Capitolo Diciassette: Beowulf Il Dragone

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Lontano dalla città di Memento una forza oscura e malefica marcia verso sud, in cerca di un nemico tanto odiato quanto temuto.
Beowulf in groppa al suo dragone nero, osserva l’orizzonte. Dopo molti decenni una nuova forza stava minacciando il regno, è la regina l’aveva scelto per eliminare la minaccia.
Il guerriero per un momento rivede le lande della sua vecchia vita, grandi brughiere dove i contadini lavoravano la fredda e dura terra.

“Midnatssort, perché improvvisamente divento nostalgico?” Si domanda il guerriero, mentre la creatura risponde con un rantolo.

“Comandante!” Dice un dragonide, che vola accanto al possente drago nero, per parlare con Beowulf. “I nostri ranger ci comunicano che davanti a noi, a diverse miglia è stanziato parte dell'esercito del traditore!”

“Mmm, possibile che Chirone abbia mandato una avanguardia?” Si domanda il guerriero, mentre vola sopra una grande foresta.

“Che cosa facciamo comandante? Vogliamo dirigerci verso il loro accampamento?” Chiede il dragonide, che è pronto a dare l’ordine.

“No…” Risponde Beowulf, che si mette dritto sopra il drago. “Ci penserò io, voi andate a sud come programmato…”

“Va bene signore…” Queste sono le parole del dragonide, che non mette in discussione gli ordini del suo signore.

Beowulf quindi si separa dal suo esercito, dirigendosi verso l'avamposto degli uomini di Chirone.
Il resto dell’esercito marcia verso sud, seguendo le indicazioni portatogli dai ranger.
Il guerriero quindi vola rapido verso una grande roccaforte abbandonata, resti di un antico regno.

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“Quindi credi che verrà, Dragma?” Chiede un centauro al proprio compagno e comandante.

“Devono venire…” Dice il centauro, un guerriero possente e con una grande esperienza alle spalle. “Non possono non averci notato, e non possono neanche ignorare la nostra presenza…”

Dragma è quello che per tutti è il braccio sinistro di Chirone, il suo confidente e grande amico.
Sebbene non possieda l’immortalità come il suo comandante, Dragma ha partecipato a numerosissime battaglie, tanto che se non ci fosse stato il centauro immortale, certamente sarebbe diventato un comandante di tutto rispetto.

Dragma aveva escogitato un piano con Chirone, che aveva accettato a malincuore.
Beowulf stava marciando verso sud, con un imponente esercito, forse il più grande mai visto finora.
Lo scontro diretto sarebbe stato un disastro su molteplici fronti, quindi Dragma aveva deciso di offrire del tempo prezioso al sommo Raoh.

Dividendosi dal resto dell’esercito, Dragma avrebbe attirato la furia di Beowulf e del suo esercito, affrontandoli in una roccaforte.
I centauri non erano portati agli assedi, ma era necessario far credere al nemico che stessero pianificando un attacco.
Avrebbero resistito giorni, forse settimane, tanto bastava a dare tempo utile al loro signore.

“Dobbiamo permettere a Raoh-sama di guadagnare tempo e forze…” Aveva detto Dragma a Chirone. “D’altronde voi stesso desiderate cercare quell’uomo…”

“Quindi tu sapevi?” Chiese Chirone, mentre dava le spalle a Dragma.

“Che voi volete andare a cercare il più grande guerriero indipendente? Assolutamente si! D’altronde glielo si leggeva in faccia, che desideravate cercare quella persona. Anche perché, mi ricordo che siete amici di vecchio stampo…” Dice Dragma, mentre guarda Chirone.

“Oh si!” Risponde con un sorriso Chirone. “E’ stato forse il più grande dei miei allievi, ma anche quello che ha sofferto più di tutti…”

“In tal caso vi faremo guadagnare tempo…” Risponde Dragma, camminando via. “E’ stato un piacere lottare al vostro fianco, comandante Chirone…”

Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora