Capitolo Sessantuno: La Prova Dei Sette Picchi

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Raoh appare ai piedi del tempio grazie ai poteri di teletrasporto di Vex.
Il ragazzo demoniaco è leggermente spossato, in quanto i teletrasporti consumano molta energia, soprattutto quando deve fare spostamenti lunghi e in zone protette da potenti barriere.
Davanti a loro una immensa scalinata che risale la parte finale della montagna, che è la più alta del mondo.

“Benvenuto a Hara Berezaiti!” Dichiara Vex, mentre ha il fiato corto a causa dell’altezza della montagna. “La cima più alta del mondo, con i suoi 10.000 metri è la montagna più alta del passato del mondo…”

“10.000 metri? Sapevo che fosse l’Everest a essere la montagna più alta del mondo…” Dichiara Raoh, mentre osserva dall’alto del fianco un mare fatto di nuvole bianche.

“Ma mi ascolti?” Chiede seccato Vex. “Ti ho detto del passato del mondo! Questa montagna esisteva ai tempi dei dinosauri, ora da voi sarà poco più di una collinetta…” Ribadisce Vex, scocciato di essere contestato.

“Oh ok….” Dichiara Raoh, che torna a fissare il tempio.

I due quindi prendono a camminare lungo il fianco della montagna, salendo lungo i gradini.
Raoh sembra continuare a pensare a qualcosa, tanto che sembra rimuginare a qualcosa.
Vex che si infastidisce facilmente, si ferma di colpo e pretende di sapere il perché il guerriero sembra così rumoroso.

“Si può sapere che cosa c’è che non va?” Chiede Vex, piuttosto irritato.

“Beh pensavo che il tuo potere è veramente noioso…” Dichiara Raoh, che commenta l’abilità di teletrasporto. “Cioè, che gusto c’è nel arrivare qua senza scalare la montagna?”

“Ehhhhhhh??????” Chiede Vex, inchinando la testa di lato e fissando dal basso verso l’alto Raoh. “Vuoi forse che ti riporti alla base della montagna? Così che ti fai una bella scarpinata, e magari tra un mese arrivi in cima?” Conclude infuriato il ragazzo.

“E’ una possibilità?” Chiede serio Raoh.

“Cazzo no!” Risponde allibito Vex, incredulo dalla semplicità di Raoh.
“Vuoi veramente perdere così tanto tempo? Ma sei scemo o cosa?”

“Senti!” Dichiara con convinzione Raoh. “Io sono forte come almeno 1.000 uomini! Quindi se la montagna è alta 10.000 metri, io in soli 10 giorni sarei certamente in cima!”

“Ma che razza di conti ti sei fatto?!” Sbraita Vex, scioccato dalla frase senza senso del guerriero. “In ogni caso ormai siamo qua! E con il cazzo che ti riporto di sotto!”

“Beh d’altronde sarebbe veramente sconveniente…” Dichiara Raoh, che con sguardo serio ha percepito qualcosa alle sue spalle. “Visto che sono venuti a darci un caloroso benvenuto.”

Vex osserva come alle spalle di Raoh, sono apparsi migliaia di uomini.
Tutti sono al massimo della loro forma fisica, con corpi temprati come l’acciaio e uno spirito indomabile da veri guerrieri.
Essi sono tutti allievi e maestri della Sacra scuola di Nanto, che hanno risalito la montagna per poter allenare e perfezionare la loro tecnica.
Raoh riconosce nei loro occhi, un vero ardore guerriero, che non può fare altro che lodare.

“Siete i benvenuti!” Dichiara un maestro di Nanto, con la testa rasata e una lunga treccia dietro la nuca. “Io sono il maestro Hyun-woo, e sono il guardiano dell’ingresso della Sacra scuola di Nanto! E se desiderate varcare questa porta, dovrete darmi dimostrazione di forza!”

Il maestro Hyun-woo quindi compie un balzo verso Raoh, planando come un maestoso uccello.
Raoh riconosce la tecnica, ovvero quella del Gabbiano di Nanto.
Detto questo il guerriero di Hokuto sferra subito un potente attacco, con il quale vuole chiudere immediatamente la partita.
Ma Hyun-woo è un maestro della lotta aerea, è compie un movimento impossibile.

Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora