Capitolo Quindici: La Missione Di Kaioh

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Lontano dalla capitale, si trova un piccolo villaggio abitato per lo più da umani e coboldi.
I coboldi sono creature dalle fattezze canine, alti come dei nani, e con una grande predisposizione al lavoro di squadra.
Qui assieme agli uomini hanno creato una piccola realtà locale, asservita al volere della regina nera.

Il villaggio è circondato da grandi campi coltivati, e un piccolo fiume scorre vicino ad esso.
Il suo clima è mite e sereno, tanto che capita che i cavalieri della regina nera decidano di trascorrere lì i propri giorni di licenza.
Ed ecco che una giovane cobolda, stia trasportando un grande cestone di panni sporchi da lavare.

“Uff uff..” sbuffa con fare annoiato la ragazza. “Quanto sono pesanti, questi vestiti…”

Ma sebbene si lamenti, la giovane cobolda non perde tempo a lavorare.
E quindi uno dopo l'altro lava i vestiti nel torrente, con acqua e sapone.
Assieme a lei arrivano altre ragazze del villaggio, e tutte insieme con allegria si preoccupano di lavorare al meglio.
Ma ecco che un'oscura presenza si avvicina al villaggio. Un gruppo di banditi in cerca di facili prede.

“Guarda capo! Come ti dicevo è un piccolo villaggio, ma estremamente ricco e colmo di prelibatezze!” Parla alla creatura oscura, mentre si rivolge al proprio signore.

“Gia! gia! I miei occhi vedono un piccolo tesoro incustodito! Ma ci occuperemo d'ora in poi noi di proteggere questo bottino! Hahahaha!”
Dice il capo della banda avvolto dal proprio mantello.

Ed ecco che la banda di briganti come uno sciame di locuste sciama verso il villaggio.
Le ragazze che sono impegnate a lavare i vestiti, vedono soltanto all'ultimo l’orda di guerrieri avvicinarsi a loro.
Una delle ragazze, visto l'arrivo dei briganti, cerca di scappare via per avvisare gli uomini.
Ma una freccia sibila precisa verso di lei colpendola alle spalle.

“Gyaaah!!!” Urla di dolore la ragazza cadendo poi a terra.

Il resto del gruppo delle ragazze viene circondato e poi catturato, e tremante di paura portato come un bottino verso il proprio villaggio.
La ragazza invece ferita alla spalla viene abbandonata moribonda a terra, lasciandola al proprio destino.
Le guardie del villaggio seppur numerose, non possono nulla contro l'orda di briganti spietata e violenta.

Infatti essi non sono briganti normali, ma terribili soldati delle tenebre, che non servono nessun signore e perpetuano soltanto il caos.
Essi sono orchi, goblin e il loro comandante, un essere demoniaco.
Infatti prende il nome di Ghrut, un orco che ha venduto l'anima al dio della battaglia, ricevendo in cambio i suoi oscuri doni.
Infatti esso è diventato più grosso, più brutto ed estremamente violento.

“Sciocchi umani! Inchinatevi adesso al sommo Ghrut! E lasciate che la sua ascia di mozzi la testa!” Urla l'orco.

Infatti il capo dei banditi non ha interesse a conquistare territori, ma soltanto a bruciarli e a distruggerli in nome del proprio dio.
E così lascia sempre dietro di sé una scia di distruzione e di morte, e anche questa volta si prepara a fare lo stesso.
I soldati si preparano a difendere il villaggio, sapendo di dover combattere contro una forza oscura.

“Uomini! Imbracciate le armi e difendete la vostra casa! E ricordatevi che non riceverete nessuna clemenza o pietà dal nemico, quindi non datela neanche voi!” Urla il comandante delle guardie.

Ed ecco che incomincia lo scontro tra le due forze, dove sembra che le guardie cittadine possono avere la meglio.
Ma l'orco demoniaco ha dei trucchi nascosti, come il fatto che tra i suoi servitori ci sono degli oscuri maghi, capace di lanciare malefici incantesimi sui nemici.
Ed ecco che alcuni stregoni evocano contro i soldati delle fiamme nere.

“Capitano! Tra le forze nemiche si nascondono degli stregoni! Stanno lanciando sortilegi contro di noi!” Dice uno delle guardie, mentre cerca di fare rapporto al suo capitano.

Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora