Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria"

Capitolo Cinquantasette: Gilles Vs Raoh

Raoh è circondato da bambini, ognuno armato con un piccolo pugnale, che cercano di affondare nel corpo possente del guerriero.
Sebbene il Re di Hokuto sia in pericolo di vita, sembra rimanere passivo davanti al pericolo impostigli dal suo avversario.
Gilles de Rais sembra compiacersi di quella scena, convinto e sicuro che il suo avversario non voglia far del male ai bambini.

“Quindi è questo il grande Re di Hokuto?” Dice in tono sbeffeggiante Gilles, mentre si avvicina al suo avversario. “Un guerriero grande e grosso, che però sembra impotente di fronte a dei semplici bambini!”

In quel momento arriva nella stanza anche Vex, che assiste alla scena con fare stizzito.
Infatti il ragazzo vorrebbe intervenire, convinto che il guerriero di Hokuto non sarebbe capace di liberarsi altrimenti.
Ma come esso evoca il suo serpente d'ossa, Raoh di scatto lo ferma urlandogli di rimanere immobile.

“Non muovere un muscolo! Questa è una battaglia personale del Re di Hokuto! Non ti è permesso intervenire!” Dichiara con tono deciso e autoritario il guerriero.

“Ma quali cazzate stai dicendo?” Chiede Vex per il quale orgoglio e onore non sono valori ma peccati. “Non vedi che sei circondato dal nemico? E che quei bambini non sono altro che marionette nelle mani di Gilles?”

Raoh non risponde, limitandosi ad abbassare lo sguardo verso quei bambini dagli occhi spenti.
E mentre il tempo sembra fermarsi, nella mente del guerriero di Hokuto tornano vecchi ricordi. Di quando all'apice del suo potere, stava dando la caccia disperata all'ultimo generale di Nanto.
E in quel frangente stava affrontando Fudo la montagna, che era diventato un amorevole padre di numerosi bambini orfani.

“Raoh! I bambini sono il futuro di questo mondo!” Gli diceva il guerriero di Nanto mentre si affrontavano in uno scontro mortale. “Guarda i loro occhi! Guarda i loro occhi e dimmi che cosa vedi!”

Raoh quando posò per la prima volta il suo sguardo su quei bambini che il guerriero di Nanto difendeva con ferocia, vide lo sguardo di una persona spaventata, ma pronta a combattere fino all'ultimo.
Uno sguardo triste, ma deciso a non rinunciare alla propria vita senza combattere.
Uno sguardo che allora lo scosse tantissimo, tanto da fargli provare per la prima volta la paura della sconfitta.

Ma ora quello che vede il guerriero di Hokuto non è uno sguardo di tristezza, ma uno sguardo spento e privo di vita.
Occhi alla quale è stata tolta la luce della volontà, della felicità e del desiderio di vivere.
Esseri più simili ad automi, che a bambini. La loro mente manipolata e traviata dai poteri oscuri del cavaliere del caos.

“Tempo fa feci una solenne promessa a un guerriero estremamente coraggioso che mi aprì gli occhi!” Risponde Raoh, rivolgendosi a Vex.
“E ora non posso tirarmi indietro, non posso permettere che quella promessa venga calpestata.”

Gilles de Rais, incurante di ogni cosa colpisce il guerriero di Hokuto con la sua spada, che possiede la peculiarità di trasformarsi in una sorta di frusta.
Con essa colpisce a ripetizione Il guerriero, che non solo rimane passivo sotto gli attacchi del nemico, ma utilizza il suo stesso corpo per proteggere quello dei bambini.
Gilles rendendosi conto di ciò, non si fa scrupolo a infierire sul suo nemico.

“Dannazione Raoh! Così però mi rendi le cose fin troppo semplici!”
Dice il guerriero, mentre si diverte a colpire ripetizione il proprio nemico.

Vex vorrebbe intervenire, ma il guerriero di Hokuto è stato chiaro.
Gilles d'altro canto non si fa scrupolo ad attaccare il proprio nemico, ordinando ai bambini di colpire come possono il guerriero.
I bambini sotto l'influenza del potere oscuro, cercano di affondare le proprie armi nelle carni del guerriero.
Sul volto di Raoh un'espressione estremamente triste e malinconica, tanto che persino i bambini sebbene sotto il controllo di Gilles sembrano percepire questo dolore.