto la tua ambizione può spingerti lontano!”

Detto questo Ogai si lancia in avanti, portando in avanti il ginocchio sinistro e il gomito sinistro.
Uno scatto rapido, dove il guerriero di Nanto utilizza una tecnica letale e distruttiva.
Infatti per quanto la mossa sembri semplice, essa all’impatto provoca una distruzione degli organi interni, più lo strappo di tutti i muscoli addominali.

Ma Raoh non è un guerriero sprovveduto, ed ha previsto la mossa del guerriero di Nanto, ed esegue una perfetta contromisura.
Quindi porta in avanti il suo ginocchio e gomito destro, contrastando e parando la tecnica del maestro di Nanto.
I due colpi si annullano a vicenda, ma data la superiorità fisica di Raoh, il maestro Ogai viene spinto indietro.
Questo permette a Raoh di passare al contrattacco con un potente calcio laterale, portato con la gamba sinistra.

Ogai vede l’attacco arrivare, ma al posto di evitarlo come ci si aspetterebbe da un guerriero della sua stazza, esso va incontro al calcio senza alcuna esitazione.
Poco prima che Raoh riesca a colpire Ogai in faccia, il maestro di Nanto appoggiando entrambe le mani sulla caviglia di Raoh, la usa come leva per compiere un balzo in avanti.
Ogai esegue uno spettacolare salto mortale, atterrando alle spalle di Raoh.

“Notevole Raoh! Dimostri una capacità di adattamento strabiliante!”
Commenta Ogai, mentre atterra alle spalle di Raoh constatando le lesioni al suo gomito e ginocchio.

“Anche voi maestro Ogai siete veramente abile! Siete alquanto imprevedibile e letale…” Risponde Raoh, mentre una ferita a croce appare sulla sua spalla sinistra.

Infatti mentre Ogai stava atterrando alle spalle di Raoh, il guerriero di Nanto ha eseguito il taglio a Croce di Nanto.
Però il colpo è risultato superficiale, a causa del corpo massiccio e robusto di Raoh.
Probabilmente su un corpo più esile come quello di Kenshiro, il colpo sarebbe stato molto più incisivo.