Capitolo Quarantuno: Il Cavaliere Della Guerra

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Davanti a Raoh e Falco appare l’uomo ammantato da un lungo mantello nero, vestito di una divisa militare da gerarca nazzista.
Grandi occhiali da sole neri, che coprono parte di quel volto che è impossibile da non riconoscere.
Per quanto le bombe del mondo avessero cancellato le città, i fiumi e le foreste, la memoria non era andata perduta.

“Adolf Hitler!” Esclama Raoh, mentre cammina davanti a lui l’uomo.

“Was für eine Freude, anerkannt zu werden! A quanto pare mio nome precedere la mia fama!” Ridacchia Hitler, in modo alquanto irritante.

“Fama?” Chiede con tono schifato Falco. “Tu parli veramente di fama? Quello che so di te è che sei un tale tiranno, che Jako appare un agnellino in confronto a te!”

“Io non conoscere questo Jako! Ma suppongo sia un incopetente!”
Dichiara Hitler, ridacchiando divertito dalla distruzione appena portata nel villaggio.

“E’ un uomo morto…” Dice Raoh, stringendo il pugno. “Un uomo morto, come sarai esattamente tu!”

Raoh si scaglia contro Hitler, sferrando il Pugno distruttivo di Hokuto.
Hitler però rimane impassibile davanti all’attacco, con un sorriso maligno e infido, tanto che Falco teme un trucco da parte del tiranno.
Ed ecco che il pugno di Raoh viene bloccato in aria, e una forza invisibile e potente lo tiene bloccato.
Non si tratta di un potere dell’aura, dato che Hitler non emana nessun spirito combattivo.

“Che diavolo è questo potere?” Chiede Raoh, che sente come una presa di ferro stringersi attorno al suo braccio.

“Oh Diavolo essere la parola più giusta!” Esclama Hitler, avanzando verso Raoh con passo sicuro. “Io ezzere finito nel posto più oscuro, atroce e tremendo dell’universo dopo la mia morte.
Li anime dannate mi urlavano ogni giorno, ogni momento, ogni dannatissimo secondo.
Rivedevo in continuazione le anime di chi ho fatto uccidere, e di chi è morto nel mio nome! Inzomma, un bel tormento!”
Dice Hitler ridendo della sua stessa condizione miserabile.

“Ora stai per dirmi, che mentre bruciavi all’inferno è arrivato un potente demone con il quale hai stretto un patto ect ect…” Dichiara annoiato Raoh, che presagisce già la solita solfa.

“Esattamente il contrario!” Dice con tono beffardo Hitler, mentre osserva dal basso verso l’alto Raoh. “Sono stato convocato dall’altissimo in persona, che si è complimentato con me per il mio lavoro! E così facendo mi ha promosso a grado di Cavaliere dell’Apocalisse!”

“Sei uno sporco bugiardo!” Urla Falco, che nel frattempo attacca alle spalle Hitler, sferrando la Mano di Luce della Imperiale scuola di Gento.

Ma la mano di luce viene bloccata dalla mano aperta di Hitler, che genera una sorta di barriera contro il quale impatta la mano.
Falco che è molto più affine ai poteri dello spirito è ormai certo, non si tratta di una semplice tecnica marziale.
Infatti quella che ha davanti è psicocinesi, mescolata però a qualche arte oscura e demoniaca.

“Infinite Barrier!” Dichiara Hitler, mentre osserva con un sorrisetto Falco. “I vostri poteri essere forti, ma non essere nulla in confronto ai miei!”

Detto questo Hitler usando il potere della sua mente, fà volare via Falco e scaglia Raoh contro di esso.
I due guerrieri dopo l’attacco si alzano furiosi, feriti sia nel corpo che nell’animo.
Raoh quindi ritenendo Hitler un guerriero vigliacco e subdolo, lo attacca con un potente attacco spirituale.

“Psyco Drift!” Dice Hitler, che schiva l’attacco di Raoh con una strana tecnica.

Il corpo di Hitler è come se si scomponesse in varie copie colorate, lasciando dietro di sé una scia colorata.
Esso fluttua in aria come se fosse un fantasma, intoccabile e imprendibile.
Falco nel frattempo è balzato in aria, e ha creato degli anelli di luce, con il quale attacca Hitler.

Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora