Capitolo Trentanove: Raoh Vs Amiba

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Hana intrappolata in una gabbia per animali si dimena a più non posso, cercando di liberarsi.
Purtroppo la piccola tanuki non è capace di assumere una forma diversa, sia perché non si è ancora esercitata, sia perché si tratta più che altro di una illusione per ingannare i nemici.
Per quanto cerchi di forzare la porticina non riesce ad aprirla, tanto che si mette a urlare disperata.

“Vi prego aiutatemi! Non voglio morire!!!!” Dice piangendo la bambina.

“Smettila di fare casino mocciosa!” Dichiara un balordo al servizio di Amiba, che fà la guardia ai suoi prigionieri. “Se tu non l’avessi capito, sei il prossimo esperimento del sommo Amiba! Yahahahahah!”

Mentre il balordo si diverte a infierire sulla piccola, tormentandola con una bastone di metallo, ecco che la porta viene sfondata di colpo.
Il balordo si volta stupefatto, afferrando prontamente la sua balestra per uccidere chiunque abbia osa entrare.
Davanti a sé però trova un uomo con lo sguardo di un demone, che brilla di luce propria illuminando la stanza.

“Hei chi sei tu?!” Chiede il balordo, puntando la balestra contro Falco.
“Non fare un solo passo, o giuro che ti uccido!” Dice cercando di intimidirlo.

“Libera la piccola tanuki…” Dichiara freddo e autoritario Falco. “E prometto che avrai una morte rapida…”

“Bastardo! Come osi minacciarmi!” Dice il balordo, che spara il dardo contro Falco.

Il dardo vola silenzioso e rapido, ma viene intercettato da Falco utilizzando due dita.
Utilizzando la tecnica di Gento, delle Presa delle dita Celesti, il guerriero spezza con estrema semplicità la freccia.
Il balordo quindi getta la balestra, ed afferra un pugnale ricurvo con il quale carica il guerriero.

“Peccato, avevi avuto la tua possibilità…” Dichiara Falco, i quali occhi si illuminano di una luce propria.

Il balordo viene investito dall’aura omicida di Falco, percependo la morte imminente calarsi su di lui.
Non potendo fare assolutamente nulla, il balordo viene afferrato al volto dalla mano del guerriero di Gento.
Falco constata che la piccola tanuki sta bene, e dopo aver sorriso brevemente, torna severo sul balordo.

“Dove eravamo rimasti? A si! Stavo per ucciderti!” Dice Falco, che preme le dita attorno alle tempie del balordo, frantumando il cranio.

Poi una volta frantumate le ossa della testa, senza però uccidere l’uomo, Falco usa il suo spirito per dare fuoco ad esso.
Il balordo prende a rotolare per terra, mentre le fiamme lo consumano poco a poco in una morte inesorabile e spietata.
Falco quindi lascia dietro di sé l'uomo, che urla dal dolore fino a spegnersi definitivamente.

“Attenta piccola Hana! Ora apro la gabbia!” Dice Falco, mentre usando il suo spirito avvolge la mano.

Con un colpo secco di karate, Falco apre la gabbia liberando la piccola Tanuki.
Essa esce piangendo e piena di gioia, mentre Falco la consola in un braccio paterno e affettuoso.
Mentre la piccola si sente al sicuro, il guerriero di Gento si guarda attorno, osservando silenzioso i macabri trofei dello scienziato folle.

“Signor Falco!” Dice la piccola, richiamando l’uomo. “Dov’è lo scienziato cattivo? Lo avete ucciso?”

“Oh non preoccuparti di Ameba, volevo dire Amiba…” Dice Falco, inginocchiandosi e accarezzandole la testa. “Proprio in questo momento Raoh si sta occupando della faccenda, e stai sicura che si sbarazzerà velocemente di quell’idiota incopetente.”

Detto questo, Falco si mette ad osservare una serie di documenti, dove trova quello che cerca, ovvero il mandante del tutto.
Nel frattempo Raoh sta portando avanti il suo scontro con Amiba, che ha dimostrato di possedere una nuova abilità.
Infatti il corpo di Amiba ora possiede una peculiarità, che sembra renderlo immune alle tecniche Hokuto.

Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora