Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria"

Capitolo Cinquantuno: L'ombra Di Kaioh

Al ritrovamento con le amazzoni, c’è un'aria estremamente tesa.
Raoh con braccia conserte ed occhi chiusi, può percepire con chiarezza un forte intento omicida che aleggia nell’aria.
La tensione proviene da Aura e dalle amazzoni, che non sembrano voler proprio d’accordo.
Raoh non capisce il perché, dato che dava per scontato che essendo tutte donne andassero d’accordo a priori.

“Quindi mi potresti ripetere chi sarebbero queste?” (cagne pensa intensamente Aura.)

“Siamo la valorosa tribù di amazzoni al servizio di Raoh-sama!”
(Risponde Themiskyra, pensando intensamente che Aura sia una troietta scialba e priva di valore.)

“Oh quindi sapete anche parlare!” Esclama con una espressione tesa al massimo la sibilla.

“E sappiamo anche combattere!” Risponde la regina, sfoggiando un sorriso falso ed estremamente teso.

Tutte e due le donne si osservano con un'espressione tirata, mostrando un falso sorriso, mentre ognuna delle due pensa a come eliminare l’altra.
Raoh nel frattempo non riuscendo a capire il motivo di tanta tensione, cerca di riportare l’ordine del giorno.
Infatti le amazzoni avevano due compiti importanti, ovvero radunare truppe e scoprire i punti deboli del castello.

“Quindi, potremmo parlare dei vostri progressi?” Chiede Raoh, con tono autoritario ma calmo.

“Oh ma certo!” Esclama la regina, tornando calma e seria a sua volta.

La regina quindi distende una grande mappa davanti al guerriero, mostrando la posizione centrale del castello.
La mappa rappresenta la parte superiore del continente, che è anche quello più abitato e controllato.
Il castello si presenta come una grande città fortezza, con cinque torri altissime e fortificate.

“La città possiede un sistema di difesa eccellente, tale che nessun nemico è stato capace di varcare i suoi cancelli.” Comincia a spiegare la regina. “Neppure le nostre spie più capaci, sono mai state capaci di entrare al suo interno, se non da prigioniere o da morte.
Crediamo abbia un sistema magico, capace di individuare minacce ed estranei pericolosi.
Inoltre le cinque torri sorvegliano ogni angolo del regno, e possono avvistare un esercito con giorni di anticipo.”
Spiega la regina, elencando i sistemi di sorveglianza.

“Beh forse per voi…” Commenta acidognola Aura. “Ma si dia il caso che potrei far entrare Raoh dalla porta principale, essendo la figlia della Regina Nera. In questo modo basterebbe concentrarsi sulla prima difesa e basta…” Dice la ragazza, gustandosi l’espressione rabbiosa della amazzone.

“Mmm no…” Risponde però a sorpresa Raoh, lasciando basita anche Aura.

“Perché no?” Chiede fortemente perplessa la ragazza, che non comprende perché voglia evitare di usare quel sistema.

“Perché sono il Re di Hokuto! E per quanto sarebbe facile e comodo, sarebbe decisamente noioso e non degno di un guerriero come me!
Inoltre ci stiamo dimenticando di un particolare…”

“Intendi gli ultimi due generali? Gilgamesh e il Generale Nero?”
Chiede la ragazza, che effettivamente si ricorda di loro due.

“Esatto…” Risponde Raoh, con lo sguardo rivolto alla mappa.

Mentre tutti sono in silenzio, incapaci di proferire parola o dire qualcosa di effettivo aiuto, Guibur il capo degli orchi si fà avanti.
Esso come tutti i membri della sua tribù riconosce la superiorità della forza del guerriero di Hokuto, ma crede anche che un guerriero deve dare atto alle sue parole attraverso le sue azioni.
E’ tempo di agire, non di meditare, almeno così pensa Guibur.

“Il clan delle Asce Rotte è pronto a seguirti nostro signore!” Dice Guibur, inchinandosi. “Se è un castello a preoccuparvi, allora noi lo assedieremo e lo tireremo giù mattone dopo mattone!”